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Un sogno vissuto:
Fabrizio Di Marco omaggia Roby Facchinetti
Da grande ammiratore dei Pooh
quale sono non potevo lasciarmi sfuggire il cd di
Fabrizio Di Marco - fondatore della tribute band
officiale Brennero '66 - con il quale omaggia il
maestro Roby Facchinetti, scoperto non a caso
sulla pagina Facebook de Il Gran Popolo dei Pooh
(pagina ufficiale dei fan della celebre band). Il
cd "Un sogno vissuto", accompagnato da un libro in
cui lo stesso Fabrizio, insieme a Silvana Adami
(de Il Gran Popolo dei Pooh, autrice di due libri
di storie vere di fan e coautrice in questione),
racconta la genesi del disco e soprattutto il suo
rapporto con Facchinetti, verso cui ha
un'autentica venerazione, esce all'indomani dello
scioglimento della storica band, dopo i grandi
festeggiamenti per il loro cinquantesimo
anniversario.
Del mio rapporto con i Pooh ho già parlato
ampiamente presentando il libro di Mauro Bertoli
(lo storico fondatore del gruppo insieme al mitico
Valerio Negrini) sulle pagine di SDP
[http://www.segretidipulcinella.it/sdp51/mus_02.htm]
insieme all'intervista allo stesso Bertoli
[http://www.segretidipulcinella.it/sdp51/mus_04.htm],
ma torno con piacere a parlare della mia band
preferita. Come Fabrizio Di Marco anch'io sono
cresciuto con le canzoni dei Pooh e anch'io ho
provato brividi ai loro concerti (ricordo in
particolare quello a Firenze per i loro 25 anni di
carriera, nel febbraio 1991): ho suonato le loro
canzoni con la tastiera, tra le pareti della mia
camera, e ho acquistato tutti i loro album (la
maggior parte in musicassetta).
Solo un fan dei Pooh può comprenderne un altro:
non ho avuto la fortuna di incontrarli così da
vicino come Fabrizio ma mi sono riconosciuto nelle
sue parole. Ho ascoltato la sua reinterpretazione
delle canzoni soliste di Facchinetti - forse meno
note di quelle dei Pooh ma non meno belle, anche
perché uscite dalla stessa penna - e ho letto il
suo libro: da entrambe le opere emerge il grande
amore per la musica del grande bergamasco. Lo
stile scorrevole e accattivante della scrittura di
Fabrizio mi ha catturato fin dalle prime pagine,
nelle quali racconta il fortuito incontro con
Renato, il fratello di Roby, prematuramente
scomparso, proseguendo con i gustosi aneddoti
autobiografici. I titoli dei capitoli richiamano
canzoni che conosco benissimo e che ancora mi
fanno emozionare così come la figura del maestro
Facchinetti che emerge dal racconto di Fabrizio:
un uomo geniale a cui il successo non ha dato alla
testa (come accade a molti personaggi famosi) ma
che si è sempre dimostrato disponibile verso i
suoi fan e in particolare verso Fabrizio,
sostenendo il suo lavoro (sua è anche la
prefazione al libro) e incoraggiandolo in mille
modi nonostante i numerosi impegni.
Ho trovato curioso e toccante il parallelismo tra
Fabrizio e Roby nella canzone "Din din din" in cui
duettano con le rispettive figlie - Valentina e
Alessandra - entrambe ottime cantanti, ma la
canzone che forse mi ha emozionato di più è stata
"Ma perché non si vive per sempre?" di cui ho
amato testo e melodia fin dal primo ascolto, nel
lontano 1993 (quando uscì "Fai col cuore", il
secondo album solista di Facchinetti, corsi subito
ad acquistarlo in cassetta) tanto che mi ha
ispirato un romanzo rimasto inedito.
Il cd comprende anche due chicche: "Due lettere
aperte per due amici per sempre" il cui testo è
una lettera di Roby all'amico fraterno Valerio
(scomparso nel 2013) e "Per dirti tutto", dedicata
al grande protagonista del cd.
Non mi resta che augurare buona lettura e buon
ascolto a chi vorrà acquistare il libro e il cd di
Fabrizio Di Marco: da grande estimatore del
maestro Facchinetti posso assicurare che sono
soldi ben spesi.
Firenze, 11 ottobre 2017
Bibliografia
Di Marco F., Adami S., Un sogno vissuto. Ieri,
oggi e per sempre, Rimini, Edizioni musicali
Novalis, 2017.
https://www.facebook.com/Tributo-Roby-Facchinetti-166679716996772/?fref=ts
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