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Rusa florenco tra okuloj de Massimo Agus / La Firenze russa attraverso lo sguardo di Massimo Agus
far Vladimir OKC

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Farmaci... di Massimo Acciai

La Firenze russa attraverso lo sguardo di Massimo Agus

di Vladimir OKC - traduzione in italiano di Massimo Acciai


A Pietroburgo, nel museo di Dostojevskij (scrittore russo di fama mondiale) si è tenuta un'esposizione di foto del fotografo fiorentino Massimo Agus. I visitatori dell'esposizione hanno scoperto inaspettatamente che Firenze e Pietroburgo sono legati da molti contatti.
Il tempio ortodosso dalle cinque cupole, del Natale, situato all'angolo di viale John Milton e la strada di Leone X fu costruita secondo il progetto dell'architetto pietroburghese Michail Preobrajenskij.
Nel monastero di San Marco ha vissuto il teologo Michail Tivolis, il quale più tardi sarebbe diventato famoso in Russia come San Massimo Grek per le sue prediche e i suoi scritti religiosi. Egli descrisse sempre Firenze come la più bella città tra tutte quelle che vide.
Il Palazzo Buturlin rappresenta la prima famiglia russa emigrata in Italia nel 1818. Durante il grande incendio occorso nel 1812, quando Mosca tenne occupata l'armata napoleonica, andò distrutta la grande biblioteca del conte Demetrio Buturlin. Egli ricostruì la sua nuova biblioteca a Firenze, la quale sarebbe diventata la più grande in Europa.
La famiglia russa Demidov (Demidoff) è molto conosciuta a Firenze. Inizialmente fu conosciuta in Russia agli inizi del diciottesimo secolo, quando lo zar Pietro I ordinò al comune fabbro Nikito Demidov di costruire un fucile secondo il modello occidentale. Poiché il risultato fu un successo si sviluppò la produzione di fucili e altri prodotti in metallo nella regione degli Urali, dove Demidov stabilì alcune officine. Grazie all'importante contributo allo sviluppo dell'industria in Russia lui e i suoi discendenti furono fatti nobili nel 1720.
Completamente restaurato, il parco di Villa Demidoff è situato a Pratolino, lungo la via Bolognese. Poco resta della ricca villa costruita nel 1575 dal Buontalenti per Francesco de' Medici.
Intorno alla metà del diciannovesimo secolo, quando fu ultimata la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, le autorità chiesero ai ricchi residenti una donazione per la nuova facciata di marmo. Anatole Demidov donò molto denaro e meritò quindi il titolo di principe toscano di San Donato. Da allora il blazone della famiglia Demidov, sul quale compare la zappa degli Urali e il giglio di Firenze, abbellisce la facciata della cattedrale. A Firenze esiste anche piazza Demidoff e un monumento dedicato a Demidov.
In una delle più belle vie di Firenze, chiamata San Leonardo, si erge una casa al numero 64, sul cui muro è affisso una targa che ricorda che in là ha abitato Cajkovskij, il celebre compositore russo. Nella città egli compose una celebre opera, "La Pulzella d'Orlean".
Massimo Agus ha fotografato la casa al numero 22, che dà Piazza Pitti, dove ha vissuto Theodor Dostojevskij, il celebre scrittore russo, di cui dà notizia la targa. Nel Parco delle Cascine si trova un viale che il consiglio comunale ha intitolato a Dostojevskij.
I visitatori dell'esposizione possono vedere anche foto della casa e della biblioteca della contessa Maria Olsufjeva, la quale ha tradotto il russo "Arcipelago GULag" di Aleksandr Solzenicyn.
Il grande poeta russo, premio Nobel, Jozef Brodskij fu cittadino onorario di Firenze. Il consiglio comunale gli ha donato una copia di un fiorino d'oro di epoca medievale.
Una delle foto raffigura una comune targa col nome di Tarkovskij. Essa è collocata sulla porta della casa situata in via San Niccolo, 91. L'eminente regista russo Andrej Tarkovskij ha scritto nel suo diario le seguenti parole: "Firenze è la città che dà spernaza ai visitatori". Sulla mansarda della casa egli scrisse la sceneggiatura del suo ultimo film "Offerta". C'è anche un piccolo museo con la sua scrivania, qualche oggetto personale e l'immagine del suo santo protettore - l'apostolo Andrea. Il suo film "Nostalgia" contiene alcuni frammenti di vedute di Firenze e della Toscana.
Una tematica a parte delle foto di Massimo Agus è rappresentanta dalle tombe russe a Firenze.
L'insegnante di danza Evgenij Poljakov ha lavorato a lungo presso il Teatro Municipale ed ha fondato la celebre compagnia di ballo "Maggiodanza". Fu sepolto nel Cimitero Inglese. Nella cappella Allori esiste persino un "territorio russo".
Nell'esposizione si può vedere anche altri bei paesaggi di Firenze, capoluogo della Toscana, "culla delle Belle Arti".


Scritto e tradotto in esperanto da © Vladimir OKC
ottobre, 2005
ojstro-voynich@narod.ru
Traduzione in italiano di Massimo Acciai

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