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Alla faccia di tutti quelli che dicevano che Cameron Diaz non faceva più niente perché ha un cachet troppo alto, e che tanto Justin Timberlake non se la sposa e che è ingrassata, insomma alla faccia degli invidiosi Cameron Diaz is alive and kicking e nel film "in her shoes" ha dato prova di vero grande talento.
Accanto a lei c'è Toni Collette (che fa sempre delle parti un po' borderline come la mamma hippie di "About a boy", la mamma psicotica nel "Sesto senso") ingrassata anche lei di una ventina di chili per far piacere al regista, ma senza tanto Zellwegeriano clamore.
Questa gente sa cosa vuol dire recitare e non mi stancherò mai di ripetere che a Hollywood lo stipendio se lo sudano.
Mentre scrivo sto cercando di farmi venire in mente il nome di qualche giovane attrice italiana, ma non mi viene in mente nessuno a parte Giovanna Mezzogiorno (ma lei ingrasserebbe 20 chili per una parte?)
In her shoes vuol dire letteralmente "nelle sue scarpe" perché Rose (Toni Collette) ne ha una collezione pazzesca, ma si traduce anche con "al posto suo".
Le due sorelle non hanno in comune assolutamente niente:
Maggie (Cameron Diaz) è una trentenne senza né arte né parte,non ha un lavoro, non sa cosa fare della sua vita, beve e mangia solo schifezze, ha un corpo da urlo e va a letto con chiunque le capiti a tiro.
Rose invece è avvocato, è precisa, organizzata, innamorata cotta del suo capo, non le stanno i vestiti e allora colleziona scarpe: Jimmy Choo,Manolo Blahnik, Gucci e le tiene nell'armadio.
Due donne opposte, due estremi inconciliabili unite dall'amore per un papà ormai succube della stupida seconda moglie e dal ricordo della loro mamma morta troppo presto.
Il ricordo fa così male, le domande sono così tante e i sensi di colpa si attorcigliano alla gola come corde impazzite e impediscono di respirare.
E come quasi in tutte le famiglie è il rancore a far da padrone ed è troppo difficile dirsi quanto si abbia bisogno l'uno dell'altro.
Così una volta di troppo Maggie torna a casa sbronza e Rose la trova al letto col suo fidanzato.
Volano parole,ne volano alcune di troppo, quelle che fanno male, quelle che non basta un "mi dispiace non volevo", quelle che vorresti mangiarti la lingua per non averle dette, ma le hai dette e non puoi tornare indietro, puoi solo andare via.
Le loro vite allora si separano e separandosi si fondono più che mai.
Maggie trova le lettere che le scriveva la nonna (ma papà non aveva detto che la nonna era morta?) e decide di andarla a trovare in Florida non fosse altro per spillarle un po' di soldi e Rose lascia lo studio perché è troppo umiliante affrontare i colleghi che sanno di lei e il capo e si mette a portare a spasso i cani (mi chiedo come mai a New York il lavoro più diffuso sia quello di portare a spasso i cani!).
Tutto questo le farà cambiare.
Definitivamente.
Il resto… dovete vederlo voi.

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