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Narrativa
Speciale Antologia dei
Segreti di Pulcinella
Questo numero è uno
speciale: innanzitutto la rubrica di poesia è
particolarmente ricca, accogliendo i sessanta
poeti contenuti nell'antologia cartacea. Per
rendere complementare la parte online alla
cartacea abbiamo deciso di inserire - dove
possibile - poesie che non compaiono
nell'antologia....
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Recensioni
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Alberto Presutti (con intervista al Poeta)
di
Massimo Acciai
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"1527" di Andrea Moneti
di Massimo Acciai
Poesia a Milano
Un certame poetico tutto
post moderno: il Poetry Slam a Milano
di Alessandro Rizzo
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Un certame poetico tutto post
moderno:
il Poetry Slam a Milano
di Alessandro Rizzo
Poetry slam o slam poetry? Dipende da quale
sistema linguistico si prende come riferimento: se l'americano o
l'inglese. Ma la sostanza non cambia e non muta: il poetry slam
è un grande agone poetico dove tutte e tutti possono competere
presentando e recitando le proprie poesie, i propri
componimenti letterari. Sembra di ritornare al tempo
dell'umanesimo fiorentino, nelle corti dei grandi mecenati,
signori del luogo illuminati, i quali davano libertà di
espressione artistica ai compositori e creavano situazioni e
momenti di confronto in un contesto di libero confronto
letterario, dove esperienze diverse, culture formative e
professionali, idee innovative artistiche si incontravano, si
misuravano e davano vita a una contaminazione arricchente,
soprattutto in termini di stilemi, di metrica e di figure
retoriche di forte impatto emotivo e sensazionale.
Il certame dell'umanesimo o del primo rinascimento sembra essere
ritornato in vita la sera del 18 luglio a Milano, nel
caratteristico polmone verde dei Giardini di Porta Venezia, in
un ambito bucolico, pieno di elementi suggestivi che fanno
accelerare la mente e la memoria nel raggiungimento di paesaggi
fantastici e metafisici, molto funzionali a rendere con più
diretta realizzazione l'immaginazione che nasce dalla
declamazione poetica. Sono di ogni età i nostri cantori poeti
che si confrontano sul palco, allestito in occasione delle
"Notti bianche" metropolitane, in cui il mecenate di turno è
l'associazione Librex Montale, la famosa realtà
artistica che ogni anno trova musica, letteratura, prosa e
poesia unite nel ricordo di una grande figura della letteratura
europea e mondiale, Eugenio Montale. Il connubbio tra le due
espressioni artisitiche trova cittadinanza anche nel contesto
che l'associazione ha creato in occasione
del grande evento: premiazione del vincente, che sarà
selezionato da una giuria, composta non da consueti soloni
critici della letteratura, ma da persone scelte tra il pubblico
presente. Da dove nasce Poetry Slam? Nasce negli Stati Uniti, da
un poeta, ideatore e proponitore del progetto letterario, Marc
Kelly Smith, il quale, nel 1987, pone come forma di scelta del
miglior poeta il metodo prettamente "popolare" e il metodo del
coinvolgimento del pubblico, con espressione reale e partecipata
del proprio apprezzamento e della propria non condivisione del
carattere artistico ed estetico, del messaggio impresso,
rigurdante la composizione.
Il Poetry Slam ha successo in diverse parti del mondo: Canada,
Inghilterra, Germania. I voti vengono attribuiti come in una
giuria olimpica, dando espressione a quella mitica connessione
con la storia della Grecia Antica e classica: il voto più alto e
il voto più bassi si elidono e vengono conteggiati solamente i
voti intermedi, per non dare adito a favoritismi o a espressioni
troppo soggettive e poco oggettive della votazione che viene
attribuita dai componenti della giuria.
Si succedono sul palco diverse figure che interpretano in modo
molto creativo ed estensivo con la lettura il proprio
componimento poetico. Chi recita il testo secondo i dettami
classici canonici del poeta narratore, chi, invece, legge la
poesia con un minimo di cantilena; chi esprime il proprio
componimento attraverso una piccola rappresentazione mimica e
facciale, chi, da buon menestrello medioevale, attraverso la
messa in scena di una piccola rappresentazione teatrale. Ma
tutti competono per rendere omaggio e tributo alla poesia come
espressione popolare e sociale
di forte impatto emotivo e di forte suggestionabilità sociale e
culturale.
La parola competizione apporta subito a scenari di stampo
commerciale e individualistico; ma non è così. La competizione
etimologicamente porta il significato interno di andare verso al
raggiungimento della stessa meta, dello stesso obiettivo: che è
quello della tramandazione letteraria di genere poetico del
singificante della composizione. Il Poetry Slam e un TAZ -
Temporary Autonome Zone -, come giustamente definito da Hakim
Bey, dove verso, espressione poetica, parola, significante e
significato, ma anche critica, denuncia, polemica e, ancora,
ascolto, dinamicità, coinvolgimento del pubblico e tolleranza
dell'altro vengono visti come i capisaldi della struttura del
certame. La poesia è essa stessa flessibile e commutativa nella
competizione letteraria: diventa espressione di un linguaggio e
diventa essa stessa elemento strutturale e rappresentativo
delle incertezze e delle incessanti mutevolezze del presente
post-moderno.
Infine spezza la serata il grande letterato,ospite d'onore per
l'occasione, Raul Montanari, membro fondatore della scuola di
letteratura e di composizione de "Gli archivi del 900", autore
di diversi libri e di un'opera letteraria con la partecipazione
collaborativa del grande Luigi Nove, musicista di fama mondiale,
apportante quel carattere musicale e lirico alla comprensione
del messaggio letterario. Hanno visto disputarsi
competitivamente, in senso positivo e etimologico del termine,
diversi poeti: Stefano Raspini, Sara Ventroni, Giovanna Marmo,
SparaJurij Lab, Rosaria Lo Russo, Marco Palladini, Michela
Martelli ( Poeti ad alta voce ), Hannesa " Chaos " Waldmuller,
Lisa Zuccoli, EmCee's: Lello Voce. Tutti sono degni di essere
considerati dei bravi compositori e ognuno ha saputo trasmettere
al pubblico palpitante e vivo, partecipante e integrato
nell'agone, aspetti poliedrici e differenti di un terzo
millennio confuso e complesso nella sua costituzione sociale e
culturale.
Vincitore è un giovane poeta, che ha saputo calibrare attualità
con la forza del verso letterario e della trasmissione di
contenuti di denuncia sociale: Stefano Raspini. Altri saranno
gli appuntamenti che troveranno questa nuova forma di
recitazione poetica vivente, reale, coinvolgente, orizzontale
nel suo proporsi come parte integrativa di un pubblico attento e
attivo, attore e protagonista culturale, sempre organizzati
dall'associazione Librex Montale di Milano e sempre all'insegna
della tolleranza e della capacità di ascolto e di rielaborazione
di un'arte palpitante e attenta indagatrice
analitica di un sostrato comune e collettivo.
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