Sei in me,
presenza d'acciaio;
rapido segno d'intesa
scrutami e vincimi
più che se tu fossi me stessa;
quando mi raggiungi con un nonnulla
mi emozioni
come un giocattolo riparato

 

Non eri solo,
percorrendo quel giardino che
era già sulla mia strada;
da bimbo, forse, lo vivevi enorme,
come l'attimo
che contiene il tempo intero
e con esso la mia storia

Palazzi sommersi nell'azzurro
di un mare anticamente conosciuto;
labirinto di vetro e marmo,
di venature e pensieri infiniti.
I portoni chiudono ombre e odori marini,
lembi di vesti colorate e merletti
spuntano fluttuanti,
maschere di molte storie
invitano enigmatiche,
i visi confusi in un vortice
anticipano misteri.

Venezia, 26 marzo 2005

Batuffolo pieno,
di luce rubata
ai momenti
della vita,
fluente
sulle spalle
ben più bianche
di fatica,
guide di braccia,
convinte di sé.

Occhi soffermati,
leggenti; dopo che hanno visto,
seguiamo gesti,
lenti,
nei minuti…