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Cinema

Million Dollar Baby
di Federica Bosco

Million Dollar Baby

di Federica Bosco


"A volte per vincere bisogna saper arretrare di un passo, ma se arretri troppo non vinci più niente"
A parlare è la voce narrante di Morgan Freeman che accompagna un film che è letteralmente
"un pugno allo stomaco".
Un film straordinario che ha fatto incetta di meritatissimi Oscar: miglior film e migliore regia per Client Eastwood (che ha anche composto le musiche), miglior attrice protagonista Hillary Swank (al suo secondo Oscar dopo "Boys don't cry" del 99) e miglior attore non protagonista Morgan Freeman.
Decisamente il miglior film dell'anno, dove si riconoscono i grandi attori, quelli a cui basta un'espressione impercettibile, un piccolo gesto o uno sguardo per far muovere le onde dell'emozione.
Quelli per cui , per dirla alla Hemingway: "meno è di più".
Quando Clint Eastwood propose il film alla Warner Bros dissero subito di no, lui li aiutò a cambiare idea : "forse non vi farà guadagnare" disse "ma sarà un film di cui andrete fieri"
Le ultime notizie danno "Million Dollar Baby" in cima alle classifiche statunitensi dove ha letteralmente sbancato il botteghino.
Franky Dunn (Clint eastwood) è un anziano allenatore di box, un uomo che insegna ai suoi pugili una regola su tutte : "Non abbassare mai la guardia" ,un uomo che porta con sé una rassegnazione infinita, un dolore dignitoso e una solitudine profonda legata all'impercettibile filo di speranza di rivedere quella figlia alla quale tutte le settimane scrive lettere che ritornano al mittente.
Suo unico amico Scrap (Morgan Freeman) un ex pugile che si occupa della palestra e veglia discretamente su di lui.
E' proprio qui che un giorno entra Maggie Fitzgerald (Hillary Swank) una ragazza semplice, sola che dalla vita non ha avuto niente,ma con una determinazione fuori dal comune che chiede solo di poter essere allenata da Franky.
Franky la rifiuta, le dice che è troppo vecchia e che lui non allena ragazze, ma non sarà un "no" a fermare Maggie che ha già preso troppi calci dalla vita.
Ci vorrà molto tempo e molti pugni prima che Franky, incoraggiato dal vecchio e saggio Scrap, decida di allenarla e di proteggerla come quel padre che lei ha perso troppo presto,ritrovando in lei quella figlia che se n'è andata chissà dove.
Ma quando le cose si mettono bene, il destino decide di accanirsi in modo efferato su di loro chiamandoli ad affrontare insieme un combattimento che mai avrebbero immaginato di dover affrontare: quello contro cui non c'è scommessa che tenga, quello che trascende il dolore,quello che ti chiede con occhi imploranti "ti prego non farmi vivere così".
Non ci sono né fronzoli, né effetti speciali, solo un coraggio senza limiti,una forza straordinaria e la tenacia di chi non vuole arrendersi mai anche se "alcune ferite sono troppo profonde, o sono troppo vicino all'osso".

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