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Libri a fumetti
Cinema
Miti mutanti 5
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UN GANGSTER EBREO
Miserie e violenze negli anni della Depressione
articolo di
Andrea Cantucci
Per ingrandire le immagini e leggere le
didascalie cliccarci sopra
Nella
Brooklyn degli anni '30 del '900, Ruby è un ragazzo
come tanti che assiste a un omicidio, un ragazzo che
come tanti ammira di più la forza degli assassini
che l'onestà dei deboli, un ragazzo che come tanti
non è entusiasta di una vita destinata alla miseria,
un ragazzo che come tanti preferisce un futuro più
remunerativo nella malavita, un ragazzo che come
tanti ama la sua famiglia e può aiutarla solo grazie
ai proventi di attività illecite.
Non è un autore come tanti Joe Kubert, che con
questo romanzo a fumetti, da lui interamente scritto
e disegnato, raccoglie idealmente l'eredità del
maestro Will Eisner, scomparso due anni fa,
descrivendo con espressività e realismo la vita
difficile e violenta della vecchia New York. E'
proprio nell'aspetto della violenza, del dinamismo
delle immagini, che lo stile di Kubert si
differenzia da quello del suo vecchio amico. Laddove
Eisner accentuava in modo grottesco i problemi
quotidiani di tanti piccoli personaggi anonimi,
mescolando satira, ironia e letteratura alta, Kubert
si concentra su pochi protagonisti di grande
vitalità ed espressività drammatica, pronti
all'occorrenza a lottare ferocemente per imporsi e
sopravvivere. Ciò che i due grandi autori hanno in
comune, è evidentemente la profonda conoscenza dei
luoghi, dei tipi umani, delle situazioni
caratteristiche di un'epoca che entrambi hanno
conosciuto direttamente.
Ai capitoli della storia, si alternano illustrazioni
a mezza tinta che comunicano meglio di mille parole
l'atmosfera di quegli anni duri, di quella New York
in cui anche Kubert era stato ragazzo. Da un anno
all'altro, mentre questo vero e proprio romanzo di
formazione descrive i cambiamenti vitali del giovane
Ruby, si inseriscono nel racconto riferimenti a
famosi avvenimenti dell'epoca, come l'uscita del
film King Kong o la trasvolata atlantica di Amelia
Earhart, riportando eventi ormai relegati alla
storia del secolo scorso con la meraviglia che
suscitarono nei ragazzi di allora. Intanto, i graffi
del pennino di Kubert scavano le espressioni dei
volti provati di chi fa i conti coi problemi di
tutti i giorni, in una delle tante zone depresse del
pianeta, una zona depressa chiamata New York...
La
vita di Ruby passa dai difficili rapporti col padre,
onest'uomo ebreo emigrato dalla Polonia, alle prime
commissioni poco pulite, mentre entra gradualmente a
far parte di un gruppo di gangster, anch'essi ebrei,
di cui solo alla fine potrà conoscere il capo.
Lasciata la scuola, entra così in un nuovo mondo di
spietatezza e ferocia, un mondo che però non è
diverso da quello in cui già viveva, se non per il
fatto di essere ora uno di coloro che contribuiscono
a renderlo tanto spietato e feroce. Eppure anche
nelle situazioni più dure, anche dovendo assistere e
partecipare ad efferati delitti, Ruby riesce
miracolosamente a non perdere del tutto la propria
umanità, ad avere moti istintivi di commozione verso
i suoi simili, così come conserva l'affetto per la
madre e la sorella.
Tra le contraddizioni di chi cerca disperatamente di
sfuggire alla miseria, di chi compatisce il destino
di uomini sfruttati per paghe da fame, ma pur di
guadagnare accetta di malmenare gli operai scesi in
sciopero, c'è spazio anche per amicizie che si
rafforzano o svaniscono, c'è la passione di una
prima relazione sessuale vissuta clandestinamente,
c'è il bisogno di vendicare un compagno ucciso da
una banda rivale, ma soprattutto di trovare il
colpevole di una violenta aggressione subita dalla
sorella, in una trama in cui eventi, esperienze,
cause ed effetti, si susseguono nel modo più
inevitabile e naturale, arginati solo dalla ferma
volontà di imporsi del protagonista, che ogni volta
deve lottare per non esserne travolto e per
salvaguardare la propria vita e quella dei suoi
cari.
E' un romanzo che registra obiettivamente le azioni
di persone "vere", da non giudicare in base a
semplici e chiare regole morali, perché vivono in
quella zona grigia in cui una distinzione netta tra
bene e male è un lusso che non ci si può permettere.
E una volta tanto si parla di chi appartiene al
popolo ebraico, non per suscitare pena verso le
vittime di uno dei tanti genocidi della storia, né
per condannare le azioni politiche di un governo
attuale, ma come di qualcuno capace di subire o di
ribellarsi, di amare o di opprimere, di difendere o
di infierire... come tutti gli esseri umani.
Titolo: Un Gangster Ebreo
Autore: Joe Kubert
Editore: Planeta DeAgostini
Formato: 144 pagine in bianco e nero
Rilegatura: in brossura
Prezzo: 9,95 euro
Su Joe Kubert in Internet
Speciale Joe Kubert notizie biografiche e recensioni
- sul sito ComicsCode
Fax da Sarajevo recensione del libro Fax da Sarajevo
- su LoSpazioBianco
Il Texone di Kubert recensione del Tex disegnato da
Kubert
- sul sito Ultrazine
Yossel: 19 Aprile 1943 recensione del volume Yossel
- sul sito SegretidiPulcinella
Joe Kubert's World of Cartooning la Kubert School of
Cartoon
- sito ufficiale in inglese
Interview Joe Kubert intervista in francese
- sul sito Heroes.chez
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