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Miti mutanti 26
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Guerre stellari, episodio 7: Il
risveglio della Forza. Era proprio necessario?
Non sono mai stato un fan
esagerato della saga di Guerre Stellari (o Star Wars,
per dirla nell'odiato inglese…) ma la trilogia
originaria, quella uscita al cinema tra gli anni
Settanta e gli Ottanta (gli episodi quattro, cinque
e sei, per intenderci) non mi era dispiaciuta: c'era
intrigo, avventura, colpi di scena, effetti speciali
di tutto rispetto per l'epoca, scenari e personaggi
interessanti (sia i buoni che i cattivi) e anche la
giusta dose di ironia. Soprattutto c'erano idee. Se
la saga si fosse fermata a quei tre film sarebbe
rimasta cara nei miei ricordi di gioventù, ma poi è
andata avanti…
Non so quando esattamente l'epopea è diventata una
specie di soap opera: probabilmente già dalla
trilogia-prequel, ma è con questo film, il settimo
della serie (primo della trilogia-sequel) che la
qualità è precipitata. Dire che il film manca di
originalità è un eufemismo: credo che l'aggettivo
più adatto per descriverlo sia "superfluo". Anni e
anni di attesa per sapere cosa ne sarebbe stato
degli eroi della mia infanzia - del coraggioso Luke,
dell'avventuroso Han Solo, della bella e determinata
principessa Leila - e ritrovarmi poi a guardare gli
stessi attori in età avanzata (ma in questo futuro
ipertecnologico una cura contro l'invecchiamento no,
eh?) ammantati ormai di un'aura leggendaria che
fanno da balia alle nuove leve, così simili a loro
da sembrare cloni, in una trama che sembra
ripercorrere quella del primo film della serie (il
quarto in ordine narrativo) francamente mi fa
dubitare che valesse davvero i sei euro pagati per
il biglietto (con sconto Feltrinelli)…
Chi ha letto le mie note e recensioni sa che non mi
faccio riguardo a spoilerare le trame di libri e
film di cui parlo (lettore avvisato…). Forse non ha
fatto male Harrison Ford a togliersi di mezzo verso
il finale, trafitto dalla spada laser del figlio,
emulo di Darth Fener, il quale era meglio se si
teneva la maschera che sarebbe stato più credibile
come cattivo invece di mostrare una faccia da scemo
che fa più pena che antipatia. Almeno Darth Fener
era serio come malvagio e conservava quell'atmosfera
di mistero sul suo aspetto fisico.
Gli effetti speciali saranno anche migliorati
rispetto a trent'anni fa, ma non certo la fantasia
degli sceneggiatori. Abbiamo insomma davanti il
classico film che sfrutta l'onda dei passati
successi per riproporre la solita formula (cavallo
vincente non si cambia…): un film che serve solo a
far fatturato sfruttando un effetto nostalgia e
curiosità, talmente presente nella maggior parte
delle pubblicità del periodo precende all'uscita al
cinema (reclame dei prodotti più disparati) che già
mi era venuto a noia prima di averlo visto. Poi sono
andato al cinema ed ho avuto la conferma.
La forza si sarà anche risvegliata, ma il pubblico
rischia di addormentarsi…
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