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Inquietanti come corvi ma leggeri come farfalle:
questi sono i The Rasmus, band finlandese capace di
conciliare marketing e qualità. Nel videoclip di
Sail away, l'attore principale è forse la splendida
spiaggia lettone scelta dai Two directors (due
registi tedeschi che hanno assunto tale pseudonimo).
Prevalgono i colori caldi in una fotografia assai
contrastata, che permette di staccare in modo
evidente la silhouette nera di Lauri ????Ylonen
dagli sfondi. Il cantante cammina malinconico sulla
spiaggia deserta, eccezion fatta per poche strane
presenze che non interagiscono col protagonista. Il
finale mostra i membri della band pietrificati (i
Negramaro nel videoclip di Solo tre minuti sembrano
citare i The Rasmus, di cui hanno aperto i concerti
nel tour di Dead Letters) e sulla testa di Lauri
volteggiano alcune farfalle, elemento presente anche
nel video di No fear, all'interno di un analogo
simbolismo. Su una base di citazioni postmoderne, la
band innesta abilmente i propri elementi di
originalità, sia nelle canzoni che nei clip. Il
progetto The Rasmus è solido soprattutto perché si
crede molto nei video e si realizzano dei prodotti
che catturano l'attenzione. La voce di Lauri dal
vivo, invece, non sempre è convincente.
IMPARARE DAL VENTO - Tiromancino
I Tiromancino sono a ragione considerati uno dei
gruppi italiani più abili a miscelare melodie
accattivanti con sonorità elettro-pop. Dunque il
progetto di Federico Zampaglione è di conciliare
qualità e successo di pubblico. Imparare dal vento è
un chiaro esempio di come tale obiettivo sia stato
raggiunto. Il video è interamente realizzato con le
tecnologie digitali che danno vita a una storia in
bilico tra fiaba e mitologia. Al centro del discorso
vengono posti temi come caduta, rinascita e
fertilità (in senso metaforico ovviamente), da
leggersi sia in chiave esistenziale che collettiva.
L'animazione è particolarmente adatta a tali istanze
narrative per la sua capacità di condurre in breve
lo spettatore in un universo onirico e simbolico.
Imparare dal vento è da molti acclamato come il
miglior videoclip di animazione mai realizzato in
Italia. Tale giudizio è da condividere soprattutto
valutando la componente spettacolare, ma anche
apprezzando i richiami incrociati tra audio (una
menzione particolare la merita il testo, intimo e
sincero) e video che si integrano perfettamente.
Il concept del videoclip di Stupid girl è centrato
sui rischi che i media possono comportare nella
formazione delle nuove generazioni. Un tema datato,
d'accordo, ma il registro sarcastico con cui è messo
in scena è veramente ben costruito.
L'estremizzazione delle piccole ossessioni
quotidiane, volte all'apparire giovani e belli ad
ogni costo, conduce al verificarsi di situazioni
surreali e a volte assurde. La bambina, che deve
decidere se adeguarsi o meno, sceglie di continuare
la sua vita infantile e innocente. Chissà se la
penserà così anche a quattordici, trenta, cinquanta
anni?
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