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Attualità

Una modesta proposta
Articolo di Riccardo Lupo

Una modesta proposta
 

Riccardo Lupo
 


Dichiaro con tutta la sincerità del mio cuore che non ho il minimo interesse personale a cercar di promuovere quest'opera necessaria e che non sono mosso da altro motivo che il bene generale del mio Paese
(J. Swift, Una modesta proposta)

Il mio provocatorio racconto "Il cacciatore", che il direttore ha gentilmente accettato di pubblicare su SDP, non mancherà di suscitare reazioni di biasimo da parte degli animalisti e in generale dei possessori di animali da compagnia. L'intento del racconto è sì provocatorio, ma il punto su cui vuol far riflettere è serio: in questa opulenta società occidentale, che anche di fronte alla crisi economica non sa rinunciare al superfluo, un essere umano è tenuto in minor conto di un cane. È un dato di fatto. Se le ingenti somme spese per le bestiole fosse destinato alle persone, certamente vedremo meno mendicanti a giro o almeno servizi essenziali più efficienti. Vedremo anche meno mendicanti che cercano di impietosire i passanti esibendo un cane - cosa che a me suscita la reazione opposta.
Mi rendo conto che il pericolo di essere frainteso è alto: non promuovo certo maltrattamenti o violenze contro animali innocui quali gatti o cani di piccola taglia, o altre bestiole randagie o meno. Gli animali vanno rispettati, ma NON vanno messi sullo stesso piano delle persone. Non confondiamo le cose: le bestie sono una cosa, l'uomo un'altra. È giusto secondo me sopprimere razze pericolose per l'uomo - quali certe razze canine che in passato hanno aggredito le persone con esiti talvolta fatali (e si arriva all'assurdo che non viene soppresso neanche un cane che ha sbranato un bambino, mentre in altri paesi si mandano a morire degli uomini sulla sedia elettrica) - e sarebbe giusto che venissero rispettati divieti di accesso ai cani nei giardini pubblici dove la loro presenza può infastidire gli altri frequentatori e può essere un rischio soprattutto per i bambini, ancora inconsapevoli dei pericoli. I cani in particolare sono animali aggressivi, antigienici, puzzolenti e fastidiosi col loro abbaiare insistente; so che i padroni di cani non vedono così i loro beniamini, e non concepirebbero che qualcuno possa non amarli, ma dovrebbero prendere coscienza della molteplicità di visioni del mondo.
Riassumendo quindi: sì alla sperimentazione animale e alla vivisezione, qualora indispensabili alla ricerca medica, sì al consumo di carne di animali pericolosi per l'uomo (cani in primis) e soprattutto NO alla caccia, pratica barbara e sadica: gli animali cacciati non rappresentano certo un pericolo per l'uomo, o un danno. Se proprio si deve cacciare, rendiamo almeno utile questa pratica eliminando specie dannose.

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