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Narrativa

Napoli 1849
di Giuseppe Costantino Budetta
L'ultimo giorno di vacanza

di Rossana D'Angelo

Speciale Antologia dei Segreti di Pulcinella

Questo numero è uno speciale: innanzitutto la rubrica di poesia è particolarmente ricca, accogliendo i sessanta poeti contenuti nell'antologia cartacea. Per rendere complementare la parte online alla cartacea abbiamo deciso di inserire - dove possibile - poesie che non compaiono nell'antologia....
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Recensioni

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Poesia a Milano

Un certame poetico tutto post moderno: il Poetry Slam a Milano
di Alessandro Rizzo

Un certame poetico tutto post moderno:
il Poetry Slam a Milano


di Alessandro Rizzo


Poetry slam o slam poetry? Dipende da quale sistema linguistico si prende come riferimento: se l'americano o l'inglese. Ma la sostanza non cambia e non muta: il poetry slam è un grande agone poetico dove tutte e tutti possono competere presentando e recitando le proprie poesie, i propri
componimenti letterari. Sembra di ritornare al tempo dell'umanesimo fiorentino, nelle corti dei grandi mecenati, signori del luogo illuminati, i quali davano libertà di espressione artistica ai compositori e creavano situazioni e momenti di confronto in un contesto di libero confronto letterario, dove esperienze diverse, culture formative e professionali, idee innovative artistiche si incontravano, si misuravano e davano vita a una contaminazione arricchente, soprattutto in termini di stilemi, di metrica e di figure retoriche di forte impatto emotivo e sensazionale.
Il certame dell'umanesimo o del primo rinascimento sembra essere ritornato in vita la sera del 18 luglio a Milano, nel caratteristico polmone verde dei Giardini di Porta Venezia, in un ambito bucolico, pieno di elementi suggestivi che fanno accelerare la mente e la memoria nel raggiungimento di paesaggi fantastici e metafisici, molto funzionali a rendere con più
diretta realizzazione l'immaginazione che nasce dalla declamazione poetica. Sono di ogni età i nostri cantori poeti che si confrontano sul palco, allestito in occasione delle "Notti bianche" metropolitane, in cui il mecenate di turno è l'associazione Librex Montale, la famosa realtà
artistica che ogni anno trova musica, letteratura, prosa e poesia unite nel ricordo di una grande figura della letteratura europea e mondiale, Eugenio Montale. Il connubbio tra le due espressioni artisitiche trova cittadinanza anche nel contesto che l'associazione ha creato in occasione
del grande evento: premiazione del vincente, che sarà selezionato da una giuria, composta non da consueti soloni critici della letteratura, ma da persone scelte tra il pubblico presente. Da dove nasce Poetry Slam? Nasce negli Stati Uniti, da un poeta, ideatore e proponitore del progetto letterario, Marc Kelly Smith, il quale, nel 1987, pone come forma di scelta del miglior poeta il metodo prettamente "popolare" e il metodo del coinvolgimento del pubblico, con espressione reale e partecipata del proprio apprezzamento e della propria non condivisione del carattere artistico ed estetico, del messaggio impresso, rigurdante la composizione.
Il Poetry Slam ha successo in diverse parti del mondo: Canada, Inghilterra, Germania. I voti vengono attribuiti come in una giuria olimpica, dando espressione a quella mitica connessione con la storia della Grecia Antica e classica: il voto più alto e il voto più bassi si elidono e vengono conteggiati solamente i voti intermedi, per non dare adito a favoritismi o a espressioni troppo soggettive e poco oggettive della votazione che viene attribuita dai componenti della giuria.
Si succedono sul palco diverse figure che interpretano in modo molto creativo ed estensivo con la lettura il proprio componimento poetico. Chi recita il testo secondo i dettami classici canonici del poeta narratore, chi, invece, legge la poesia con un minimo di cantilena; chi esprime il proprio componimento attraverso una piccola rappresentazione mimica e facciale, chi, da buon menestrello medioevale, attraverso la messa in scena di una piccola rappresentazione teatrale. Ma tutti competono per rendere omaggio e tributo alla poesia come espressione popolare e sociale
di forte impatto emotivo e di forte suggestionabilità sociale e culturale.
La parola competizione apporta subito a scenari di stampo commerciale e individualistico; ma non è così. La competizione etimologicamente porta il significato interno di andare verso al raggiungimento della stessa meta, dello stesso obiettivo: che è quello della tramandazione letteraria di genere poetico del singificante della composizione. Il Poetry Slam e un TAZ - Temporary Autonome Zone -, come giustamente definito da Hakim Bey, dove verso, espressione poetica, parola, significante e significato, ma anche critica, denuncia, polemica e, ancora, ascolto, dinamicità, coinvolgimento del pubblico e tolleranza dell'altro vengono visti come i capisaldi della struttura del certame. La poesia è essa stessa flessibile e commutativa nella competizione letteraria: diventa espressione di un linguaggio e diventa essa stessa elemento strutturale e rappresentativo
delle incertezze e delle incessanti mutevolezze del presente post-moderno.
Infine spezza la serata il grande letterato,ospite d'onore per l'occasione, Raul Montanari, membro fondatore della scuola di letteratura e di composizione de "Gli archivi del 900", autore di diversi libri e di un'opera letteraria con la partecipazione collaborativa del grande Luigi Nove, musicista di fama mondiale, apportante quel carattere musicale e lirico alla comprensione del messaggio letterario. Hanno visto disputarsi competitivamente, in senso positivo e etimologico del termine, diversi poeti: Stefano Raspini, Sara Ventroni, Giovanna Marmo, SparaJurij Lab, Rosaria Lo Russo, Marco Palladini, Michela Martelli ( Poeti ad alta voce ), Hannesa " Chaos " Waldmuller, Lisa Zuccoli, EmCee's: Lello Voce. Tutti sono degni di essere considerati dei bravi compositori e ognuno ha saputo trasmettere al pubblico palpitante e vivo, partecipante e integrato nell'agone, aspetti poliedrici e differenti di un terzo millennio confuso e complesso nella sua costituzione sociale e culturale.
Vincitore è un giovane poeta, che ha saputo calibrare attualità con la forza del verso letterario e della trasmissione di contenuti di denuncia sociale: Stefano Raspini. Altri saranno gli appuntamenti che troveranno questa nuova forma di recitazione poetica vivente, reale, coinvolgente, orizzontale nel suo proporsi come parte integrativa di un pubblico attento e attivo, attore e protagonista culturale, sempre organizzati dall'associazione Librex Montale di Milano e sempre all'insegna della tolleranza e della capacità di ascolto e di rielaborazione di un'arte palpitante e attenta indagatrice
analitica di un sostrato comune e collettivo.

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