|
Lingue inventate
La sfida linguistica di questo numero era ambiziosa,
lo riconosco, e non mi aspettavo quindi grande
partecipazione. Non sono stato smentito, ma sono
comunque soddisfatto sia di aver lanciato questa
sfida, sia dei due testi poetici che sono arrivati,
a cui si aggiunge il mio in Lingua Indaco, una
lingua che ho creato quest'anno per amore: un amore
straniero a cui č dedicata la prima poesia che ho
scritto in questa lingua (recentemente č stata
creata la pagina su
Wikipedia in esperanto). Poi mi sono divertito a
creare una struttura grammaticale ed un piccolo
dizionario. In realtā alcune parole le avevo giā
create in precedenza per un mio racconto di
fantascienza intitolato "La Cittā della Bellezza":
dal racconto ho preso spunto per la storia della
lingua, in pratica il fiorentino del 51° secolo. Al
mio testo si sono aggiunti poi quello di Erika
Gherardotti col suo Liziadurese e il testo di una
canzone di Paolo Filippi cantata nella doppia
versione in Accifil e in italiano. Il nome Accifil
deriva appunto dall'unione dei due cognomi dei
creatori: io e Paolo Filippi. Mentre la Lingua
Indaco č una lingua immaginaria del futuro, l'Accifil
č una lingua preistorica.
Un ringraziamento agli autori che ancora una volta
hanno inviato il loro prezioso contributo a questo
numero. Li invito di nuovo, insieme agli altri
autori che ancora non hanno trovato spazio sulle
pagine elettroniche di SDP, ad inviare le loro
opere. Il prossimo tema:
Mondi alieni.
Massimo Acciai
Direttore di Segreti di Pulcinella
|
|
|