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Un duo che è un
sodalizio musicale:
Monika Lukàcs e
Stefano Ligoratti
Monika Lukàcs è un soprano
leggero, nata in Ungheria,, diplomatasi col
massimo di voti al Conservatorio S. Stefano di
Budapest nel 1997, studiando anche al
Conservatorio "G. Verdi" di Milano, sotto
l'insegnamento di Adele Bonay e, poi, di Vittorio
Terranova, diplomandosi nel 2002 con il massimo
dei voti. Laureatasi in Musica Vocale da Camera
con Stelia Doz, e in canto lirico (Diploma di
secondo livello) con Vittorio Terranova.
Stefano Ligoratti è nato a Milano, giovane
pianista, organista, clavicembalista e pianista,
nonché direttore d'orchestra e compositore. Inizia
a studiare musica a soli 11 anni, componendo già
da subito come autodidatta: a 13 anni viene
ammesso al Conservatorio di Milano nella classe di
organo. E inizia, così una vita dedicata alla
musica. Monika e Stefano iniziano un sodalizio
artistico molto interessante, tanto da dirsi,
inscindibile per le idee comuni e quell'onda
artistica unica che li pervade. Li abbiamo
intervistati e abbiamo scoperto una passione
universale per la musica rendendo diversi autori,
Wagner, compositori non solo operistici, ma anche,
e soprattutto, originalità della loro produzione,
cameristici. Quali futuri progetti musicali
legheranno i due artisti?
1. Monika Lukács e Stefano Ligoratti: un
bilancio del vostro sodalizio artistico, da quando
è nato?
Monika: "Stefano e io ci siamo conosciuti al
Conservatorio. Il duo è nato 6 anni fa. Nel 2002
Classica Viva mi ha chiamato per fare un concerto
alle Colonne di San Lorenzo, a Milano, facendo
Shubert".
Stefano: "Tu, Monika, mi chiamasti per fare
qualche concerto, all'inizio, da pianista".
2. Quale è l'autore che ha creato quella forte
sintonia artistica, portandovi a un inscindibile
sodalizio?
Monika e Stefano: "Sicuramente Liszt, partecipando
al Festival dedicato al musicista nel 2011,
aprendolo con un nostro concerto in Sala Verdi, al
Conservatorio di Milano. Abbiamo registrato un cd,
sempre su Liszt, due anni fa". Stefano: "L'anno
dedicato a Liszt è stato, per noi, il più
fruttuoso. Essendo l'autore ungherese era
interessante proporre concerti con un soprano
ungherese. Pochi musicisti eseguono Liszt. Su una
nostra esecuzione di Liszt c'è un video su Youtube".
Monika: "Facciamo recital lirici, liederistici,
liristica, soprattutto molti concerti dedicati a
Verdi". Stefano: "Abbiamo lavorato anche in varie
piece teatrali dove io ero un attore: i musicisti
diventavano attori, operazione più difficile per
noi rispetto ai cantanti.
Io ero Schober , l'amico di Schubert; Schubert è
stato interpretato da Luca Ciammarughi".
3. Vi siete confermati, quindi, al
Conservatorio: poi cosa è successo?
Monika: "La nostra collaborazione nasce nel 2002:
ora proseguiamo su Verdi nel suo bicentenario. Un
bicentenario a confronto, in cui si è ben lavorato
con Stefano, che teneva l'opera di Wagner con la
sottoscritta che interpretava arie da opera e da
camera di Verdi, quest'ultima poco rappresentata
in generale. Stefano ha eseguito un repertorio
unico al piano di Wagner: unico perchè si pensa a
Wagner solo come puro operista". Stefano: "Dopo
un'ora di maratona verdiana, viene richiesto a
Monica di eseguire "La regina della notte", pezzo
molto importante. Monica ha eseguito il pezzo a
memoria, dimostrando alto virtuosismo. Stessa
performance è stata da noi tenuta a Ferrara".
Monika: "Abbiamo tenuto un concerto per una
rassegna di musica barocca al loggione nel Teatro
della Scala di Milano, eseguendo cantate di Bach e
arie di Handel con l'associazione Clavicembalo
Verde: è stato un successo clamoroso".
4. I progetti futuri del due Ligoratti Lucacis?
Stefano: "Siamo per ora tranquilli, tenendo
concerti vari. Con le esecuzioni di Verdi si spera
poter esibirsi in scenari internazionali, andando
da Bruxelles a New York. Fino a gennaio saremo
impegnati con il progetto Verdi". Monika: "Tra noi
c'è una forte intesa e un rapporto quasi
familiare. Abbiamo una stima reciproca e mi sento
fortunata di lavorare con Stefano, perché quando
lui suona è come se respirasse con me. Abbiamo
stesse idee e una comune onda artistica e
personale esiste tra noi. C'è molta armonia tra
noi, e quando Stefano suona io canto come se ci
fosse dietro un'orchestra. Lui mi accompagna in
modo orchestrale. Nelle esecuzioni di Verdi è
stato importante l'accompagnamento di Stefano".
5. Come avviene la vostra fase di produzione?
Monika: "All'inizio delle prove ci troviamo subito
d'accordo nelle idee. Mi è capitato in passato,
invece, l'esperienza di avere pianisti che si
imponessero". Stefano: "Monika ha delle sue arie
preferite. Ama molto Donizetti, Bellini, Mozart" -
Monika: "Io sono mozartiana e BELCANTISTA. Amo molto il Macbeth". Stefano: "Monika ha una
capacità diversa da altri cantanti in quanto,
essendo pianista lei stessa, assume una
consapevolezza strumentale. Tutto questo facilita
il nostro lavoro. Molti cantanti sono fissi nel
loro percorso e da lì, come pianista, non ne
scappi. Nella musica da camera, che spesso faccio
insieme a Monica, non sembra neppure di essere un
pianista accompagnatore".
6. Quale rapporto si crea nelle vostre
esecuzioni, performance, con il pubblico?
Monika: "Il nostro compito consiste nel
trasmettere emozioni al pubblico e dare luce al
loro umore. Dobbiamo avere un contatto e
un'empatia col pubblico. Quando faccio, per
esempio, Musetta, ho anche un contatto fisico.
Occorre farlo ridere, piangere, fargli provare
brividi, emettendo luce nei loro cuori. Una simile
frase è stata detta da Schumann".
http://concerti.classicaviva.com/2011/01/monika-lukacs-e-stefano-ligoratti-in-concerto-con-i-lieder-di-liszt/
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