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ME LA CAVERO', Max Pezzali, Tutto
Max
I Manetti bros. e Gaetano Morbioli, che firmano
insieme la regia di Me la caverò, sono tra i
migliori registi italiani di videoclip. E si vede.
Riescono a descrivere la situazione in modo
raffinato con una grande attenzione per i dettagli.
Il tema del Natale è trattato con leggerezza e
spessore allo stesso tempo.
Max interpreta un Babbo Natale depresso, colto nella
sua monotona e squallida quotidianità. La solitudine
e la frustrazione di vivere ai margini della società
sono descritte in modo duro ma a tratti ironico: Max
non dorme da solo nel letto matrimoniale... c'è un
cane con lui! Ma la dimensione ludica, in cui ogni
giorno il suo lavoro lo conduce e la positività che
i bambini gli trasmettono lo riportano alla
felicità. Con la consueta sincerità Max Pezzali ci
racconta una favola toccante in uno dei migliori
video natalizi realizzati nel nostro paese.
HUNG UP, Madonna, Confessions on
a dancefloor
Con Hung up Madonna rilegge in chiave postmoderna
Gimmie! Gimmie! Gimmie!, storico brano degli ABBA.
La regina del pop prende a prestito alcune battute "loopandole"
e innestandovi un ritmo house a sostituire la
leggerezza anni '70 dell'originale. L' intero
videoclip è un omaggio all'età d'oro della disco
music e al mood di quegli anni, che ha cambiato il
modo di concepire la musica. Luci e coreografie sono
al centro di quello che è definibile un video quasi
interamente performativo. Elementi narrativi e
concettuali sono infatti ridotti al minimo. Musica e
immagini in questo caso hanno una potenza
straordinaria in un mix che non può lasciare
indifferenti. Particolarmente riuscita è la parte
centrale, in cui la musica diminuisce d'intensità e
le immagini sono rallentate, come se si volesse
lasciare spazio ad un breve momento di riflessione,
prima di ubriacare nuovamente lo spettatore.
Madonna si conferma una delle figure più rilevanti
dell'intero mondo dell'entertainment, lanciando,
ancora una volta, una moda: le movenze proposte nel
clip si stanno infatti diffondendo nelle discoteche
di tutto il pianeta.
VITA D'ALTRI, Subsonica,
Terrestre
Il videoclip di Vita d'altri trae le sue radici dal
recente film Io robot, di cui riprende alcuni
elementi visivi. Il tema è l'incapacità di adattarsi
alla vita o forse la volontà (tipica degli
adolescenti) di non piegarsi di fronte alla
necessità di alcuni compromessi esistenziali. La
protagonista, osserva immobile la vita della gente
(tema di un altro film recente: La spettatrice),
limitandosi ad ascoltare musica in cuffia. Il mondo
le appare popolato da esseri bionici e privi di
sentimenti. Si sente sola e forse l'unica soluzione
è diventare come loro. I Subsonica realizzano un
ambizioso prodotto in computer graphic che non
convince totalmente: le istanze spettacolari non
raggiungono gli insuperati esiti (in Italia) di
Imparare dal vento (Tiromancino) e il messaggio è
senza dubbio un po' inflazionato. Dalla migliore
live band italiana ci si aspetta di più.
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