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Rudy Cremonini:
un giovane artista per un'arte
interessante
Un altro artista che possiamo
non più definirlo "in erba", anche perchè ha
sviluppato poetica ed esperienza interessante e
importante. Rudy Cremonini per la sua giovane età è
già un artista con tutti i crismi ed è stato
intervistato per la nostra rivista, dando rilevanza
al suo percorso di artista e alla ricerca della
conoscenza tramite l'arte figurativa.
Rudy Cremonini nasce a Bologna nel 1981, città dove
è cresciuto, dove lavora e si afferma. Si diploma
all' Accademia di Belle Arti. Da sempre alimenta la
pasione per l'arte pittorica e raffigurativa, tanto
da evidenziare nelle sue opere una certa analogia
con le tendenze artistiche di Bacon, seppure Rudy
affermi l'odiosità di alcuni paragoni: sensazione,
questa, che corrisponde all'animo libero e
autodeterminato di un valido artista post moderno.
Lo abbiamo intervistato per Segreti di Pulcinella.
Un artista è Rudy che nasce sotto le torri felsinee,
e le cui opere nonchè le varie personali fatte in
Italia possono essere apprese accedendo al
sito personale.
Come ti sei formato come pittore e artista? Segui
una corrente storica precisa o, come diversi artisti
del post moderno, adisci a una visione eclettica
dell'espressione culturale?
La mia educazione all'immagine proviene prima dalla
pubblicità e poi dalle Belle Arti, dove mi sono
diplomato, a Bologna che è la mia città natale, ma
ho iniziato a dipingere a 17 anni, quando nascono le
cose che poi ti porti dietro è per sempre.
Nel corso degli studi, il percorso produttivo si è
ampliato e cresciuto attingendo da più discipline, e
poi è ritornato alla prima espressione che è appunto
la pittura.
Però penso che all'interno di essa vi sia tutta la
ricerca e la conoscenza di altre discipline.
In questo senso penso che il mio lavoro sia
eclettico, ma l'importanza della pittura che spesso
è soggetto e non mezzo si vuole coniugare a tutta la
tradizione pittorica fino a quella contemporanea.
Quale significato oggi può avere il messaggio
figurativo attraverso la pittura, ossia quale
funzione esprime questa disciplina nella nostra
contemporaneità della fine delle illusioni e
dell'immaginazione, della prassi e della concretezza
spesso disumana e alienante?
Penso che sia un discorso molto personale e intimo.
La pittura per me è una necessità che viene dal
profondo , essenziale , risponde a necessità
primarie quasi carnali. Non abbandonerà mai il
percorso dell'essere umano, sarà sempre sua
compagna. Come la parola.
Quali sono le opere più significative che
riassumono la tua poetica?
Direi sicuramente i miei ritratti, anche se ogni
opera è un tassello di un lavoro complessivo che
sarà comprensibile solo in futuro.
Nelle tue opere si legge l'espressività
drammatica ed esistenziale dei tuoi ritratti, quasi
da paragonarli a Bacon: quale motivo c'è dietro a
questa scelta di linguaggio?
Oddio...penso che i paragoni siano odiosi... e Bacon
è inavvicinabile .
Ogni artista ha subito l'influenza dei grandi
maestri, anche da quelli lontani dalla propria
ricerca, è inevitabile. Io amo molto Lotto,
Rembrandt, Morandi e tanti altri a dire la verità,
anche estranei alla pittura.
Adoro la pittura contemporanea nordica, penso che in
Belgio ci sia grande fermento.
I miei ritratti risentono molto la loro influenza,
sono figure che hanno vissuto una continua lotta
interiore, un conflitto dato dalla loro forte e
ostinata identità contro tutto ciò che è considerato
"altro".
Questo "altro" è sempre tenuto in sospeso o messo a
tacere con mezzi a volte molto violenti. Questo
meccanismo si può riscontrare anche nelle politiche
internazionali, ma nei miei soggetti avviene
al loro interno, magari in animi semplici di una
periferia in bianco e nero.
Esiste come nel cinema di autoproduzione
indipendente una difficoltà nella distribuzione e
nella diffusione delle opere pittoriche, anche
attraverso al circuito delle gallerie?
Penso che non sia paragonabile con il cinema di
autoproduzione, perchè sono due ambiti completamente
diversi, e gli sforzi economici non sono
equiparabili.
Penso che comunque le difficoltà facciano parte del
gioco, e con ostinazione e sacrificio si possano
raggiungere gli obiettivi meritati.
Quali sono le prossime scadenze che si pongono
come distribuzione e presentazione delle tue opere:
personali, temporanee?
Ad Ottobre farò parte di una collettiva di giovani
artisti, tutti nati negli anni 80, in una galleria
molto prestigiosa quale è la GiaMaart Studio,
la mostra si chiama Imagine. Ovviamente sei
invitato.
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