|
|
Tavola rotonda / intervista
Interviste
Videoclip
|
|
Robert Post guidava il suo taxi e aveva messo
nell'autoradio il suo demo. Dietro era seduto un
produttore...pochi mesi dopo aveva firmato un
contratto!! Got none, il singolo di esordio, è un
brano pop d'autore sostenuto da un videoclip che
strizza l'occhio al mondo dei videogiochi. Infatti
il protagonista si trova, come in una favola, in
scenari sempre diversi, che ci avvicinano al mondo
dei sogni. Il cocktail di colori, luci e effetti
speciali è talmente insistito che, se non fosse per
quel pizzico di ironia che condisce il tutto,
risulterebbe un pò stucchevole. Da notare la cura
con cui gli artisti scandinavi, nessuno escluso,
realizzano i video, sintomo di una realtà che,
nell'arco di una decade, si è consacrata come
l'unica capace di contrastare il potere britannico
in Europa.
WINGS OF A BUTTERFLY - Him
Registrando a L.A. l'ultimo album gli Him hanno
compiuto un ulteriore passo nella loro brillante
storia. Wings of a butterfly è di sicuro uno dei
videoclip più spettacolari del 2005. La computer
graphic è messa al servizio di uno spirito
dark-metal che poggia su una melodia graffiante. La
band suona in un ambiente buio che fa parte di una
città altrettanto scura e piovosa. Solo una luce
irrompe nelle tenebre a spezzare l'immobilità e la
freddezza della situazione. Nel video non accade
nulla ma tale metafora universale ed eterna tiene lo
spettatore incollato allo schermo, fino alla fine
del brano. Coinvolgente è anche la performance del
gruppo, soprattutto i primi piani sul cantante Ville
Valo, che possiede una discreta espressività.
Doveroso l'elogio alla fotografia, sulla quale si
basa buona parte del successo del video. Gli Him,
finlandesi come i The Rasmus, sono una delle realtà
scandinave di maggior interesse, anche se non hanno
ancora raggiunto la piena maturità artistica.
ADVERTISING SPACE - Robbie
Williams
"I just felt a little bit like Michael Jackson" ha
dichiarato Robbie Williams sul palco del Velodrome
di Berlino, riferendosi all'atmosfera che si era
creata davanti all'albergo in cui alloggiava.
Avvicinarsi alla massima icona del pop è ora più che
mai la sua ambizione e il video di Advertising space
riflette in pieno tali prospettive di grandezza,
anche se con una felice vena ironica. L'ex Take that
parla senza timori reverenziali di Watergate e
C.I.A. ma soprattutto di Marlon Brando e di Elvis:
il mondo di oggi non ascolta abbastanza i propri
profeti, in quanto schiavo della pubblicità. Il
video mette quindi a nudo le contraddizioni dello
Show buisness che potrebbe veicolare degli aneliti
catartici ma rimane prigioniero del suo stesso
meccanismo. L'uomo è fragile e limitato e "All that's
left in any case is advertising space". La bambola è
il simbolo dell'innocenza perduta, di quella
sincerità che il mondo ha dimenticato nella corsa al
denaro. Robbie Williams si dimostra, ancora una
volta, capace di trasformarsi, riflettendo su se
stesso, sull'industria culturale e sulla vita nei
suoi aspetti più mistici.
|
|
|