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Intervista a Thea
Crudi
Ci puoi parlare delle tue
origini finlandesi? Che immagine hai del tuo paese
d'origine?
Sono nata da madre finlandese e padre italiano.
Non a caso, mia madre viene dal Nord Europa. Il
nome Scandinavia infatti, deriva dal nome
Sanscrito SKANDA, che era un guerriero, figlio
diretto di Shiva, che assieme ad un gruppo di
altri Kshatria, suoi guerrieri e seguaci, migliaia
di anni fa, si spostò nelle zone che oggi
chiamiamo appunto Scandinavia. Anche nell'ashram
di Sai Baba c'è una statua dedicata a Skanda,
poiché è stato oltre che un guerriero valoroso, un
vero maestro che ha lasciato tanti insegnamenti
spirituali ai popoli nordici.
Mi piace il fatto che nel mio DNA ci siano
informazioni che provengono dal Nord Europa e Sud
Europa. Questa ereditarietà genetica mi ha dato
molti vantaggi nella vita. Ho imparato subito due
lingue, ho viaggiato molto sin da bambina, ho
avuto la possibilità di crescere tra due culture
molto diverse, favorendo cosi la mia apertura
mentale, e grazie a questo mix genetico, il mio
corpo è molto forte e in salute. Diciamo che sono
partita da una buona base, grazie a un buon Karma
delle vite precendenti, che poi ho ulteriormente
migliorato e continuo a migliorare con il mio
stile di vita spirituale: sono vegana, pacifica,
amo la vita in ogni sua forma e manifestazione e
seguo una precisa filosofia di vita che viene
dall'Himalaya e che ho imparato dal mio maestro
spirituale.
Quando hai deciso di seguire la strada della
musica? Qual è stato il tuo percorso? Come è
avvenuto il passaggio dal jazz ai mantra? Ci puoi
parlare della tua ricerca spirituale? Come è
avvenuto l'incontro col tuo maestro spirituale
Giorgio Cerquetti?
Sin da piccola ho sempre amato cantare, a poco più
di 3 anni ho detto ai miei genitori che da grande
avrei fatto la cantante e che avrei portato un
messaggio di amore nel mondo. A 16 anni è arrivato
il Jazz nella mia vita e poi per anni ho fatto
concerti in tutta Europa. Studiavo Canto Jazz
presso il Conservatorio di Pesaro con maestri
eccellenti ma dentro di me sentivo che un nuovo
collegamento attendeva di essere riacceso.
Infatti, sin da bambina ho sempre avuto una forte
inclinazione alla spiritualità, anche nella mia
famiglia da parte di padre c'è una linea di
guaritrici donne che mi hanno tramandato la loro
sensibilità, ma nella vita che stavo conducendo,
tra Jazz, concerti e studio, quella parte di me
non aveva spazio, e questo iniziava a farmi
riflettere. Giorno dopo giorno sentivo il bisogno
di unire musica e spiritualità e nel 2011 in una
sua conferenza, ho incontrato Giorgio Cerquetti,
scrittore e profondo conoscitore dello Yoga e
dell'antica filosofia indiana. Grazie ai suoi
insegnamenti ho riacceso il mio collegamento con
l'Himalaya, lo Yoga, la meditazione e i Mantra,
giorno dopo giorno, grazie a uno stile di vita
positivo e spirituale, ho iniziato a vivere nella
pace mentale e questo ha favorito il riemergere
fortissimo della mia spiritualità, e i ricordi
delle mie vite precedenti. L'incontro con Giorgio
ha segnato l'inizio di una svolta epocale per me,
caratterizzata da una grande accelerazione e da
fortunate coincidenze negli eventi della mia vita.
Ho vinto una borsa di studio, avendo così
l'opportunità di studiare nel prestigioso
Conservatorio di Amsterdam. Successivamente sono
andata in Indonesia, sull'Isola di Java, per
studiare nel famoso Conservatorio Seni Institute
Indonesia a Surakarta, sempre grazie a una borsa
di studio. In questi luoghi ho potuto sviluppare
la voce come ponte tra il visibile e l'invisibile.
Ho passato molto tempo con sciamani, maestri
buddhisti, musulmani e animisti. Ognuno di loro mi
ha mostrato come usavano la loro voce in modo
sacro e spirituale, e grazie a queste esperienze
ho ripreso il contatto con la vera me stessa,
oltre questo corpo temporaneo, e i Mantra in
Sanscrito hanno svolto un ruolo fondamentale in
questo processo.
A un certo punto Giorgio mi ha proposto di
ritornare India, dove io ricordo bene di aver
vissuto in vite precedenti, e grazie ai suoi
consigli il mio ritorno in quelle terre è stato
una successione positiva e continua di eventi
sincronici e spirituali. Sono stata riconosciuta
da Brahmini, Sadhu, Yogi e Yogini che vivono
appartati dalla società occidentalizzata, come una
di loro, e con amore mi hanno offerto la loro
ospitalità, affetto, sostegno, mi hanno trasmesso
la loro energia spirituale, ricordandomi quanto
sia importante la mia missione qui in Italia con i
Mantra.
Ci puoi parlare della tua scelta vegana?
Ho scelto di essere vegana
perché voglio essere UMANA. Mangiare altri esseri
viventi secondo me non conviene né alla nostra
salute, né al nostro Karma, né al Pianeta Terra.
L'antica filosofia indiana spiega che mangiare
cadaveri abbassa il livello di coscienza degli
esseri umani, rendendoli mentalmente e fisicamente
sempre più deboli e aggressivi. Come diceva
Pitagora "La terra fornisce una grande ricchezza
di cibi innocenti e vi offre banchetti che non
comportano bagni di sangue o massacri."
Qual è secondo te il ruolo della musica nella
società odierna?
Secondo la musica può essere un
grande strumento di guarigione. Nei Veda, gli
antichi testi della filosofia indiana, l'arte e la
musica non vengono mai separate dalla terapia e
dalla spiritualità, sono un tutt'uno. I Mantra
dell'Himalaya sono dei potenti strumenti di
guarigione e liberazione della mente dalle
negatività. Il termine Mantra vuol dire
liberazione ("tra") della mente ("mana"). La
preghiera è una richiesta a un'entità esterna.
I Mantra sono in Sanscrito. Questa lingua è
considerata la più antica del mondo e viene
chiamata da molti studiosi la "Lingua Madre". In
India questo antichissimo linguaggio spirituale,
risalente a più di 5000 anni fa, è chiamato
Devanagar, cioè la lingua parlata nelle terre ("nagar")
dei Deva (gli esseri di luce che vivono sui
pianeti superiori). Quando ripetiamo i Mantra ogni
mente umana riceve una buona energia. I Mantra
hanno effetti terapeutici, sono una buona medicina
sonora, rappresentano una attività spirituale non
legata a dogmi religiosi, assomiglia alla
preghiera ma è diversa, non esprimono una
richiesta di aiuto ma una glorificazione della
vita.
Cosa pensi della musica
online e in genere delle nuove possibilità offerte
dal web e dalle tecnologie digitali?
Penso che sia un ottimo
strumento di divulgazione.
Per il tuo lavoro hai viaggiato molto,
immagino: cosa rappresenta per te il viaggio?
Il viaggio è la nostra
condizione naturale. Siamo esseri
multidimensionali in viaggio, di passaggio sul
Pianeta Terra. Quando viaggiamo da un posto
all'altro, abbiamo l'opportunità di meditare sul
Grande Viaggio che siamo facendo su questo
Pianeta, con questo piccolo corpo umano, alla
periferia della Galassia. Possiamo fare il punto
della situazione e sviluppare una consapevolezza
spirituale sempre maggiore.
Ci puoi parlare del tuo rapporto con l'India,
paese che ispira la tua musica e i testi sacri da
cui attingi?
Ho soggiornato a Rishikesh,
sulle pendici dell'Himalaya. Ho avuto
l'opportunità di passare del tempo prezioso e
sacro vicino a Yogi e Maestri che vivono lì da
molto tempo. Questa terra vibra di pura energia
spirituale, e nel corso dei secoli tantissimi
santi, mistici, maestri spirituali, asceti e altre
grandi anime vi hanno soggiornato, trasmettendo a
chi voleva imparare i loro insegnamenti con le
parole e l'esempio. C'è un'atmosfera speciale
sull'Himalaya. Dove stavo io, alle sorgenti del
fiume Gange, anche l'acqua del fiume è
particolarmente pulita. Si narra di saggi che
vivono in caverne solitarie, ogni giorno con la
meditazione e i Mantra, contribuiscono a benedire
l'acqua del Gange caricandola di vibrazioni sonore
positive, che contribuiscono a mantenerla alcalina
e curativa. Inoltre, da anni, grazie a LIBERA
CONDIVISIONE ONLUS fondata da Giorgio Cerquetti e
Vetulia Strona,io e altri amici sosteniamo vari
programmi umanitari molto importanti in India e in
Italia, tra cui un'orfanotrofio di bambine nel
Tamil Nadu, vedove e persone con vari tipi di
handicap in alcuni villaggi del sud dell'India e
un Lebrosario, alle pendici dell'HIMALAYA, a
RISHIKESH. Io sono andata di persona in questi
luoghi a portare il mio contributo. Ognuno di noi
può fare tanto!
Se vuoi puoi aiutarci anche tu!
Per fare una donazione, puoi procedere così:
Bonifico bancario:
LIBERA CONDIVISIONE ONLUS
BANCA UBI
MARINA DI MONTEMARCIANO
IBAN IT60P03111 3742 000 000 00 10476
Versamento postale a:
LIBERA CONDIVISIONE ONLUS
CONTO CORRENTE POSTALE 60174950
Via Gradara 10\B 60018 Montemarciano - (AN)
Tramite il 5x1000
Nel settore volontariato firma e segnala il nostro
codice fiscale:
93101200421
E' molto semplice, basta questo numero e la tua
grande voglia di
AMARE.
Grazie!
Per saperne di più, visita il sito:
http://www.liberacondivisione.org
Cosa rappresentano per te i concerti e il
rapporto col tuo pubblico?
Il mio concerto è un potente
veicolo di trasmissione dei Mantra, è un'attività
divulgativa di risveglio spirituale
importantissima per me, poiché accompagno le
persone a sperimentare direttamente gli effetti
benefici dei Mantra. Il concerto terapeutico è
diviso in due parti. La prima parte è più
meditativa, in cui canto i Mantra accompagnata dal
suono sacro delle campane tibetane, e chi mi
ascolta si immerge in se stesso, entrando in uno
stato di meditazione rigenerante. La seconda
parte, invece, è più dinamica, in cui le persone
presenti si uniscono a me nel canto dei Mantra
dell'Himalaya. Alla fine del concerto si
sperimenta una grande gioia, ci si sente
ricaricati.
Che visione hai del futuro dell'umanità?
Secondo te ci sarà un'evoluzione verso una, per
ora, utopica società più giusta e senza povertà
oppure ci sarà un'involuzione verso condizioni
peggiori?
Secondo me c'è un risveglio di
coscienza planetario in corso, molti stanno
diventando vegani o vegetariani, c'è molto
interesse per la spiritualità, e tante cose stanno
cambiando in meglio giorno dopo giorno. Io sono
ottimista. Ognuno di noi può fare parte di una
nuova era più evoluta, mettendosi in gioco in
prima persona, e migliorando se stesso.
Progetti per il futuro?
Ho un nuovo Cd in creazione, si
chiamerà VAIKUNTHA MANTRA, uscirà nel 2018.
CONTATTI
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