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Meet The Scumbag.
Punk'n'roll Criminals from S.L. Area
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Ore 18:30, siamo in sala prove, a Gallarate (VA),
una sigaretta a testa, una birra, la luce soffusa e
"il padrino parte II" in televisione fa da
sottofondo.
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1) Quando siete nati?
LALE (voce, chitarra): Le radici della band si
possono trovare nel febbraio del 2001. Pochi mesi
prima avevo conosciuto Davide ad un concerto dei
Green Day, entrambi adoriamo quel gruppo (per me è
sempre stato il riferimento per eccellenza). La
seconda volta che ci siamo visti gli proposi il
progetto SCUMBAG, che vedeva già membri io e un
batterista di nome Luca. Suonammo con questa
formazione per nove mesi circa, ma poi ci
sciogliemmo perché Luca decise di smettere.
Quando io e Davide ricominciammo a suonare in casa
mia, non avevamo idea di cosa avremmo realizzato, e
fu grazie all'ingresso fisso di Stefano,che allora
suonava la batteria in un altro gruppo (Blockbastards),
che decidemmo di creare una punk rock band. Per
rispetto e amicizia di Luca (il cui "maestro" di
batteria era proprio Stefano) decidemmo di tenere il
nome SCUMBAG, aggiungendo un punto alla fine:
SCUMBAG. in segno di svolta decisiva. Quindi in
poche parole nasciamo nel 2003, "abbiamo quasi 3
anni". il nostro compleanno è il 30 aprile.
2) Da dove nasce l'idea di fondare un gruppo
musicale?
STE (batteria): Innanzitutto nasce dalla voglia di
suonare. Nella vita è importante trovare un gruppo
di persone con un obiettivo comune, una passione
comune per poter trasmettere qualcosa al mondo,e la
musica è lo strumento migliore per farlo.
DAVIDE (basso, b.g. vocals): Ho trovato dell'erba
tra i cuscini del divano!
LALE: Secondo me, arriva un certo punto per chi ama
la musica, nel quale si sente la necessità di creare
della musica propria, qualcosa che ti trasmetta una
determinata sensazione e per la quale puoi dire "Hey,
l'ho fatto". Non so se tutti sono tagliati per
farlo, ma di certo chiunque è libero di provarci.
Avere una band è come avere una ragazza, devi sapere
cosa vuole, come trattarla e come farti trattare, e
fonderti con lei.
3) Perché vi siete denominati THE SCUMBAG.?
LALE: Per vari motivi: il più semplice è perché era
il titolo di una canzone che ci piaceva molto, poi
anche per una storia un po’ più complessa... quando
avevo 15 anni mi sentivo schiacciato da una serie di
decisioni che dovevo prendere, ero in un bivio
preciso che avrebbe cambiato la mia vita, sono
sempre stato una persona molto indecisa e quindi
passai mesi senza sapere cosa fare, senza prendere
una decisione concreta, rimanendo in un costante
"non lo so". Una mia amica mi diceva che ero troppo
bravo con la gente e a volte questa eccessiva
galanteria mi spingeva a non fare mai niente per
evitare di ferire qualcuno o qualcosa, e che tutto
questo mi avrebbe portato ad essere un paranoico.
Diceva che dovevo tirar fuori la parte un po’
cattiva di me stesso, per compensare il resto. E
così ho fatto... Scumbag per me è la parte più
cattivella, pestifera, egocentrica, ma anche quella
più intrigante, complice, eccitante di noi stessi.
Alcuni devono farla un po’ rientrare mentre altri
(come me) devono liberarla un po’. Una sorta di
Dr.Jeckyll e Mr.Hide.
STE: Io volevo chiamarci i budini bipedi ma non è
stata accettata.
LALE/DAVIDE/MICHELE (ridendo): chissà perché...!
4) Il vostro può dirsi genere musicale specifico,
oppure non avete un genere singolo a cui vi rifate?
STE: Dipende da quello che vogliamo che un pezzo
esprima, per quello che mi riguarda penso che non
debbano esserci dei limiti da porsi per quanto
riguarda l'ispirazione.
LALE: Ovviamente abbiamo una style-line di base che
è il punk'n'roll, che è un perfetto connubio tra il
punk rock e il rock'n'roll, che (a mio avviso)
unisce balli frenetici e carisma ad una musica che
puoi tranquillamente ascoltare in macchina, e che
può farti riflettere. "Have you ever...?", il nostro
cd, è molto vario a livello di arrangiamenti
musicali e ritmi di base, il tutto tenuto insieme da
una linea di punk rock. In questi giorni stanno
uscendo molte recensioni sul cd, e sembrano
apprezzare la nostra musica. Noi ne siamo molto
contenti.
Ognuno di noi 4 ha le sue preferenze nei gusti
musicali, e la nostra caratteristica è proprio
fondere varie influenze per creare una melodia
unica. Infatti difficilmente ci accostano o ci
dicono "simili" ad altre band, ed è una bella cosa
secondo me.
5) E' difficile oggi sopravvivere come band
indipendente in un contesto musicale editoriale
molto mercificato e commercializzato?
STE: Sì, purtroppo per avere maggiori possibilità di
farti sentire devi saper contare e sfruttare
etichette e agenzie di booking. Il fatto è che la
maggior parte di queste cercano la sicurezza in cose
già viste, in gruppi che magari non credono nemmeno
in ciò che fanno, ma si rifanno a ciò che il mercato
"alternativo" impone. Invece che ascoltare e
supportare band che magari hanno davvero qualcosa da
dire, ma partono in una condizione meno agevolata.
Poi non vogliamo puntare il dito contro le band, ma
contro chi evidentemente non sa cosa vuol dire
suonare, ed è consapevole del fatto che centinaia di
ragazzi si mettono nelle loro mani.
DAVIDE: Alla fine sono le etichette e chi caccia i
soldi a decidere che cosa deve andare bene, che
genere va ascoltato, con la semplice tecnica dello
scartare.
LALE: E' difficile dire se c'è spazio per tutti, ma
se davvero interessa il mondo della musica dovrebbe
essere così, o almeno più di quello che offrono ora.
6) Perché i giovani si occupano di musica? che
cosa la musica offre come messaggio alle nuove
generazioni?
STE: Perché è una figata fare musica!
MICHELE (chitarra, voce): La musica per i giovani
può essere una forma di comunicazione molto potente,
e spesso è l'unico modo che si trova per esprimersi
DAVIDE: L' F.B.I. mi prenderebbe in consegna se io
rispondessi a questa domanda.
LALE: Ognuno esprime un qualcosa di diverso, ma per
tutti la musica, e in particolare il rock, è una
forma di ribellione, perché non passa inosservato e
ti resta dentro, come una bella ragazza (di nuovo),
ti passa davanti, puoi non rivederla più ma avrai
sempre una sua immagine in testa, che magari
diventerà la tua icona di bellezza. E poi la musica
condiziona tutto, pensa ad un film senza colonna
sonora, o un giorno senza canticchiare qualcosa
nella mente. Riusciresti?
7) Quali messaggi proponete con i testi delle
vostre canzoni?
LALE: In qualità di songwriter principale della
band, posso dire che in ogni argomento che tratto
c'è sempre uno sfondo di ansia e di rabbia, sono una
persona molto riflessiva e spesso questo mi porta ad
incazzarmi 5 giorni su 7. Ci sono tante cose al
mondo che non vanno e di cui bisogna parlare, come
ci sono molte storie che meritano di essere
raccontate e bellezze che voglio gridare al mondo.
STE: Ci sono molti aspetti della vita da tenere in
considerazione e noi cerchiamo di coagulare
dappertutto.
DAVIDE: Vorrei anche parlare di caramelle gommose,
ma l'F.B.I...
8) Esiste un nesso tra poesia e musica?
MICHELE: Meno di quanto si dovrebbe...
LALE: Un testo è essenzialmente una poesia...sono
forse un poeta? o qual destino mi attende alle porte
del mio futuro? Il bello della musica, a differenza
delle altre forme d'arte, è che c'è un solo modo
perché ti possa avvolgere: ascoltarla. Non puoi
leggerla o vederla (a meno che tu non sia fatto).
9) Ha ancora senso, oggi, con l'avvento delle
nuove tecnologie fare musica dal vivo, suonando la
tradizionale strumentazione?
STE: Cosa?
LALE: Certo che ha un senso!
STE: Bbbbeurk!
10) Le vostre future iniziative, i vostri
prossimi appuntamenti e i vostri progetti?
Innanzitutto suonare suonare suonare, stiamo
organizzando un bel po’ di date e ne cerchiamo di
nuove. Abbiamo un disco chiamato "Have you ever...?"
e vogliamo che tutti quanti ne abbiano una copia da
ascoltare.
Vorremmo progettare uno spazio dove le band possano
suonare, una sorta di locale live molto semplice,
seguendo l'orma del Gilman Street, locale dove sono
emersi i maggiori gruppi del genere punk rock.
Il nostro prossimo passo è quello di trovare
un'etichetta con la quale lavorare e promuovere i
nostri live.
Ringraziamo di cuore chiunque ci supporta e chi
assiste ai nostri show, e queste persone, come i
nostri cari, ci danno la carica per fare tutto
questo. Grazie davvero...
www.thescumbag.com
info@thescumbag.com |
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