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Cinema
Pittura
Miti mutanti 13
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Pittore dell'inquietudine e della
plasticità
1. Gianluca, leggendo il tuo
sito, dove è esposto anche il tuo portfolio con
le opere, si legge che ti formi al Liceo Artistico
di Carrara e al D.A.L.I. Saint Martins College of
Art & Dsign di Londra, mentre stai frequentando la
facoltà di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti
di Carrara. Che cosa traspare della tua formazione e
quanto essa ha influito nella crescita e maturazione
di te come artista?
Mi sono laureato laureato all accademia con il
massimo dei voti 110 e lode nel feddraio del 2010,
il master al saint martins college ho avuto modo di
impare le tecchine pittoriche contemporane ed
essendo un astrattista questa scuola mi ha aiutato
molto nella ricerca delle tecniche da sperimentare.
L accademi e nel mio cuore mi ha aiuto a scoprire la
ricerca del colore del disegno ringrazio il
professore Omar Galliani per avermi dato fiducia e
facendomi amare il disegno.
2. In un altro tuo sito, http://gianlucamaggiani.jimdo.com,
tu asserisci riguardo la presentazione della tua
poetica pittorica: "Il mio lavoro deve essere visto
non può essere spiegato". Che cosa intendi con
questa affermazione: che esiste un'interpretazione
soggettiva in base al punto di vista dello
spettatore?
Lasciate che i vostri occhi si posino su i miei
quadri, se avro suscitato in voi un emozione avrò il
l onore di sentirmi un artista.
3. Si descrive la tua opera come avente un'anima,
oggetto delle tue tele, "che nasce all'improvviso
sul quadro, quando l'artista si estranea dal mondo
esterno per "partorire" uno dei molteplici
sentimenti e sensazioni che nel suo spirito si
affastellano". Quali sono le anime che si affacciano
e si impossessano delle tue tele e come viene la
produzione delle tue opere, dalla loro ideazione,
possiamo dire l'"invenzione", alla loro
realizzazione.
Non faccio mai dei bozzetti dei quadri che devo
dipingere, la mia è una pittura di getto io sono li
in quel momento, tutta la mia anima viene buttata
nella reallizazione finale. Sono nel mio quadro in
quel preciso istante.
4. I tuoi quadri vengono visti come
incandescenti, ossia luminosi, vivi e fatti da
colori forti, magari anche violenti, spesso
testimonianze di inquietudini. Che cosa si evidenzia
nella scelta dei colori e delle tine lucenti: una
tua irrequietezza esistenziale o anche una denuncia
di un mondo difficile, pieno di problemi e di errori
commessi da una società? E' un male del vivere,
direbbe Baudelaire?
La mia prima mostra a londra si intitolà "red
painting e da li il è rosso è spesso presente nei
mie quadri. Il rosso viene attribuito simbolicamente
al sangue ed al temperamento sanguigno. Il rosso è
il colore di Marte, il Dio della forza combattiva.
Rappresenta la forza vitale ed è legato all'attività
ghiandolare e nervosa e quindi ha un significato
inerente l'impulso del desiderio nelle sue
molteplici forme. Esprime il bisogno di ottenere dei
risultati, il successo e il bisogno di situazioni
che possano offrire una vita intensa e ricca di
esperienze. Il rosso significa "impulso", vitalità e
potere, volontà di vincere, conquista; impulso verso
l'agire in modo attivo, lottare,competere. La
percezione sensoriale dell'appetito è collegata al
rosso. L'orientamento, nel rosso, è riferito all'autoconservazione.
Le caratteristiche equilibrate del rosso sono: buona
salute,vitalità, sentirsi a proprio agio nel corpo,
fiducia nel mondo, sensazione di sicurezza, capacità
di rilassarsi ed essere sereni, stabilità,
prosperità, giusta vivacità. Chi sceglie il rosso
vuole che la sua attività lo porti ad una vita piena
e ricca di esperienze pienamente soddisfacenti o
vuole reagire ad una situazione insoddisfacente. Il
rosso rappresenta anche l'erotismo e, dal punto di
vista sessuale, indica il desiderio di spinta verso
un'esperienza sessuale che potrebbe essere
impulsiva, non controllata.La sensazione da
sconfiggere, nel rosso, è la paura.
5. Consideriamo, ora, lo stile, la tua "scuola di
appartenenza", se così possiamo definirla. Come è?
Come si può descriverlo?
Non ho nello stile una scuola di appartnenza è uno
stile tutto mio.
6. Si dice anche che la tua arte non è meramente
bidimensionale, ossia "contenitore di forme e
immagini", ma trasborda dalla cornice, oltrepassando
gli oggetti e la loro dimensione fisica: è vero?
Si è vero! questo l'ho sempre pensato
7. Abbiamo dei riferimenti culturali nella
letteratura dell'arte a cui ti rifai con la tua
produzione?
Tutto quello che lego e studio è fonte di
ispirazione per le mie opere.
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