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"A volte per vincere bisogna saper arretrare di un passo, ma se
arretri troppo non vinci più niente"
A parlare è la voce narrante di Morgan Freeman che accompagna un
film che è letteralmente
"un pugno allo stomaco".
Un film straordinario che ha fatto incetta di meritatissimi
Oscar: miglior film e migliore regia per Client Eastwood (che ha
anche composto le musiche), miglior attrice protagonista Hillary
Swank (al suo secondo Oscar dopo "Boys don't cry" del 99) e
miglior attore non protagonista Morgan Freeman.
Decisamente il miglior film dell'anno, dove si riconoscono i
grandi attori, quelli a cui basta un'espressione impercettibile,
un piccolo gesto o uno sguardo per far muovere le onde
dell'emozione.
Quelli per cui , per dirla alla Hemingway: "meno è di più".
Quando Clint Eastwood propose il film alla Warner Bros dissero
subito di no, lui li aiutò a cambiare idea : "forse non vi farà
guadagnare" disse "ma sarà un film di cui andrete fieri"
Le ultime notizie danno "Million Dollar Baby" in cima alle
classifiche statunitensi dove ha letteralmente sbancato il
botteghino.
Franky Dunn (Clint eastwood) è un anziano allenatore di box, un
uomo che insegna ai suoi pugili una regola su tutte : "Non
abbassare mai la guardia" ,un uomo che porta con sé una
rassegnazione infinita, un dolore dignitoso e una solitudine
profonda legata all'impercettibile filo di speranza di rivedere
quella figlia alla quale tutte le settimane scrive lettere che
ritornano al mittente.
Suo unico amico Scrap (Morgan Freeman) un ex pugile che si
occupa della palestra e veglia discretamente su di lui.
E' proprio qui che un giorno entra Maggie Fitzgerald (Hillary
Swank) una ragazza semplice, sola che dalla vita non ha avuto
niente,ma con una determinazione fuori dal comune che chiede
solo di poter essere allenata da Franky.
Franky la rifiuta, le dice che è troppo vecchia e che lui non
allena ragazze, ma non sarà un "no" a fermare Maggie che ha già
preso troppi calci dalla vita.
Ci vorrà molto tempo e molti pugni prima che Franky,
incoraggiato dal vecchio e saggio Scrap, decida di allenarla e
di proteggerla come quel padre che lei ha perso troppo
presto,ritrovando in lei quella figlia che se n'è andata chissà
dove.
Ma quando le cose si mettono bene, il destino decide di
accanirsi in modo efferato su di loro chiamandoli ad affrontare
insieme un combattimento che mai avrebbero immaginato di dover
affrontare: quello contro cui non c'è scommessa che tenga,
quello che trascende il dolore,quello che ti chiede con occhi
imploranti "ti prego non farmi vivere così".
Non ci sono né fronzoli, né effetti speciali, solo un coraggio
senza limiti,una forza straordinaria e la tenacia di chi non
vuole arrendersi mai anche se "alcune ferite sono troppo
profonde, o sono troppo vicino all'osso". |
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