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A Night Like This:
sotto le stelle e nel verde il primo festival di
musica indipendente
Possiamo dire di essere
ormai al count down per una novità che planerà in
uno dei più suggestivi posti del Nord Italia,
Chiaverano a pochi chilometri da Ivrea, immerso
nel verde e contornato da un silenzio che solo la
natura nella sua musicalità può offrirci: A Night
Like This Festival. L'appuntamento vedrà la
presenza di "etichette indipendenti, visual, un
mercatino indie, del lago e delle stelle" ed è
l'opportunità per dare vita a "una festa per tutti
in una notte d'estate". L'iniziativa vedrà la
proposta di "uno spazio nuovo fatto di musica di
qualità" con gruppi musicali di calibro
internazionale, giovani e indipendenti. Così come
lo sono, musicisti, gli stessi organizzatori e
ideatori, autori di un progetto associativo che
vuole portare una boccata di ossigeno e aria nuova
in un contesto, quale quello italiano, in cui la
musica di qualità e sperimentale "resta ancora un
fenomeno per intenditori". Abbiamo intervistato
una delle ideatrici e anime del Festival, Cecilia,
che ha illustrato più approfonditamente il
Festival, che si terrà sabato 21 luglio a
Chiaverano.
1. Da dove è nata l'idea di dedicare un
festival, prima edizione, che assume già una
caratteristica internazionale in un paese,
Chiavarano, piuttosto piccolo ma immerso in
un'atmosfera suggestiva?
L'idea è nata girando per festival europei. Ci
siamo resi conto, però, che la nostra città,
Milano, a volte dimentica che cosa sia la magia,
mentre noi cercavamo un posto che potesse essere
una cornice poetica per la musica che amiamo.
Chiaverano è un piccolo comune in collina,
attaccato a Ivrea a un'ora e 15 da Milano, è
immerso nel verde e ha un sacco di bellezze
segrete come il piccolo lago Sirio, dove il comune
ha allestito un campeggio (il lago è pure
balneabile!). Così abbiamo pensato di uscire dal
traffico e piantare un seme in un posto tutto
nuovo dove si possa trascorrere un week end estivo
veramente speciale.
2. Quali risposte avete ricevuto dai gruppi
musicali e come sono procedute le fasi di
selezione dei partecipanti?
I gruppi hanno recepito in pieno il messaggio:
siamo musicisti anche noi che lo organizziamo,
abbiamo la passione per lo stesso tipo di musica
nelle sue espressioni svariate e di ricerca. Sanno
che è un'autoproduzione ma che è organizzato
seriamente ed è fatto con un solo scopo: far
crescere la musica indipendente di qualità. Di
conseguenza la selezione è avvenuta, oltre che per
meriti artistici, anche e naturalmente sulla base
dello spirito di collaborazione all'iniziativa.
C'è una caratteristica però: tutti i gruppi, anche
quelli giovani, hanno all'attivo almeno un disco e
molti live e affiancheranno gruppi del panorama
internazionale e gruppi italiani molto noti (dai
Telescopes ai Summer Camp, dagli Aucan ai Drink to
me e tutti gli altri che, essendo 20, non nomino
ma di altissimo livello!)
3. In Italia la cultura della musica live e
quella indipendente e autoprodotta spesso è
sacrificata difronte al prevalere delle grandi
major ... ci sono speranze in questo settore?
L'Italia è un mercato piccolo per la musica,
quindi quella indipendente resta ancora un
fenomeno per intenditori e sarebbe bello che ci
fossero meno Sanremi o X-Factor e, permettetemelo,
più Ypsig Rock o A Night Like This. Cioè quello
che da noi è un fenomeno di nicchia all'estero fa
grossi numeri ed è musica di tendenza: sarebbe ora
di stare al passo.
4. Quali sono le finalità e gli obiettivi che,
come organizzatori e ideatori del festival, vi
ponete e vi siete posti?
Creare uno spazio nuovo fatto di musica di
qualità, passare una giornata di festa e relax in
un posto magnifico e dove, insieme alla musica, ci
saranno ottime proposte di "food and drink" oltre
ad un mercatino indie (area expo) tutto da
scoprire. Sperando che possa diventare un
appuntamento annuale con ricadute sia sul
territorio che per la musica stessa: cercare un
momento poetico per tutti noi che amiamo la
musica, fuori dai soliti circuiti.
5. Perchè il nome del festival, da dove è
venuta l'idea?
Dalla canzone dei Cure che amiamo molto, ma con
l'idea appunto di passare una notte speciale.
6. Siete anche un'associazione ... le vostre
finalità non sono solo quelle di organizzare
edizioni di festival di musica indipendente e di
qualità?
Abbiamo fondato un'associazione culturale e
no-profit per il festival, ma ovviamente durante
tutto l'anno cercheremo di organizzare eventi,
magari anche di prendere un locale, e, se ci
riusciremo, di far arrivare dall'estero gruppi
sempre più importanti e scoprire realtà italiane
anche più interessanti.
7. Vi prospettate in futuro di proseguire con
l'iniziativa, magari producendo una seconda,
terza, quarta e chissà decima, undicesima ...
edizione del festival?
Certo l'idea è quella dell'appuntamento fisso e
cercare di farlo crescere di anno in anno un pò
come è successo ad altri festival tipo appunto
Ypsig in Sicilia. Per far questo sarà fondamentale
l'aiuto del territorio, in modo da crescere
insieme … magari ne riparliamo all'undicesima
edizione se saremo sopravvissuti.
8. Perchè un gruppo dovrebbe partecipare al
festival?
Perchè suonerà su trei palchi, in un posto
bellissimo, con gruppi internazionali o comunque
molto noti dello stesso panorama musicale, che
probabilmente vorrebbe andare ad ascoltare in
altra occasione. Perchè ci saranno etichette
indipendenti, visual, mercatino indie, il lago e
le stelle e sarà, spero, una festa per tutti in
una notte d'estate. Se pioverà si farà uguale
perchè c'è un'area coperta, ma mi arrabbierò.
9. Il dopo festival in che cosa consisterà: in
iniziative che ne promuovano la portata e che
diffondino la cultura musicale di qualità e
autoprodotta, sperimentale e indipendente?
Certo, ci proveremo: un seme può diventare una
quercia, con l'aiuto di tutti quelli che hanno una
passione così grande come la nostra. Il sito
ufficiale del festival è:
www.anightlikethisfestival.com
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