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Letteratura-spazzatura
Non vi fa indignare il
genere "rosa"? Chi ha scelto di scrivere
questo tipo di racconti ha trovato il modo di
vendere facilmente, con poco sforzo di
concentrazione riguardo alla scrittura...
di Rossana D'Angelo
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Non vi fa indignare il genere "rosa"? Chi ha
scelto di scrivere questo tipo di racconti ha trovato il modo di
vendere facilmente, con poco sforzo di concentrazione riguardo
alla scrittura: basta far caso ad alcune descrizioni che
lasciano perplessi, quali:"dobbiamo dare la massima ospitalità
agli ospiti", oppure lo scontato:"il nostro amore è il più
grande del mondo"; vende facilmente (e qui il talento è palese)
perché nel suo libro si trova realizzato un sogno attraverso la
descrizione dell'uomo perfetto nei lineamenti e gentile nei
modi, davanti al quale l'attrazione è immediata ma queste
immagini fanno abilmente passare una mentalità svalutante per la
donna;
in quanti racconti assistiamo alla solita trama: donne che
rinunciano ad una propria realizzazione per amore di un uomo o
che si realizzano soltanto attraverso il rapporto con l'altro
sesso?
"Angelo del focolare", "regina di un Harem", definizioni che
coprono l'esistenza della proprietà di un nullatenente, infatti
attraverso di esse si sottintende l'attrazione da parte della
donna per l'uomo che è il solo dei due a scegliere e che la fa
"padrona" per sua convenienza.
Durante tutto il corso di queste storie è presente la figura di
uomo dominante: di solito è un tipo dallo sguardo penetrante,
ammaliatore,maggiore di età rispetto alla protagonista e, cosa
più importante, domina in senso psicologico e sessuale; in senso
psicologico perché la donna in alcuni di questi racconti non ha
diritto ad un proprio passato: sente il bisogno di giustificare
la presenza di altri uomini già incontrati nella sua vita e il
protagonista si comporta come fosse stato tradito, è inutile
dire che sui suoi trascorsi sentimentali non dice una parola e
non è presente nessuna domanda a riguardo,da parte di lei; ma
poiché il finale è sulla scia di :"…E vissero felici e
contenti", lui si scuserà per il suo comportamento; dunque
abbiamo una donna apparentemente autonoma e un uomo
apparentemente aperto.
Come detto in precedenza, la figura di quest'uomo domina anche
in senso sessuale, difatti è cosa sottintesa che lui abbia avuto
esperienza in tal senso, mentre in alcuni racconti la donna, al
momento degli incontri erotici, è definita "indifesa", quasi non
avesse una propria sessualità.
Non ci si può sbagliare sulla conclusione di queste storie, in
essa il ruolo della protagonista è definitivamente espresso
quando sacrificherà ogni cosa per il bene (e soprattutto per il
volere) del suo lui; un angelo irremovibilmente sistemato
accanto al focolare.
Tutto sommato serve leggere uno di questi romanzi rosa perché
stimola la fantasia ad adoperare quel paio di euro (non conosco
il costo preciso di questi libri) in molti altri modi; io per
una lettura così non sacrificherei nemmeno una colazione! |
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