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Libri a fumetti

Viaggio nei multiversi a fumetti.
Prima parte: altre dimensioni e terre parallele d'America
Articolo di Andrea Cantucci

Teatro

Una sera al Bar Sport… a Rifredi
Articolo di Massimo Acciai Baggiani
Spruzzi di gloria di Ruggero de I Timidi
Articolo di Massimo Acciai Baggiani
Non si raccontano barzellette sui matti
Articolo di Massimo Acciai Baggiani

Miti mutanti 29

Tavola di Andrea Cantucci

Spruzzi di gloria di Ruggero de I Timidi
 

Massimo Acciai Baggiani


 


Lo spettacolo "Spruzzi di gloria" di Ruggero de I Timidi, al secolo Andrea Sambucco, è stata una scoperta strepitosa: ne ebbi notizia alla radio pochi giorni prima, mi incuriosii e cercai qualche suo video su Youtube tanto per farmi un'idea, ma vederlo dal vivo è tutta un'altra cosa pur essendo i suoi videoclip ben fatti e godibilissimi. Il grande comico friulano celebrava la sua folgorante carriera al Teatro di Rifredi, nella mia Firenze, martedì 14 marzo 2017: un paio d'ore di canzoni e monologhi geniali, assolutamente irresistibili.
Ruggero, come molti bravi comici italiani, viene da Zelig e si è reso noto per le sue parodie di canzoni celebri ("Perdere l'amore" di Ranieri diventa "Perdere l'imene", "Uno su mille ce la fa" di Morandi è dedicata al contrario a quei 999 che non ce la fanno…) ma ancora di più per le sue canzoni originali, stile anni '60, che parlano di argomenti tabù quali lo squirting (questo bizzarro fenomeno femminile a cui nessuno, che io sappia, ha dedicato qualche opera), la candida, i trans e la gerontofilia, tanto per fare alcuni esempi. Un cantante provocatorio quindi, tutt'altro che timido: la sua caratteristica parrucca a caschetto, il suo viso pacioso e finto-ingenuo, la bravura e la simpatia della sua moglie-valletta Fabiana Incoronata - che ha fatto la sua comparsa sul palco per duettare con lui e in alcuni sketch - hanno fatto passare, a me e ad altre trecento persone presenti, un paio d'ore di puro divertimento e risate intelligenti. Nonostante le tematiche sessuali infatti Ruggero non scade mai nella volgarità, neanche quando tiene dotte disquisizioni sulla lunghezza del pene o sui massaggi erotici cinesi.
Da notare anche la capacità di coinvolgere il pubblico che spontaneamente interviene con commenti e dichiarazioni d'amore (molte le presenze femminili in sala) e la sapiente improvvisazione e autoironia. Insomma, un artista a tutto tondo che sa far ridere e riflettere al tempo stesso sui sempre complessi rapporti tra i due sessi, da approfondire attraverso i suoi video e i suoi album.


Firenze, 15 marzo 2017

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