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1) Quando siete nati?
Precisamente non te lo so dire... il gruppo è nato
circa nel 2002, più o meno come un gioco... abbiamo
subito molti cambiamenti di line- up, della
formazione originale è rimasto solo il bassista
Alvin.
2) Da dove nasce l'idea di fondare un gruppo
musicale?
Sicuramente la voglia di suonare viene dalla
passione per la musica, aggiungici che tra di noi
siamo veramente ma veramente amici, anche se, come
ho già detto quando il gruppo è nato era più un
gioco, visto che al tempo eravamo all'inizio delle
medie...
3) Perché vi siete denominati THEE DUST?
Non c'è un motivo preciso; il nome comunque l'aveva
scelto Alvin.
4) Il vostro può dirsi genere musicale specifico,
oppure non avete un genere singolo a cui vi rifate?
Guarda questo è un momento di grandi influenze e
contrasti, stiamo infatti cambiando parecchio il
nostro genere e la nostra attitudine; anche se
rimaniamo un gruppo punk rock, oltre a essere
cresciuti musicalmente, abbiamo forti influenze punk
melodico/emo, di conseguenza il nostro sound da
molto grezzo è diventato melodico, ma sempre con una
certa energia.
5) E' difficile oggi sopravvivere come band
indipendente in un contesto musicale editoriale
molto mercificato e commercializzato?
Se si tratta di sopravvivere, quello dipende solo
dalla passione e dalla determinazione dei
componenti; certo "uscire dal garage" e buttarsi
sulla scena è difficile, pensa che i nostri primi
due concerti li abbiamo organizzati completamente
noi nella sala di un oratorio, con tanto di impianto
e gruppi spalla; ci siamo guadagnati un pò di
attenzione al Rolling Stone di Milano, dove abbiamo
suonato due volte, ed è andata decisamente bene.
Sicuramente per andare avanti, farsi conoscere,
serve molto impegno e fatica. Ammetto che internet
aiuta.
6) Perché i giovani si occupano di musica? che
cosa la musica offre come messaggio alle nuove
generazioni?
Per quanto riguarda me, è una passione fortissima
che mi spinge, non ci sono altri motivi, se non che
suonare è quello che vorrei fare nella vita, poi
ognuno può avere i suoi motivi; chi per rimorchiare,
per far soldi, ma sicuramente la maggior parte dei
gruppi sono spinti dalla passione e dalla voglia di
divertirsi.
7) Quali messaggi proponete con i testi delle
vostre canzoni?
La volontà è quella di fare testi che parlino di
noi, di situazioni comuni alla nostra età, non
facciamo più testi troppo impegnati; anche se spesso
veniamo criticati perché in alcune canzoni parliamo
di ragazze: noi scriviamo quello che sentiamo
dentro, e quindi è inevitabile che ci si ritrovi a
parlare di ragazze; poi va anche a periodi; comunque
non ci siamo regole precise, quello che viene viene,
a patto di non trattare temi più grandi di noi...
8) Esiste un nesso tra poesia e musica?
In parte penso di si; in particolare alcune mie
canzoni sono nate come poesie su cui poi è stata
aggiunta la musica. In generale comunque spesso
entrambe sono espressione interiore, anche se nella
composizione, nel modo di scrivere, ci sono profonde
differenze.
9) Ha ancora senso, oggi, con l'avvento delle
nuove tecnologie fare musica dal vivo, suonando la
tradizionale strumentazione?
Assolutamente! niente è come l'energia del pubblico!
il live è una di quelle scosse che ti fanno venire
voglia di suonare, che ti spinge ad andare avanti.
Penso che i concertisiano una delle attività più
importanti per un gruppo, le tecnologie possono
sicuramente migliorare il sound e aiutare in studio,
ma l'attitudine live è fondamentale.
10) Le vostre future iniziative, i vostri
prossimi appuntamenti e i vostri progetti?
Appuntamenti immediati, nessuno. Vogliamo tornare in
studio per ultimare il demo e mandarlo in giro.
Intanto fatevi un giro su
www.myspace.com/theedust, dove potrete sentire i
primi pezzi registrati all'Avatara studio di Milano.
Alessandro, grazie per questa intervista e a presto!
ciao! |
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