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Intervista a
Gabriele Serpe
Ho trovato per caso in una
biblioteca qui a Firenze, nello scaffale del libero
scambio, il cd di Gabriele Serpe "Chi cerca trova":
un cd nuovo, ancora incartato, a disposizione di chi
lo volesse prendere, gratuitamente. La cosa mi ha
incuriosito alquanto e ne ho presa così una copia.
Scoperta poi la musica ivi contenuta, ho deciso di
scrivere all'autore per un'intervista che è avvenuta
tramite e-mail nel mese di novembre 2010.
Iniziamo dalla sua formazione musicale: ha
frequentato qualche scuola di musica o è un
autodidatta?
Si ho studiato musica. Credo però che ognuno di noi
sia perennemente "in formazione". Ascoltare musica e
leggere libri, ad esempio, sono una scuola continua…
e senza tassa di iscrizione!
Quali sono i suoi gusti musicali? Gli artisti che
ama? C'è qualcuno che è stato un punto di
riferimento per la sua musica?
Sono partito dai Beatles, ero molto giovane e non
avevo mai ascoltato musica prima di allora. Le mie
orecchie subivano quel che radio e tv facevano
passare per buono, non avevo ancora scelto. I
Beatles mi hanno aperto un mondo, a me come a tante,
tantissime persone.
Lei scrive sia i testi che la musica? Nascono
prima le parole o la melodia? Insomma, come nasce
una canzone?
Io scrivo i testi quando ho già le melodie, ma
queste credo siano più che altro abitudini. Come e
da dove nasca una canzone è tutt'altro tema e
chiunque provasse a rispondere a questa domanda
mentirebbe. Non lo so, e non voglio saperlo!
Il suo cd "Chi cerca trova" è un interessante
esperimento di "cd crossing" (che si rifà,
ricordiamo, al "book crossing", ovvero di libera e
gratuita circolazione di libri); come e quando nasce
questa idea?
Oggi chi prova a fare dell'arte un mestiere deve
necessariamente misurarsi con il crollo, se vogliamo
il fallimento, dei tradizionali mezzi di diffusione.
Bisogna uscire dalla propria camera non solo con
un'opera ben fatta, ma anche con un'idea per farla
girare.
Chi ha disegnato la copertina?
Io!
I testi del cd affrontano vari temi legati al
mondo odierno, dall'anoressia alle molte nevrosi
della nostra società, dall'amore
all'incomunicabilità, con aperture di ottimismo e
inviti a seguire i propri sogni (che, come recita il
titolo di una canzone "danno il pane"); quanto di
autobiografico c'è?
Non scrivo mai con l'intento di parlare di me, poi
spesso finisci con il farlo… Magari te ne accorgi
anche a distanza di tempo.
"I sogni danno il pane" è una canzone che parla
del mestiere di musicista; quante possibilità ci
sono secondo lei oggi di emergere per un giovane
artista?
Dipende cosa intendiamo per emergere! Se parliamo di
fama e denaro praticamente nessuna, se si tratta di
fare della propria arte un umile mestiere,
accettando di buon grado anche e soprattutto gli
aspetti negativi, allora si, credo ce ne siano di
possibilità, più o meno come in qualunque altro
campo.
Lei ha anche un
sito in cui tra l'altro è possibile seguire i
percorsi del suo cd attraverso questo insolito mezzo
di diffusione. Cosa pensa lei di Internet? Può
aiutare la diffusione della
musica, e dell'arte in genere?
Sono un po' combattuto… perché se da una parte
ovviamente favorisce la diffusione, dall'altra da a
chiunque la possibilità di diffondere… e questo non
so fino a che punto sia un bene.
Quale messaggio lasciato sul suo cd gli è rimasto
più impresso?
"Seguivo l'ombra con le mani, ma poi diventano una
cosa sola quando ti avvicini"
I testi di "Chi cerca trova" sono già poesie, ma
chi visita il sito scopre
che è anche autore di poesie senza musica. Come vede
la poesia oggi? Che ruolo può avere nella società?
I suoi ruoli principali oggi sono far vendere
automobili e arricchire l'editoria a pagamento.
Progetti per il futuro? Magari un altro cd?
Appena concluso il tour per il cdcrossing mi auguro
di iniziare a lavorare subito ad un nuovo album.
Inoltre mi piacerebbe fare più spettacoli live di
quanto non abbia fatto in passato. Ho sempre
preferito suonare nelle occasioni in cui venivo
invitato, non mi è mai piaciuta troppo l'idea di
"procacciare" date… ma poi inizi a renderti conto di
quanto ciò sia necessario.
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