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Esperanto
Eraroj
far Massimo Acciai
La lasta poezio de Mario Luzi, tradukita
Esperante / L'ultima poesia di Marzio Luzi,
tradotta in esperanto
far Nicola Ruggiero
Attualità
Storia
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La lasta poezio de Mario Luzi,
tradukita Esperante
L'ultima poesia di Marzio Luzi, tradotta in
esperanto
FIRENZE - La sua ultima poesia, battuta al
computer da Caterina Trombetti, sua assistente e amica, domenica
sera, poche ore prima della morte. Gli ultimi versi di Mario
Luzi, grande poeta del Novecento. Eccoli.
Il termine, la vetta
di quella scoscesa serpentina
ecco, si approssimava,
ormai era vicina,
ne davano un chiaro avvertimento
i magri rimasugli
di una tappa pellegrina
su alla celestiale cima.
Poco sopra
alla vista
che spazio si sarebbe aperto
dal culmine raggiunto...
immaginarlo
già era beatitudine
concessa
più che al suo desiderio al suo tormento.
Sì, l' immensità, la luce
ma quiete vera ci sarebbe stata?
Lì avrebbe la sua impresa
avuto il luminoso assolvimento
da se stessa nella trasparente spera
o nasceva una nuova impossibile scalata...
Questo temeva, questo desiderava
(1 marzo 2005)
Ed ecco la versione in esperanto:
La pinto, la finigo
de tiu deklivo krutspirala,
jen gi alproksimigis,
kaj jam pliapudigis,
donacis averton iel klaran
la magraj restajetoj
de etapo pilgrimula
supren al la ciela pinto.
Iom supre
al la vido,
vizio kia malfermigus
el pinto atingita…
Gin ekimagi
jam estis beateca gu'
donita
pli ol al slia dezir', al slia turmento.
Jes, la senlimec', la lumo,
sed cu estontus vera trankvileco?
Tie estus slia komisio
havinta la enluman finabsolvon
de si mem en tiu diafana sfero
au naskigis ia nova neebla eskalado…
Tion sli timis, tion sli deziradis.
tradukis Nicola Ruggiero
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