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La posta dei lettori
Questo spazio è aperto
a tutti coloro che vorranno scriverci per
esprimere il loro punto di vista, per segnalarci
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questioni e domande, per criticarci o -
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La posta dei lettori
Questo spazio è aperto a tutti coloro
che vorranno scriverci per esprimere il loro punto di vista,
per segnalarci eventuali errori e inesattezze, per porci questioni
e domande, per criticarci o - perché no - per farci
i complimenti...
Per scrivere alla direzione:
Annuncio rivolto ai poeti.
Incontri settimanali per creare un gruppo di poesia giovanile
presso l'Istituto Stensen (Viale Don Minzoni, Firenze - zona Piazza della
Libertà).
Per informazioni telefonare a Massimo Acciai
cell.: 339-2446875
_______________________________
Da:
faiths@inwind.it
A: Massimo Acciai
Oggetto: articolo sul norvegese
La mia domanda è ma sta Signora Rossana d'Angelo cos'ha contro la letteratura
"rosa"? A chi e cosa si riferisce?
A parte il fatto che il genere è fra i più antichi e annovera personaggi del
calibro delle sorelle Bronte, la Dickinson e Jane austen. Se proprio vogliamo
fare nomi!
E poi perché questa menata della donna che si sminuisce, ma non ha idea di
quanto soffrano e si umiliino gli uomini?
Chi è forte e consapevole del proprio ruolo non ha bisogno di temere lo sguardo
della società.
Ci sono fior di grandi amori guarda Ranieri e Grace Kelly! E lui era un principe
davvero! Allor aperchè non dovremmo sognare?
Toglieteci anche questo poi...
Mah!! Ce ne sarebbe da dire, ma sorvolerò.
_______________________________
Da:
steiss@freemail.it
A: Francesco Felici
Oggetto: articolo sul norvegese
> Salve... mi chiamo Stefano, ho 19 anni e vengo da Imola.. ho letto il suo
articolo sulla situazione linguistica norvegese... l'ho trovato senza
dubbio... fantastico... sopratutto perché sono un
aspirante scandinavista... ed è difficile trovare pane per i propri
denti...
ho letto e riletto il suo articolo... senza
dubbio fantastico... complimenti...
volevo chiedere una cosa che
nessuno è stato in grado di soddisfarmi... le isole Svalbard appartengono alla
Norvegia e sono abitate da norvegesi... li è più diffuso il nynorsk o il
Bokmål?
ancora complimenti per il suo lavoro... è bravissimo... un giorno
sarebbe bello se avessi tutto il suo talento... grazie per la cortese
attenzione..
ciao Stefano
_______________________________
Da: Marco Simonelli
A: Riccardo Lupo
Oggetto: verginità
> Ti mando quel mio scritto sulla
verginità maschile a cui ti accennavo, se ti
va di darmi qualche altro spunto...
L'ho letto. La fine mi ha un po' divertito perché sembra, in quel contesto,
quasi un elogio della masturbazione! Un ulteriore riflessione, forse, mi viene:
io nei miei discorsi quando eravamo insieme, ho sempre associato il sesso alla
conoscenza e forse questo è stato un mio errore, nell'ottica del tuo saggio.
Sesso come esplorazione al fine della conoscenza è per me una base. Tu invece
parli di sfrenati piaceri, quindi qui entra in gioco il sesso come 'lust', come
lascivia fine a sé stessa. Questo, semmai, è condannabile. Ma un uomo (inteso
come antropos) che non prova la spinta alla conoscenza è purtroppo limitato.
Come limitati sono quelli che col sesso non cercano conoscenza ma
sopraffazione. C'è anche chi col sesso si nasconde, implode (ne ho conosciuti
parecchi....) e questo secondo me è un grandissimo male, un difetto. Hai visto
per caso il film the dreamers? me ne hanno parlato bene. L'ideale secondo me
sarebbe una forma di sesso libero per conoscenza, una cosa che era possibile
negli anni 60 e 70. Adesso, causa piaghe e malattie, sarebbe impensabile.
__________________________
Da: Renato Corsetti
Inviato: sabato; 7 agosto 2004 19.54
A: Massimo Acciai
Oggetto: sdp6 online da oggi!
caro massimo,
ho dato una occhiata alla vostra rivista: ottima!
non si potrebbe metterci un articoletto sull'espernato o sul congresso a
Firenze o l'annuncio di un corso?
ciao
renato
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Da: simonetti.org [mailto:simonetti@simonetti.org]
Inviato: venerdì 12 marzo 2004 16.25
A: francesc_fe@iol.it
Oggetto: da Simonetti
Ciao Francesco,
ho letto l'articolo e mi sembra veramente molto bello e credo che tu abbia centrato
bene tutto il senso del mio lavoro e che condivido pienamente.
Grazie ancora e a presto,
ciao
Claudio
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From: Mario Ajazzi Mancini
To: Massimo Acciai
Sent: Sunday, March 28, 2004 7:34 AM
Subject: Re: sdp online
Caro Massimo,
ho visitato il sito della rivista - quello rinnovato, intendo - e le faccio i
miei complimenti.
Farò girare tra gli amici...
Un caro saluto da
Mario Ajazzi Mancini
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From: Gianfranco Tomba
To: Massimo Acciai
Sent: Monday, March 29, 2004 4:55 PM
Subject: SdP
Caro Massimo,
grazie per l'opportunità che mi hai dato di approfondire la nostra conoscenza: ho appena visitato il sito http://www.segretidipulcinella.it/ con l'emozione di chi aprendo uno scrigno lo scopre pieno di cose fantastiche e di valore.
Mi riprometto prossime e più approfondite immersioni in quelle 'pagine' per godere ancora della bellezza che vi avete saputo creare e raccogliere, o semplicemente per farmi contagiare dall'entusiasmo che vi si respira.
Faccio a te e ai tuoi amici le mie più vive congratulazioni!
Ciao, Gianfranco
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From: Daniela Adamo
To: M_Acciai@jumpy.it
Sent: Tuesday, March 30, 2004 12:40 PM
Subject: R: R: sdp online
E' proprio bella la sua rivista e... mi creda, non lo dico tanto per dire!
In effetti, è il primo numero che ho visto (perché prima non conoscevo il sito) e davvero mi è piaciuto tanto... E' molto chiara (la rivista), come grafica e impostazione e presenta molti e interessanti argomenti (ad esempio, la rubrica con le poesie in lingua). E poi... il vedermi tra i protagonisti mi ha fatto un effetto stupendo! Sì, sapevo che ci sarei stata anch'io ma... una cosa è saperlo e l'altra è vedersi on-line con i propri lavori! La ringrazio veramente tanto, anche di avermi inserita nella Redazione. E' un onore, per me!
Credo, per ora, sia tutto. Ancora grazie e... alla prossima!!!
Salutissimi.....
Daniela
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From: Enrica Zunic
To: Massimo Acciai
Sent: Friday, March 26, 2004 10:26 PM PM
Subject: SdP
Caro Massimo,
grazie.
La rivista ha un aspetto molto elegante. Ancora più delle precedenti. Sono molto lusingata che vi appaia qualcosa di mio.
Un caro saluto
Enrica
P.S. Ignoravo che a farti il mio nome fosse stata Valentina. E' una sorpresa molto piacevole.
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From: "Ferro Anna - Dottorati di ricerca"
To: Massimo Acciai
Sent: Wednesday, March 17, 2004 1:45 PM PM
Subject: Reading poetici
Gentile Massimo,
le scrivo poichè collaboro, indipendentemente dall'Università, con un giornale free press che riguarda l'intrattenimento serale notturno e il tempo libero. sto preparando qualcosa legato ai reading poetici (più sul versante di "una nuova tendenza" e "i locali e le letture poetiche").
Vi ho scoperto sul web e mi chiedo se abbiate del materiale che riguarda il vostro progetto o se in caso ci possiamo sentire al telefono per raccogliere alcune infomazioni. Grazie, un saluto
Anna
Department of Sociology and Social Research
University of Milano-Bicocca
via Bicocca degli Arcimboldi 8
20126 Milano
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From: utopia67@supereva.it
To: Monica Pintucci
Sent: Wednesday, March 31, 2004 12:24 AM PM
Subject: Ana...
Come si puo' leggere senza rimanere colpiti dalla storia di tale G., come si puo' far finta di niente di fronte all'appello di aiuto... un sos lanciato al mondo da quest'uomo.
Dispiace leggere di quel Massimo da Torino, credo un mentecatto incapace di far qualsiasi cosa se non... da quello che ho potuto leggere... di traviare la vita di Ana.
Una storia struggente e che mi fa pensare. Mi rattristisce molto, mi svuota e mi lascia frastornato. L'amore o ciò che crediamo tale è così travolgente da lasciar spesso quell'amaro in bocca... lo lascia ogni qual volta lo ricerchi a tutti i costi, allora ti inaridisce e ti svuota della tua dignità. L'amore stupido che annebbia le menti e si trasforma in desiderio... semplice e irriguardoso... volontà di possedere a proprio uso e consumo, e quando ne sei sazio... via come uno straccio.
[...]
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A utopia67.
La luce di Ana. Sì, forse - non ho problemi ad ammetterlo - sono un po' abbagliata da questa creatura che G. descrive come mite mansueta (praticamente: una sprovveduta) e allo stesso tempo capace di efferate torture. Da dove è venuta? Perché le sue origini (così come le sue "insensate" azioni) non vengono lasciate al mistero e devono essere chiamati in causa i senescenti - aggiungo: sofferenti - genitori? Perché non è G. - un "amato fino alla consunzione", e quindi una delle innegabili "origini" di Ana così com'è qui fotografata - a sentirsi chiamato in causa, a fare qualcosa - ma in silenzio, la sola condizione che Ana può tollererare? Sì, proprio lei che fa tanto casino e getta tanto scompiglio anche tra "terzi"...: è una delle sue origini paradossali. Non viene il sospetto che, in fondo, sia proprio lui a non averla mai amata così come veramente è? A non essersi - magari saggiamente - consegnato alla follia di lei? Non irrita il suo dichiararsi fuori da tutto? Il suo implicito condannare chi secondo lui dovrebbe avere cura di Ana?
E poi... chi l'ha detto che il povero Massimo sia un mentecatto o un traviatore? Forse è la sufficienza con cui G. lo nomina a farlo apparire tale... e non è proprio qui che cade l'accento? Sul complesso di superiorità di G.... sulla sua tendenza ad approssimare - se non quando da solo si decanta le lodi? Insomma... concettualmente e linguisticamente è un po' stereotipata la sua accorata epistola.... no? Che poi sia un evento eccezionale nella dinamica della vita di Ana... è un altro discorso. Non voglio puntare il dito contro nessuno dei personaggi, sarebbe sciocco. Sono domande che mi piace pormi e porti. La tua ricezione del testo ha molto stimolato le mie fantasie sulla sua plasticità - nonché su stereotipi & devianze nel comportamento amoroso della specie :-).
Grazie per lo scambio... e se ti va di rispondermi, sono qua.
MP
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From: Franco
To: Francesco Felici
Sent: Monday, April 5, 2004 13:55 PM
Subject: SdP
Caro Francesco,
come ti avevo già detto nel visitare il sito della vostra rivista sono rimasto colpito dall'attenzione che avete dedicato alla questione delle lingue straniere meno conosciute e alla linguistica in generale; dall'interesse poi, tenendo di conto anche quanto mi avevate detto, è nata la voglia di contribuire; mi sono trovato però in difficoltà nello scegliere che cosa proporvi, dal momento che i miei tentativi di scrittura e poesia in italiano è bene che te li risparmi, almeno per ora, e dal momento che non conosco una lingua straniera bene a tal punto da scrivere poesie; cercando nel mio cilindro magico, però, mi è venuto alla mano fresco, fresco un elaborato lessicografico sul verbo latino "insultare"; mi spiego meglio al riguardo: nel primo semestre ho frequentato un corso di Storia della lingua latina e la professoressa: " Lei " -disse- " però mi deve fare anche una relazione... una relazione... mi faccia una ricerca lessicografica sull'uso virgiliano del verbo insultare."; ora, a parte la cattiva disposizione d'animo che il verbo insultare può suscitare, tale relazione, divisa in tre brevi parti, analisi lessicografica, uso virgiliano, uso ciceroniano e contesto storico tra la fine della repubblica e l'inizio dell'impero, credo possa risultare interessante poiché si concentra sugli autori grazie ai quali, e sul periodo storico in cui, si diffonde l'uso del verbo latino "insultare" con quel significato non certo positivo che ha oggigiorno in italiano; il tutto te l'ho inviato in allegato sia in formato "word" sia in formato "solo testo" - quest'ultimo formato però fa perdere tutte le impostazioni tipografiche, non rende i grassetti e le tabelle; non so se vi serve per immettere il testo in formato HTML, in ogni caso se ci fossero problemi in tal senso fatemi sapere -. Ci si avvia verso il periodo degli esami e non so se riuscirò ad avere molto tempo da dedicare alla libera creatività, comunque quando avrò altro materiale te lo faccio sapere.
Il secondo motivo è un appello e un invito che rivolgo a te, a Massimo e ai ragazzi e alle ragazze del corso di norvegese: da un po' di tempo ho in mente di fare una vacanza in Norvegia o Islanda, da ieri, poi, il desiderio è stato rinvigorito da un documentario, che ho beccato per caso su rai tre, fatto da tre individui che hanno scorrazzato da Ovest ad Est dell'Islanda con una FIAT 500 rossa, preparata con gomme da fuoristrada, sulle distese brulle e sterrate dell'isola di Snorri; su luoghi precisi, date e periodi sono ancora incerto, ma intanto vi avviso per tempo, mi farebbe piacere se si potesse formare un gruppo. Mi scuso per la prolissità, del resto quando non ho sonno perdo il senso della misura, ti saluto e ti ringrazio.
Ha det!
Franco |
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