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Ricordo di Alessandro Rizzo
Ho appreso solo ieri sera la notizia dell'improvvisa
scomparsa dell'amico fraterno e vicedirettore di
Segreti di Pulcinella Alessandro Rizzo, spentosi a
Milano all'età di 39 anni. È successo domenica 8
gennaio, proprio il giorno in cui è uscito questo
numero della rivista, ma l'ho saputo solo tre giorni
dopo, per caso, dall'amico Matteo Nicodemo. Avevo
sentito Alessandro solo pochi giorni prima: doveva
venirmi a trovare qui a Firenze, doveva inviarmi
degli articoli… ormai non potrà più fare niente di
tutto questo, come io non potrò più salutarlo se non
con queste poche righe.
Che dire di Alessandro? Era un amico fraterno da
oltre dodici anni (conservo ancora la prima mail che
mi ha mandato, il 21 novembre 2004, presentandosi e
chiedendo di collaborare a SDP), persona
gentilissima e ospitale (sono stato varie volte a
trovarlo nella sua brumosa Milano, dormendo a casa
sua), fine critico d'arte ed articolista di pregio,
nonché attivista nel movimento LGBT e impegnato
attivamente in politica. Era insomma una persona dai
mille interessi che però non si metteva mai in
mostra. La sua voce pacata, gentile, rassicurante
metteva a proprio agio gli interlocutori, sia quando
faceva qualche intervista, sia nei rapporti amicali.
Gli chiesi quasi subito se se la sentiva di essere
il nuovo vicedirettore di SDP: ero colpito dal suo
entusiasmo e dalla sua preparazione culturale.
Accettò con piacere e da allora è rimasto al mio
fianco nella gestione della rivista per i successivi
dodici anni, fino alla sua prematura scomparsa.
Tanti i ricordi, tanti i momenti condivisi, come ad
esempio la
tavola rotonda che organizzammo alla festa
dell'Unità a Milano insieme all'ARCI Esperanto, al
gruppo musicale Reverie e ad Andrea Fontana, nel
settembre 2006 e ancora la celebrazione del
decennale della rivista, al ristorante I
Tarocchi nel marzo 2013 e le successive premiazioni
del concorso SDP, oltre alle visite qui a Firenze,
l'ultima delle quali risale a circa un anno fa.
Doveva tornare questo mese: avremmo dovuto
trascorrere insieme l'ultimo dell'anno, al
tradizionale cenone tra amici che organizzo tutti
gli anni a casa mia, ma non poté venire per problemi
di salute. Ci siamo sentiti per l'ultima volta solo
pochi giorni fa, per mail: non avrei mai immaginato
che non lo avrei più risentito. C'è un proverbio
indiano che dice: se vuoi far ridere gli dèi
racconta loro i tuoi progetti. Ecco, tutti i
progetti resteranno tali ma la vera amicizia va
oltre questa vita terrena, questo mondo in cui siamo
solo di passaggio. Non ci potrà essere un altro
amico e un altro vicedirettore come Alessandro,
perciò ho deciso di non affidare a nessun altro
questo incarico.
Addio caro amico. Secondo la visione buddista la
morte è un'illusione: torneremo su questa terra in
altra forma ma i legami karmici con le persone che
ci hanno voluto bene restano immutati, quindi ci
rincontreremo di nuovo. Intanto ti saluto e ti
auguro un buon viaggio; mi resta la memoria del tuo
sorriso gentile e della tua grande anima.
Massimo Acciai
Baggiani
Firenze, 12 gennaio 2017
* * *
Un ringraziamento agli autori che ancora una volta
hanno inviato il loro prezioso contributo a questo
numero. Li invito di nuovo, insieme agli altri
autori che ancora non hanno trovato spazio sulle
pagine elettroniche di SDP, ad inviare le loro
opere. Il prossimo tema:
Passaggi.
Massimo Acciai
Direttore di Segreti di Pulcinella
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