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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Lucia
Dragotescu, Robert
Serban
Recensioni
In questo numero:
- "In bianco e nero" di Maddalena Lonati, nota
di Massimo Acciai
- "Poesie 1803" di Adam Oehlenschläger, a cura
di Francesco Felici
- "Le catene del potere" di Tiziana Iaccarino,
nota di Massimo Acciai
- "Supernext" l'antologica connetivista nel
blog della Kipple Officina Libraria
- "Namasté" di Maria Antonietta Nardone, nota
di Massimo Acciai
- "Paolo e il segreto delle nuvole" di
Annalisa Margarino
- "Amore mio dolce" di Alda teodorani
- "La stortura della ragione" di Gian Piero
Stefanoni, nota dell'autore
- "Io e te" di Niccolò Ammaniti, recensione di
Emanuela Ferrari
- "Demon Hunter: l'arcangelo risolutore" di
Riccardo Brumana, recensione di Sara Rota
- "Mercanti di organi" di Aldo Emilio Moretti,
recensione di Sara Rota
- "Johnny Nuovo" di Mauro Evangelisti,
recensione di Sara Rota
- "Mattatoio n. 5" di Kurt Vonnegut,
Recensione a cura di Mauro Biancaniello
- "Occhi d'Oro" di Alda teodorani
- "Pazienti smarriti" di Maria Rosaria
Pugliese, recensione di Lorenzo Spurio
- "New Yorker's Breaths" di Maurizio Alberto
Molinari, recensione di Lorenzo Spurio
- "Pensieri senza pretese" di Christian Lezzi,
recensione di Lorenzo Spurio
- "Jane Eyre, Una rilettura contemporanea" di
Lorenzo Spurio
- "Il mare di spalle" di Antonio Sofia
- "Di esperanto in esperanto" di Giuseppe
Macrì
- "Dalla vetrata incantata" di Sandra Carresi,
Prefazione di Lorenzo Spurio
- "Etica oggi" di Michela Marzano, articolo di
Damiano Mazzotti
- "Nebular" di Antonio Messina
Articoli
Letteratura per la Storia
Interviste
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In questo numero segnaliamo...
"Poesie 1803" di Adam Oehlenschläger, a cura
di Francesco Felici
Edizioni Edistudio (www.edistudio.it)
ISBN: 9788870362026
Autore: Adam Oehlenschläger
Redazione: Francesco Felici
Traduzione: Francesco Felici
Presentazione: Francesco Felici
Anno: 2011
Pag: 384
Adam Oehlenschläger (1779-1850) è il poeta
nazionale danese, colui che per primo introdusse in
Danimarca e negli altri paesi del Nord le idee della
Scuola Romantica Tedesca, dando il via così al
Romanticismo danese prima e nordico poi. «Poesie
1803» è la sua prima raccolta, quella
rivoluzionaria, quella che scatenò l'esplosione
romantica nei paesi nordici.
Natura, amore, mitologia, sogno, nostalgia,
universalismo, panteismo; ma anche satira, satira
feroce delle tradizioni letterarie del '700, della
classe borghese dell'epoca così schiava del
moralismo utilitaristico, così compiaciuta della sua
superficialità, così stupidamente arrogante nel suo
credersi moralmente superiore: queste alcune delle
tematiche trattate nell'opera. Il libro fu dal suo
stesso autore diviso in tre sezioni. Nella prima
sezione si trovano le romanze, lunghi componimenti a
carattere principalmente mitologico, folcloristico o
storico in cui il lirismo fa da cornice, da sfondo
ma anche, e soprattutto, da anima a un vero e
proprio intreccio narrativo; la seconda sezione
contiene liriche di diverso argomento,
principalmente d'amore (un amore, comunque, sempre
in totale comunione con la natura). Qui il lirismo è
indipendente da un intreccio narrativo e può quindi
manifestarsi in mille sfumature diverse; l'intera
terza parte è costituita invece da un'opera teatrale
in cui si ritrovano, riorganizzate in forma scenica
e armonizzate l'una con l'altra con grande maestria,
tutte le tematiche affrontate nelle prime due
sezioni.
* * *
Esce Supernext
l'antologica connetivista nel blog della Kipple
Officina Libraria
In questa antologia si è voluto allora raccogliere
un estratto del modo in cui i vari autori
connettivisti hanno composto le loro riflessioni e
le loro analisi e si è voluto farlo presentando una
serie di interventi in cui vengono espressi punti di
vista differenti.
Alex "Logos" Tonelli
NeXT anela a essere multimediale, interattivo,
tridimensionale, olografico, multidimensionale e
incorporeo. Queste epifanie iterative sono il
compromesso con l'Aleph e il Logos.
Lukha Kremo Baroncinij
Kipple Officina Libraria: Kipple: racconti e romanzi
di genere, prezzi competitivi e un'editing di alta
qualità
http://www.kipple.it/
* * *
In bianco e nero
Di Maddalena Lonati
Robin Edizioni, 2011
Guarda pdf
Con questa raccolta di racconti Maddalena Lonati
conferma il suo stile elegante e introspettivo col
quale indaga i sentimenti umani ed in particolare
l'eros. Ciascuno dei sette racconti che compongono
la silloge rivela un aspetto del rapporto uomo
donna, insieme all'aspetto artistico che lo
accompagna; nel primo ad esempio, "A pezzi", si
parla dell'incapacità della protagonista di darsi
"per intera" ad un'uomo, e prendendo alla lettera
questa condizione matura un'idea artistica. Nel
secondo racconto invece, "La dieta", la protagonista
non riesce a conciliarsi con la sua immagine del
passato. L'elemento artistico, in particolare
riguardante le arti visive ma non solo, è molto
presente in questi racconti. Quello che più mi è
piaciuto è un racconto epistolare che parla di
scrittura: dopo un approccio non proprio amichevole
due sconosciuti arrivano a conoscersi e stimarsi e
finalmente incontrarsi. Molto bello anche il
racconto che dà il titolo alla raccolta, che
racconta l'ossessione di un uomo in seguito alla
perdita della donna che amava e con essa dei colori
della vita. Non anticipiamo oltre il contenuto dei
racconti, lasciando al lettore il piacere di
gustarseli e farsi sorprendere.
Massimo Acciai
* * *
ebook ("La stortura della ragione") uscito per la
Clepsydra edizioni www.clepsydraedizioni.com
NOTA DELL'AUTORE
Questo poemetto, nato come avvertito nel titolo da
una visita alla Valle del Belice e alle rovine della
vecchia Gibellina, vuole essere una breve
meditazione poetica a partire dai luoghi in cui
all'evento luttuoso della catastrofe naturale si
accompagna la responsabilità di un malinteso
rapporto col territorio basato, oltre che su una sua
cattiva conoscenza, su uno sfruttamento disordinato
ed equivoco delle risorse. Tutto ciò, celato nelle
insufficienze di un sistema politico incompetente o
deliberatamente mancante, manifesta i segni di una
mentalità diffusa in cui a vari livelli ognuno di
noi rischia al tempo stesso di esserne vittima e
causa. Per sua natura non compete alla poesia nessun
tipo di analisi sociologica o politica, ma fedele ad
un'etica del presente
che muove tra le maglie delle passioni e delle
aspirazioni umane, il suo sguardo non è mai
secondario dove c'è da ridare dignità e ascolto,
dove, nella comune mancanza, solidarietà e sostegno
possono venire anche dalla rimessa in moto della
memoria nella condivisione e nel riscatto del
dolore. Questo lavoro non è che un piccolo tentativo
in tal senso, ben cosciente della sua insufficienza
di dettato appena accennato. Ma io credo che
soprattutto oggi e nella circolarità delle sue corde
civili il poetico debba formarsi e informare tra le
questioni e gli interrogativi che non si possono più
rimandare. E quando dico poetico intendo anche i
dubbi e le voci sollevate per una discussione
partecipativa degli eventi, affermativa per una
ricostruzione quanto mai collettiva.
Gian Piero Stefanoni
* * *
Mattatoio
n. 5 (o la crociata dei bambini) di Kurt
Vonnegut
Milano, Universale Economica Feltrinelli, 2005
"Mattatoio n. 5" è un libro sulla 2° guerra
mondiale…
No, scusate, meglio dire che:
"Mattatoio n. 5" è un libro di fantascienza…
Ma nemmeno questo è esatto…
Riprovo:
"Mattatoio n. 5" è un libro straordinario, nel senso
di fuori dall'ordinario.
A volte capita che si faccia faticare a catalogare
un libro in un determinato genere, anche se poi,
alla fine, si riesce a condurne i temi principali in
una categoria conosciuta.
Con questo romanzo di Vonnegut, il suo libro più
noto, è impresa ardua.
La vita del suo protagonista, Billy Pilgrim, si
mischia con il racconto autobiografico dell'autore
in merito al bombardamento su Dresda della 2° guerra
mondiale, il quale si mischia con una storia di
viaggi del tempo che lo stesso Pilgrim compie, e poi
anche con la sua reclusione nello zoo del lontano
pianeta Tralfamadore.
E questa, in linea di massima, è la trama.
Ma oltre a una trama che si incastra perfettamente
in un bellissimo mosaico, Vonnegut infila anche la
sua visione sulla vita e sulla guerra. Lo fa di
soppiatto, all'improvviso.
E quando parlerà della morte di persone lo farà
dando sempre un ultimo, personale, commento sempre
uguale: "Così va la vita."
Un romanzo in cui, come lo stesso autore afferma,
non vi sono eroi e atti di eroismo, ma uomini e
donne umili e spaventati dalla loro fallacità nei
confronti del loro destino.
Mauro Biancaniello
* * *
Maria Antonietta Nardone
Namasté
Albatros, 2011
Namasté è il saluto che indiani e nepalesi si
rivolgono tra loro e rivolgono ai visitatori,
congiungendo le mani, riconoscendo l'umano e il
divino che si trovano davanti, nell'interlocutore.
L'autrice racconta con grande maestria e spirito di
osservazione l'India e il Nepal, mete di viaggi
compiuti nell'ultimo decennio. Il quadro tracciato
segue l'insanabile contraddizione comune a tutti i
paesi asiatici - e al subcontinente indiano in
particolare: la miseria e l'arretratezza da una
parte ed il ricchissimo patrimonio storico e
spirituale dall'altra. Inutile tentare di sbrogliare
la matassa, al massimo si può prenderne atto e
cercare di comprendere l'Altro - cosa a cui
l'autrice è molto interessata - e accettarne la
diversità. In uno stile che richiama il migliore
Terzani, altro grande narratore dell'Asia, Maria
Antonietta Nardone tesse il suo racconto in mille
dettagli e quadretti, inframmezzate da note storiche
e filosofiche, in un continuo rimando tra passato e
presente. Un libro che fa riflettere.
Massimo Acciai
* * *
Annalisa
Collana sorrisi: Raccoglie storie per bambini di
fascia 7-11 anni
Titolo: Paolo e il segreto delle nuvole
Autore: Annalisa Margarino
Illustratore: Vesdan
Prezzo: € 12,00
ISBN: 97888954184-1-4
pp.: 24
Illustrazioni coloratissime, a volte a piena pagina,
quasi a perdersi più nell'immagine che nello scritto
e nelle quali si apprezza l'azione raccontata che
corrisponde a quanto dettagliatamente descritto. Un
libro per credere nel potere dell'immaginazione, in
cui alle domande corrispondono risposte creative,
originali e fantasiose, che aprono a vasti pensieri
per trovare soluzioni armoniche. (Gianfranco De
Lorenzo - ANPE)
[pdf]
* * *
Niccolò Ammaniti, Io e te, Einaudi -
Torino 2010, pp. 117 euro 10,00 (isbn
978-88-06-20680-2)
Ammaniti descrive ancora una volta a chiare lettere
la realtà del mondo giovanile attraverso dei flashes
di vita quotidiana che sigillano momenti di acuta
disperazione che approdano in un fenomeno devastante
che prende il nome di droga.
I personaggi principali su cui ruota l'intera
vicenda sono due: Lorenzo e Olivia. I due figli
dello stesso padre, ma di madri diverse.
La storia prende forma da una bugia inventata da
Lorenzo: dice ai genitori che una compagna di
scuola, Alessia Roncati, lo ha invitato in settimana
bianca a Cortina insieme ad altri amici. I genitori
sempre apprensivi verso il figlio taciturno,
considerato un po' fuori dalla norma a loro parere,
sono entusiasti ed iniziano a comperare tutto
l'abbigliamento necessario. Lorenzo non ha il
coraggio di dire la verità. Si considera "una mosca
che imita le veste", quindi imita gli altri per
entrare nel gruppo.
Così si arriva alla mattina della "falsa" partenza…
e Lorenzo si fa lasciare dalla madre vicino al luogo
dell'appuntamento. In realtà non c'è nessun invito,
nessuna vacanza e dopo aver atteso un po' di tempo
il giovane decide di godersi dei giorni in piena
solitudine, una compagna a lui molto gradita e non
compresa dal mondo circostante.
Il luogo ideale per la sua fuga è la cantina di casa
piena di tante cose appartenenti alla contessa
Nunziante, cioè alla precedente proprietaria che era
morta senza parenti, così il padre, Francesco,
"aveva comperato la casa con tutti i mobili e le sue
cose e li aveva accatastati lì". C'erano anche delle
cibarie assai abbondanti per il tempo da
trascorrerci, ma si presenta un imprevisto… Squilla
il cellulare e Lorenzo risponde pur non conoscendo
il numero: è Olivia, la sua sorellastra, e cosa
vuole? Il padre dei due giovani prima della nascita
di Lorenzo aveva sposato una dentista di Como ed era
nata Olivia, dopo il divorzio il padre sposa la
madre di Lorenzo. Olivia era considerata una ragazza
con molti problemi, ogni tanto fingeva di fare la
fotografa, ma conduceva una vita senza regole;
infatti si era fidanzata anche con il commercialista
del padre.
All'età di ventuno anni Olivia era in grado di
essere fonte di numerosi problemi tanto che a casa i
genitori di Lorenzo ne parlavano spesso, mentre
Lorenzo, a dodici anni compiuti, voleva fare tutto
quello che avrebbe tanto desiderato, ovvero stare da
solo senza dover fingere di avere amici e di
apparire normale.
La cantina era un posto sicuro, nessuno vi sarebbe
entrato almeno così pensava Lorenzo, ma… la maniglia
della porta si muove ed entra Olivia, cerca qualcosa
ma Lorenzo, nascosto, non riesce a capire cosa. Lei
si accorge che c'è qualcuno e il fratello diventa
visibile. Era scesa in cantina per trovare uno
scatolone con tutte le sue cose: era così magra pur
mantenendo tutta la sua bellezza con i capelli ricci
biondi, piena di lentiggini e con gli occhi grigi. I
due si congedano subito, però Olivia tornerà presto
per chiedere ospitalità al fratello. I giorni che
trascorrono insieme sono una vera prova per
entrambi.
La giovane donna in preda ad una crisi per
assuefazione da droga metterà a dura prova la vita
apatica del fratello che cercherà in ogni modo di
aiutarla anche ricorrendo alle medicine della nonna,
Laura, in fin di vita all'ospedale.
Tanti ostacoli sono superati e tra i due si instaura
un buon rapporto che purtroppo è destinato a finire
in breve, anzi in modo irreparabile con la morte di
Olivia dopo dieci anni per overdose. Un biglietto
scritto dalla sorella prima di lasciare la cantina è
tutto ciò che rimane di quei giorni trascorsi
insieme…
In questa storia ci sono altri personaggi che fanno
da cornice per inquadrare meglio le figure centrali:
la nonna Laura, che nel suo attico ospitata il
nipote tutte le volte che racconta di uscire con gli
amici, insieme alla badante, Olga, e al suo basset
hound assai vecchio. La madre di Lorenzo, che ha una
galleria d'arte ed è molto apprensiva verso il
figlio, infatti lo porta dagli specialisti per
renderlo un "bambino normale". Il portiere del
palazzo, Franchino, originario della Calabria e
soprannominato Cercopiteco che si ferma spesso a
parlare con Nihal, il cameriere che lavora a casa
dei genitori di Lorenzo.
Il libro, Io e te, scritto da Ammaniti riesce a
regalare al lettore momenti di vita vissuta conditi
da aspettative, pensieri, stratagemmi che
corrispondono alla realtà del nostro tempo e che
spesso ci regalano un finale dal sapore amaro e
sconvolgente.
Emanuela Ferrari
* * *
New Yorker's Breaths di Maurizio Alberto
Molinari
LietoColle Editore, Faloppio (Co), 2011.
ISBN: 9788878486423
Le poesie contenute in New Yorker's Breaths di
Maurizio Alberto Molinari si caratterizzano per
essere poesie fresche, vitali, e per essere
altamente evocative. Così chi stupidamente pensa che
un libricino così fino come questo può essere letto
facilmente in dieci minuti, sbaglia di grosso. O per
lo meno ha ragione nella misura in cui intende il
'leggere' come una semplice azione meccanica priva
di comprensione e di analisi che consenta di
sviscerare metafore e concetti impliciti. Non ho
nessun problema nel confessare che un'unica lettura
non mi ha permesso di comprendere completamente i
messaggi che l'autore vuole mandarci con questa
opera. Credo che la scrittura di Molinari, pur non
essendo dichiaratamente criptica e oscura, è sempre
alla ricerca, come l'autore ha riconosciuto nella
prefazione, di un dialogo con il lettore, una sorta
di negoziazione sui significati. Una lirica in
particolare mi ha creato alcuni problemi di
interpretazione ma al di là di questo non credo che
Molinari voglia mettere paletti alla comprensione e,
anzi, più un poeta è in grado di evocare situazioni,
momenti ed emozioni diverse con le sue parole, più
credo sia alto il suo livello di scrittura.
Dopo queste brevi ma necessarie considerazioni è
doveroso dire che questi "respiri newyorkesi" sono
dei vivissimi spaccati di vita quotidiana nella
grande metropoli americana. L'attenzione nelle
descrizioni e alla componente emotiva si fondono per
formare un tutt'uno. L'unico filo conduttore della
silloge è rappresentato da questi pensieri scaturiti
all'autore in seguito a un viaggio o una permanenza
in America. Una delle cose più curiose è il fatto
che l'autore ha reputato necessario corredare
ciascuna lirica con una foto in chiaro scuro, spesso
modificata che ricalca direttamente particolari di
New York come il suggestivo incrocio tra West 38th
St. e Fifth Avenue raffigurato nella prima foto. Ma
questa "newyorkesità" non si evince solo dalle foto,
ma dalle parole che Molinari utilizza e anche
dall'impiego abbastanza frequente della lingua
inglese in alcuni titoli delle liriche.
La silloge apre con una serie di poesie che, pur
evitando di nominarla direttamente, fanno
riferimento alla strage dell'11 settembre 2001:
Molinari parla di "vite sfuggite" (15), "esistenze
vaghe" (15), dell' "ultimo volo" (17), di "residui
umani" (25) e un'intera poesia è addirittura
dedicata ai pompieri che persero la vita nelle
operazioni di salvataggio dopo l'incidente. E così
questo "grande frutto tutto da mangiare" (11) è
descritto in maniera visiva con una serie di
immagini che descrivono una vera e propria isotopia
della luce: riflessi, specchi, riverberi, lampi,
ombre, macchie, colore..solo per riportare alcune
delle parole che più spesso ricorrono nella silloge.
Altro tema dominante, come spesso accade in poeti
sensibili, è quello del tempo e il trattamento che
Molinari ne fa è non solo enigmatico e metaforico ma
altamente ispirato: "Il ricordo e il presente sono
semplici dame e cadaveri senza delusioni né
ritorsioni" (53) osserva in "Broadway - 1901".
Ma è New York il tema dominante, il centro pulsante
di questo libro affascinante. La città americana è
simbolo per antonomasia di modernità o forse
dovremmo dire di postmodernità? E' centro di potere
e della finanza, è una città ricca ma che conosce
anche grandi disparità sociali (la poesia "Nyc
Homeless" tratteggia la figura del tramp per dirla
all'americana), è una città frenetica, caotica,
spossante e alienante ma questi ultimi aspetti
sembrano venir meno nelle liriche. Ciò che invece
Molinari sottolinea con molta attenzione è
l'internazionalità della gente, della mescolanza di
etnie, razze, religioni, in una parola il melting
pot celebrato dall'autore nell'omonima lirica: "Visi
nuovi e apparenti / somatiche sconclusionate / nel
melting pot del mondo" (49). Ma di New York abbiamo
anche riferimenti alla sua "voce" per eccellenza, il
New York Times e a spazi arcinoti quali Broadway e
Carnegie Hall
Con questa silloge breve per numero di parole ma
grande per la capacità di immagini e di metafore che
evoca, Molinari ci fa viaggiare per le vie di New
York mostrandoci il bello e il brutto, rendendoci
anche spettatori in diretta del tragico attentato
terroristico delle Twin Towers. Se le immagini del
momento mandate alla televisione furono in grado di
scioccare e di toccare i cuori della gente in ogni
parte del mondo, alcune delle poesie di Molinari
sono in grado di rievocare sensazioni
destabilizzanti e impotenti di simile misura.
Complimenti.
MAURIZIO ALBERTO MOLINARI è nato nel 1961 da
genitori calabresi. Lavora a Milano in qualità di
Copywriter e Account Executive presso l'Agenzia di
Packaging & Strategic Design RSTB. Ha pubblicato le
sillogi poetiche Poemantikha (Maremmi Editore,
2005), Il Passeggero (Il Filo Editore, 2008),
Bottoms & Joysticks (Ibiskos-Ulivieri, 2009) e
Poemantikha Nova (Aletti Editore, 2010), si è
classificato in vari premi e concorsi letterari e
molte delle sue liriche sono state segnalate e
pubblicate in antologie poetiche.
Recensione di Lorenzo Spurio
* * *
Pazienti smarriti di Maria Rosaria
Pugliese
Robin Edizioni, Roma, 2010, pp. 189
ISBN: 9788873716385
Maria Rosaria Pugliese, scrittrice napoletana, con
Pazienti smarriti propone una storia tragicamente
realistica descritta in maniera vivida, e che non
cade mai nel banale, inserendo un vissuto familiare
all'interno di una più ampia cornice storica e
sociale. Quando una malattia molto grave affligge
una persona, a soffrirne, come sostengono i medici,
non è solo il malato ma, secondo un processo di
osmosi o di diffusione capillare, l'intera famiglia.
E' ciò che avviene in questo interessante romanzo
che, in una certa misura, mi ha fatto pensare a un
film con Meryl Streep di qualche anno fa, One True
Thing, tradotto in Italia La voce dell'amore.
Ovviamente non vuole essere un parallelismo: le due
storie sono molto diverse ma, leggendo il romanzo,
questa è l'immagine che nella mia mente è stata
evocata.
Nella prima parte l'autrice gioca con un
interessante ossimoro: il giardino fresco e
variopinto della casa del Cilento, descritto come
una sorta di Eden e ricco di vita, contrasta infatti
con la malattia del fratello che angoscia anche gli
altri membri della famiglia, come fosse una pianta
di edera che si aggrappa alle altre piante
strozzandole e soffocandole. La narratrice osserva
infatti: "Tu stai male e io penso alle piante" (6).
La Pugliese però è un'attenta compagna di viaggio
nel fornirci anche le coordinate storiche attorno
alle quali la storia si dipana: il maledetto 11
settembre 2001 (il terrorismo islamico metafora,
secondo Oriana Fallaci, del cancro che minava il suo
corpo), riferimenti alla seconda guerra mondiale (il
bombardamento di Pescara, nel 1943), il boom
economico (1958-1963), quando possedere un
frigorifero era prezioso come possedere una
reliquia, il periodo in cui "si votava Democrazia
Cristiana" (59), il terremoto dell'Irpinia del 1980
e la strage di Nassiriya del 2003.
Ma la storia è molto di più. La malattia è
investigata e studiata attentamente nelle sue varie
fasi sia sotto un punto di vista medico-clinico che
affettivo. La narratrice disquisisce sul valore
della vita, la sua importanza. La buona salute è per
noi un dato di fatto, un qualcosa che è presente in
maniera scontata ma ci è stato sempre insegnato che
non c'è mai niente di scontato quando si parla del
corpo umano. E così il pensiero tragico ma altamente
realista della scrittrice si condensa in queste
frasi: "La buona salute è qualcosa che, fino a
quando c'è, si dà per scontato così come è scontato
il fatto che, girando la chiave nel rubinetto,
sbocca acqua corrente o che, non appena sfioriamo
l'interruttore, veniamo investiti dalla luce. Se
però improvvisamente si rimane a secco o al buio e
il consueto tran tran si blocca, allora, solo allora
ci si rende conto dell'importanza di cose
considerate ovvie (8-9).
E così viene narrata la metamorfosi di una famiglia
qualsiasi che potrebbe essere quella di ciascuno di
noi, una volta che uno dei suoi esponenti scopre un
grave malattia, che rivela ben presto la
fallimentarietà di ogni tipo di cura. Perché il Male
a volte è più forte del Bene. Quello fisico però,
non quello interiore come mostra il romanzo. E così
in queste condizioni Ettore ritorna a casa ma la
malattia non è stata debellata, attorno a lui la
moglie, le sue due figlie e la sorella, attente e
premurose, sofferenti di nascosto che lui definisce
"l'esercito della salvezza".
E' affascinante la rievocazione di pillole di
ricordi che la protagonista fa, della sua infanzia
vissuta assieme al fratello sempre amato, alla
società di allora, ai loro giochi e a quell'età
felice e spensierata oramai persa. La scrittrice
mescola il presente difficile dominato dalla
traumatica malattia del fratello e il passato
felice, spensierato. Questo mix di epoche temporali
diverse ci fornisce, in maniera dolce, informazioni
precise sul substrato e l'origine di quella
famiglia, di quei due fratelli tanto uniti.
La seconda parte del romanzo porta il titolo
"Pazienti smarriti" che poi è il titolo dell'intero
romanzo e sottolinea come, di pari passo
all'irreversibilità delle gravi condizioni di
Ettore, ci sia un velato disinteresse della equipe
medica, pronta ad assolvere ai suoi doveri ma
distante e fredda dal punto di vista umano. La terza
ed ultima parte è intitolata "Al mio paziente più
paziente" e segue gli ultimi mesi di vita di Ettore.
Quello che più colpisce di questa narrazione è la
grande espressività delle scene, la vivezza delle
sensazioni che la Pugliese riesce a farci sentire
sottopelle, facendoci immedesimare non solo con il
protagonista ma con i suoi congiunti che si
consumano giorno dopo giorno assieme ad Ettore. Sono
tutti personaggi forti: Ettore è sempre in grado di
dispensare agli altri dei sorrisi nonostante le
sofferenze, gli altri sono risoluti, compatti e
fiduciosi, sperano sempre in una guarigione. I
personaggi non piangono, non si lasciano andare a
comportamenti distruttivi né vittimistici ma
combattono coesi questa battaglia spietata. Ma come
la vita insegna non è sempre il Bene a vincere. I
miei più vivi complimenti vanno alla Pugliese per la
sua grande capacità narrativa di rappresentare scene
drammatiche e desolanti dominate dalla minaccia di
una malattia inguaribile, proponendo un fedele
riflesso di dolorosi squarci di vita familiare.
Recensione di Lorenzo Spurio
* * *
Pensieri senza pretese di Christian Lezzi
Arduino Sacco Editore, Roma, 2011, pp. 206
ISBN: 9788863544433
Christian Lezzi, scrittore ed opinionista milanese,
mi ha proposto l'idea di scrivere una recensione per
la sua raccolta di poesie. Non mi sono tirato
indietro perchè il ruolo di recensore mi aggrada e
perché questa silloge poetica dal titolo curioso ha
richiamato da subito la mia attenzione. Mi piace
molto soffermarmi sui titoli delle opere prima di
proseguire nella loro lettura.
Pensieri senza pretese è una
raccolta di poesie che tratta temi diversi fra loro
ma ogni lirica è accomunata da questo desiderio del
Lezzi di presentare uno spaccato semplice, comune,
senza orpelli, senza tante pretese per l'appunto. Ed
anche nella prefazione, con una forma di diminutio
tutta contemporanea, l'autore cerca in un certo
senso di scusarsi per non essere in grado di
riconoscersi un poeta propriamente detto. Preferisce
definirsi opinionista ma è un dato di fatto che
chiunque scriva una poesia, sia praticamente un
poeta. Christian Lezzi non fa sicuro eccezione. La
lirica che apre la raccolta, "Inchiostro nelle
vene", è una singolarissima sintesi della poetica
del Lezzi, un prototipo di poesia personale che può
essere poi riscontrato in tutte le altre: "un demone
che si impossessa di te, questo è scrivere".
Il tema dell'amore è spesso presente in maniera
esplicita o allegorica mediante alcuni immagini
ricercate e interessanti ma spesso questo tema è
minacciato dall'idea della morte o anche dalla
nostalgia per i tempi andati. Le immagini che
ricorrono maggiormente sono le risate, gli sguardi,
labirinti, volti di donna ma, in via generale, la
silloge si caratterizza per un'atmosfera grigia e
cupa dovuta alle tematiche crepuscolari che
affronta: il ricordo, il dolore, la guerra,
l'esilio, la nostalgia e la solitudine. Un senso di
sofferenza del protagonista aleggia intorno alla
lirica "Resa" in cui il poeta invoca a lasciarsi
andare per porre fine alle sofferenze terrene, è una
dolce invocazione al suicidio: "Chiudi la partita
senza aspettare un domani diverso che non sia solo
l'estensione di ieri e di oggi con gli stessi
pensieri tristi solitari e morenti", ma subito dopo
si cambia registro ed è la vita a prevalere: "oggi
non è tempo di morire". In "Guerra" il Lezzi ci
fornisce una fine lirica pacifista che, più che
sottolineare gli aspetti più crudi degli scontri
bellici, fa riferimento alla violenza e alla
spietatezza del genere umano, incapace di evitare
tragedie di inaudita gravità.
In "Cenere alla cenere" il macigno di un ricordo che
immaginiamo doloroso e connesso, forse, alla perdita
della donna amata si conclude però con la
riappropriazione della propria vita, con la forza di
ragione che riesce addirittura ad allontanare da sé
quel momento del passato, quasi a voler ricordare
che la forza della ragione può tutto, anche
cancellare i momenti vissuti: "Come polvere alla
polvere disperdi al vento il suo ricordo ti liberi
del ricordo e finalmente torni a vivere".
Curiosissimi riferimenti al mondo dell'arte
figurativa trapelano in "Incontri": una donna che
spicca fra i presenti "come una macchia di colore su
una tela del Boccioni". Di Boccioni e del futurismo
nella poesia è presente la tecnica della multi
prospettiva e della immagini seriali. Un ottimo
modo, a mio vedere, per celebrare un grande pittore
e sculture poco ricordato. Il futurismo ritorna in
maniera indiretta anche in "Metavita" dove il poeta
fa riferimento all'uccisione del chiaro di luna che
non può non farci pensare l'omonimo manifesto
marinettiano del 1909. In "Concetti spaziali"
ritorna il tema dell'arte, in questo caso plastica,
nell'atto di tagliare la tela con una lama,
esperienza artistica che ci fa pensare direttamente
all'opera di Lucio Fontana: "Afferri la lama e con
gesto deciso ferisci il supporto aprendo un mondo
nuovo creando una nuova dimensione". Una
particolareggiata analisi nello scandaglio dell'io,
nei recessi della personalità, è presente nella
poesia che porta il titolo "Psiche" che sembra
essere un vero e proprio omaggio al padre della
psicanalisi.
Il tempo è il grande protagonista della raccolta
mediante episodi della vita che fanno riferimento ad
esso: l'infanzia o i ricordi del passato, il
presente liquido e difficile, il futuro
inconoscibile e apparentemente precario. Nella
poesia "Tempo" è proprio quest'ultimo il vero
sovrano, descritto mediante una serie di costruzioni
metaforiche di particolare impatto poetico: il tempo
si dilata e si comprime descrivendo quindi
anacronismi che sono estranei al canonico scorrere
del tempo.
Sono numerose le liriche contenute nella silloge e
ciascuna meriterebbe un'analisi attenta ma posso
concludere che la raccolta, pur non seguendo un
ordine tematico come ha riconosciuto lo stesso Lezzi
nella sua prefazione, finisce paradossalmente per
avere una grande compattezza. La poliedricità dei
temi trattati non è fastidiosa e l'interesse nella
lettura è incentivato da questo continuo cambio di
temi e di immagini evocate. L'unico cruccio, forse,
risiede nella limitata musicalità delle liriche e
nella trascuratezza metrica ma neppure questi
aspetti sono capaci di minare l'ottima impostazione
del Lezzi nel presentare squarci lirici talvolta
drammatici, altre volte altamente romantici.
Recensione di Lorenzo Spurio
* * *
"Demon Hunter: l'arcangelo risolutore"
di Riccardo Brumana
Rupe Mutevole Edizioni
Pagg. 68
€ 10.00
Attraverso questa silloge poetica l'autore Riccardo
Brumana ci accompagna in un mondo ricco di emozioni
forti: enigmatiche ma tangibili.
Nelle sue opere tratta tematiche importanti quali la
Fede, l'amore, la famiglia, la rabbia, il sociale e
lo fa evidenziandone i rispettivi componenti
fondamentali.
Nella Fede evidenzia il suo Credo ed il
ringraziamento verso il Signore; nell'amore la
passione attraverso gli stadi della sua vita, tra
ricordi e desideri; nella famiglia il suo pensiero
si sofferma invece sulla figura della madre,
sull'aborto, sulla gioia di ritrovarsi padre; la
rabbia rivela la sua lotta contro la società
corrotta; il sociale, per concludere, affronta
situazioni difficilmente cancellabili nel mondo
odierno: razzismo e corruzione.
Spesso leggendo fra i versi delle sue poesie emerge
l'immagine-simbolo di un drago: animale forte,
libero e coraggioso, in cui l'autore si rispecchia.
"Demon Hunter: l'Arcangelo risolutore": un libro di
poesie in grado di emozionare, far riflettere e
perché no, anche sognare.
Recensione di Sara Rota
* * *
"Mercanti di organi"
di Aldo Emilio Moretti
MEF Editore
pagg. 362
€ 19.90
ISBN: 978 88 517 2082 7
Attraverso questo libro l'autore Aldo Emilio Moretti
ci accompagna alla scoperta di un tema alquanto
importante e delicato: il trapianto di organi.
Tutto si sviluppa in un ambiente internazionale in
cui agiscono associazioni internazionali ed il
compito principale del dottor Alan è quello di
sbrogliare un traffico illecito d'organi.
Ovviamente l'impresa non sarà semplice in quanto si
susseguiranno spionaggi, intercettazioni, scoperte e
traffici segreti oltre a colpi di scena
sensazionali.
Nonostante l'argomento trattato, il linguaggio
utilizzato dall'autore è comprensibile anche a
coloro che non hanno a che fare con questo genere di
cose tutti i giorni.
Il tutto è arricchito da ambienti sublimi, panorami
entusiasmanti e nobili scopi, che anticipano quello
che in futuro ci attende.
"Mercanti di organi" è un libro originale,
interessante, capace di emozionare ed al contempo
donare emozioni scientifiche senza pari.
"Mercanti di organi": un libro da leggersi con calma
per non perderne il filo logico data l'importanza
dell'oggetto trattato
Recensione di Sara Rota
* * *
"Johnny Nuovo"
di Mauro Evangelisti
Cartacanta Editore
Pagg. 110
€ 13.00
Attraverso questo libro l'autore Mauro Evangelisti
ci accompagna nella vita di un ragazzo cresciuto
obbligatoriamente tra le quattro mura di una stanza
segreta, fin da quando aveva pochi mesi, a causa
della pessima volontà di un ceto signore K.
Tutta la storia prende vita quasi fosse una forma di
diario giornalistico in cui gli eventi prendono
forma.
Il bambino vive solo con la presenza del signor K,
senza televisione, senza amici e senza avere la
possibilità di ammirare le bellezze del mondo
esterno.
Solo una volta cresciuto, divenuto un ragazzo, quasi
per caso il giovane scoprirà l'esistenza di una
porta e del mondo che vive intorno ed al di fuori di
essa.
Per il signor K si aprono le porte del carcere e
nemmeno la decisione di Carlo, così si chiama il
giovane, di farlo partecipe del suo matrimonio
segnerà un certo rimorso nel signor K, suo
carceriere.
"Johnny Nuovo": un libro che racconta di verità che
molto spesso sarebbe bene tenere taciute, ma che
molte volte affiorano ad inquietare l'esistenza
dell'uomo.
"Johnny Nuovo": un libro scritto con semplicità, ma
capace di commuovere ed intrigare per la trama
narrata, non troppo discordante dalla realtà
odierna.
"Johnny Nuovo": un intreccio di storie ed emozioni
che creano un'unica ed interessante avventura di
vita, alla scoperta delle bellezze, ma anche delle
vicissitudini del mondo.
Recensione di Sara Rota
* * *
Tiziana Iaccarino
Le catene del potere
Edizioni Eracle, 2011
Non esistono libri immorali, diceva Oscar Wilde
oltre un secolo fa, esistono solo libri scritti bene
o scritti male: nel romanzo di Tiziana Iaccarino non
si salva in effetti nessuno, eccetto i bambini. Ogni
personaggio ha le sue colpe ed è al tempo stesso
vittima e carnefice. In un mondo dove gli unici
"valori" sono il sesso e i soldi, i personaggi
vivono tra reciprochi tradimenti una vita del tutto
ipocrita e vuota, convinti perfino di avere dei
valori e dei sentimenti che nobilitano le loro tutto
sommato banali storie di corna. L'autrice è
magistrale nel ritrarre questo mondo della ricca
borghesia partenopea, da cui parte la vicenda che si
estende presto ad un altro continente - chiamando in
causa molti personaggi. La Iaccarino smaschera le
ipocrisie e lo squallore che si nasconde dietro
un'invidiata ricca famiglia di Napoli, lanciando un
pesante messaggio di denuncia anche sociale. L'amore
puro non esiste, sembra suggerirci, o quantomeno non
esiste nelle vite dei personaggi: non esiste per
Sebastian, il ricco figlio di Tonio, che non esita a
tradire la fidanzata alla vigilia delle nozze, non
esiste per Rose, che si concede a chiunque le possa
offrire la speranza di un riscatto sociale, non
esiste per Cielo, che si divide tra due uomini, non
esiste per Mauricio, che dovrebbe essere il cattivo
della storia ma è quello che muove più compassione,
e non esiste soprattutto per Tonio, uomo senza
scrupoli che non si pente di aver fatto una figlia
con un'altra donna e vuole addirittura riconoscerla
come figlia propria, sottraendola così al rivale in
amore e vecchio amico Mauricio. Una lettura che fa
riflettere.
Massimo Acciai
* * *
Uscita del racconto "Amore mio
dolce" di Alda teodorani sul sito Kipple
E' finalmente disponibile su www.kipple.it (sul suo
Alda Teodorani's Corner) e in tutti i portali
italiani dedicati, il racconto "Amore mio dolce" di
Alda Teodorani, in versioneeBook e scaricabile al
prezzo eccezionale di 1 euro (sugli altri portali a
1.49 €). Il file ePub non ha DRM, è cioè senza
lucchetti digitali e può essere letto su qualsiasi
lettore.
Come s'intreccia una passione per il cioccolato con
la più insana delle passioni? Attraverso la
compenetrazione... Questo è il messaggio di Alda che
passa attraverso Eros e Thanatos.
Kipple Officina Libraria: letteratura di genere, un
editing di alta qualità, E-book a prezzi competitivi
Info:
http://www.kipple.it/
* * *
Titolo: Jane Eyre, Una rilettura contemporanea
Autore: Lorenzo Spurio
Editore: Lulu Edizioni
Anno: 2011
Pagine: 101
ISBN: 9781447794325
Genere: Critica letteraria
Prezzo: 12,00 Euro (su Lulu.com sconto del 15%)
Scaricabile anche il formato elettronico al prezzo
di 8,00 Euro
Descrizione: Jane Eyre, il grande romanzo di
Charlotte Brontë, anche se venne scritto più di
centocinquanta anni fa, è particolarmente attuale.
Ne è testimone la grande tradizione
critico-letteraria che da sempre ha posto al centro
del suo studio e della sua esegesi questo romanzo
considerato, assieme a Orgoglio e Pregiudizio di
Jane Austen e Cime tempestose di Emily Brontë, una
delle prime narrazioni in cui l'eroina è espressione
di ideali femministi. Negli ultimi venti anni un
gran numero di scrittori affermati e esordienti
hanno ripreso il mother text di Jane Eyre per
continuare la storia in esso contenuta, rivederne
alcuni aspetti o, addirittura, stravolgerla per
darne una veste completamente diversa e originale.
Questo saggio affronta in maniera comparativa come
alcuni scrittori hanno fatto utilizzo del testo
della Brontë nelle loro riscritture e rivisitazioni
dell'opera.
[copertina pdf]
* * *
Il mare di spalle
Antonio Sofia
uscita: maggio 2011
pp. 224, € 16,00
isbn 978-88-97044-11-6
La violenza degli adulti irrompe nel mondo dei
ragazzi, troncando i sogni e le speranze per
portarvi in cambio, inaspettata e apparentemente
casuale, la tragedia. Ispirandosi a un fatto di
cronaca, l'autore descrive con occhio acuto e grande
sensibilità le vite, straordinarie nella loro
quotidianità, di un gruppo di adolescenti, in una
taciuta ma ben riconoscibile città del Meridione
italiano. La scuola e gli amori, i progetti per il
futuro e le difficoltà dell'oggi, i problemi
familiari e l'accettazione di sé sono gli elementi
che vanno a formare un quadro realistico, ma dalle
tinte delicate.
Uno straordinario affresco corale, ora poetico e ora
ruvido, dedicato a tutti quei ragazzi che, tra mille
difficoltà, non accettano di perdere la speranza.
* * *
L'ESPERANTO, QUESTO SCONOSCIUTO.
"Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse
parole" questo c'è scritto nella Genesi., un
versetto che mi ha ispirato a scrivere un libro su
un tema semisconosciuto, ma davvero molto
coinvolgente.
Ho sentito parlare per la prima volta di esperanto 4
anni fa.
In 23 anni di vita nessun insegnante mi aveva mai
proposto un tema del genere durante le sue lezioni.
Un giorno, l'illuminazione: durante un corso
all'università una professoressa nomina l'esperanto
e ne parla per addirittura 30 secondi…
"Tutto qua? A me non basta assolutamente!" mi sono
detto tra me e me…. Così è nato questo libro.
Ho deciso di raccontare l'esperanto partendo dal suo
ideatore, un medico ebreo, Lazzaro Zamenhof, che lo
istituì più di un secolo fa.
Secondo il suo creatore serviva una lingua per la
comunicazione mondiale che non privilegiasse nessun
parlante storicamente di serie a. Per noi oggi gli
inglesi, domani i cinesi o gli arabi.
L'obiettivo primario di quest'opera è permettere la
conoscenza dell'esistenza dell'esperanto.
Nel 2011 è già un passo avanti riuscire a far sapere
che esiste una lingua con l'intento di affratellare
tutta l'umanità: è un diritto di tutti i parlanti
del mondo conoscere una realtà del genere così
nobile nelle sue intenzioni prodromiche.
Il libro è pensato per coinvolgere e motivare a
scoprire l'esperanto, ma senza motti propagandistici
od ottiche miopi; esso racconta una storia
affascinante e svela i meccanismi che hanno dato
vita a questo idioma artificiale creato a tavolino
su principi democratici molto encomiabili.
Leggere il libro "Di esperanto in esperanto" (Aletti
Editore) significa dare l'opportunità di accedere in
punta di piedi ad un mondo ignoto e dai grandi
ideali di fondo. Attualmente ne avremmo proprio
bisogno di aprirci a temi così "alti", sarebbe una
grande ventata d'ossigeno positivo.
Chi volesse contattarmi per curiosità o domande sul
libro può scrivermi a macrigiu83@hotmail.it o
aggiungermi su facebook.
Giuseppe Macrì
* * *
Dalla vetrata incantata di Sandra Carresi
Lulu Edizioni, 2011, pp. 56
ISBN: 9781447794141
Prefazione all'opera, a cura di Lorenzo Spurio
La liriche proposte da Sandra Carresi in Dalla
vetrata incantata, sua seconda silloge di poesie,
trasmettono una poesia fresca, diretta, che non ama
fronzoli formali né la retorica, preferendo
focalizzarsi sulla semplicità dei temi. Semplicità
che non è mai sinonimo di banalità ma, al contrario,
di qualcosa di bello perché puro ed innocuo. La
raccolta si caratterizza per affrontare immagini e
tematiche diverse fra loro che però, contrariamente
a quanto verrebbe da pensare, non forniscono una
visione disomogenea della silloge. La Carresi
infatti, con la sua scrittura espressionistica,
traccia pennellate di colore che il lettore ammira
ed interpreta dalla sua prospettiva, riuscendo a
coniugarle in un universo unico.
Curiosa e quanto mai verosimile l'immagine della
donna che la Carresi tratteggia in "Donna"
descrivendo appunto il genere femminile secondo una
dimensione diacronica, nel tempo. La donna di ieri:
messa a tacere, violata, dominata e quella di oggi,
"dai tacchi alti", emancipata, progredita e
compiuta. Ma il messaggio che la Carresi manda è
doppio: nel passato troppe violenze si sono
consumate nei confronti della donna ma anche nel
presente si conservano forme d'imposizione, di
diseguaglianza. Rispettare la donna, sembra
suggerire la Carresi, è il modo più semplice per
riconoscerci uomini, ossia esseri dotati di
raziocinio. Ma l'universo femminile è onnipresente
nella raccolta di poesie e lo ritroviamo nelle varie
immagini della luna (la dea Artemide nella mitologia
greca era associata alla luna e ad essa venivano
offerti una serie di cerimoniali e complessi
festivi; il ciclo mestruale è un ciclo lunare, la
donna è dunque particolarmente legata alla luna),
alla Terra concepita come Grande Madre, come Dea
suprema e l'elogio alla primavera, stagione della
rinascita, della fertilità e dell'avvio del ciclo
vitale. Un affascinante omaggio a piazza Duomo di
Firenze in un momento di festa è offerto in "In
piazza fra curiosità ed allegria".
In questo piacevole viaggio che la Carresi ci fa
fare ci sono anche ampi riferimenti al tema del
tempo che passa, come il lento passare delle
stagioni, e la suggestiva immagine di una persona
che guarda il tempo ma ha perduto l'orologio (in
"L'orologio"); importanti sono anche i temi della
memoria e la rievocazione dei ricordi, che si
configurano come una riappropriazione lucida dei
tempi passati del nostro essere che solo nella
nostra mente e nei nostri sogni prendono di nuovo
forma nel "qui e ora".
Non da ultimo, la Carresi si mostra un'attenta
osservatrice del mondo che ci circonda e riesce a
trasfondere con la sua maestria lirica alcune delle
problematiche sociali che ci riguardano da vicini:
il futuro del pianeta, l'immigrazione, la precaria
identità dell'Europa e gli italiani che sono troppo
diversi tra loro ancora, dopo centocinquanta anni
d'unità d'Italia.
IL LIBRO PUO' ESSERE ACQUISTATO SU LULU.COM SIA IN
FORMATO CARTACEO, AL PREZZO DI 10 EURO, CLICCANDO
QUI O IN MODALITA' E-BOOK AL PREZZO DI 8 EURO
CLICCANDO QUI E NELLE PROSSIME SETTIMANE SU TUTTE LE
ALTRE LIBRERIE ONLINE.
Lorenzo Spurio
* * *
Michela Marzano: riflessione sull'etica e la vita
quotidiana
Di Damiano Mazzotti
"Etica oggi" di Michela Marzano è un saggio che
offre un'ampia panoramica della complessità della
vita umana (www.erickson.it, 2011).
Essere realisti, che utopia! (Bernard Groethuysen)
Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non
come dovrebbero essere. (Oscar Wilde)
Questa pubblicazione offre una buona sintesi delle
questioni morali di un mondo sempre più globalizzato
e prende in esame la filosofia morale, la bioetica,
l'etica ambientale, i costumi sessuali, la
responsabilità sociale delle imprese, i diritti
dell'uomo e l'etica delle relazioni internazionali,
senza però entrare in una dimensione astrusa o
specialistica. Per fortuna. I filosofi non
dovrebbero triturare i neuroni con un gergo
esoterico che sviluppa discorsi paranormali o
paradottrinali. I veri filosofi riescono a farsi
comprendere anche dalla gente comune.
Però a mio parere la Marzano commette il classico
errore di generalizzare un pregiudizio femminile,
quando descrive l'utilizzazione dell'immagine del
nudo femminile o la pornografia come una forma di
sfruttamento delle donne, senza considerare il fatto
che esiste una minoranza di donne che preferisce i
piaceri dei soldi e le libertà sessuali ai vincoli
delle relazioni di coppia tradizionali. Anzi, da un
certo punto di vista molte donne riescono a
sfruttare le debolezze sessuali maschili per fare la
bella vita e in molti casi riescono a farsi
mantenere fino alla morte come molti politici
italiani. Inoltre non tutti possono investire tempo
e soldi in cultura (o nascere intelligenti), e i
belli, i poveri e gli stupidi devono avere la
libertà di guadagnarsi da vivere come meglio credono
(senza arrecare danno agli altri). Si diventa
prostitute e si diventa minatori perché non si
trovano alternative migliori (per vivere o
sopravvivere). Io non farei mai il minatore.
In ogni caso Michela Marzano sembra inseguire
l'etica che esce dalla sua vecchia dimensione
localistica e religiosa per andare incontro alla
nascente etica internazionale più laica. Comunque la
filosofia morale dovrebbe essere più sperimentale e
dovrebbe utilizzare più spesso i grandi poteri
dell'immaginazione umana. Bisognerebbe sempre
prendere esempio da Einstein e dal suo approccio
estremamente creativo nella ricerca scientifica.
Invece oggigiorno la scienza produce troppe branche
iperspecialistiche, "compartimentazioni
disciplinari, chiusure e ignoranze che impediscono
di vedere i problemi globali" e di capire le cose (Edgar
Morin, La mia sinistra, 2011).
D'altra parte il rischio che corre ogni studioso e
soprattutto ogni filosofo è quello di fare la fine
di Marx, che "Dopo aver pescato a larghe mani nei
suoi predecessori e nei suoi rivali, non esitò, pur
di imporre il suo deciso superamento, ad ingigantire
le antitesi, a raddoppiare in violenza polemica,
affinché in un deserto colmo solo di macerie, meglio
sovrastasse in tutto il suo splendore il suo
scientifico edificio" piuttosto settario (Carlo
Rosselli, Socialismo liberale).
E siccome la maggior parte degli esseri umani
reagisce in modo conformista, una buona parte si
crede anticonformista e solo una minoranza delle
persone sa riflettere e sa quello che fa, in
definitiva l'etica della vita quotidiana consiste
nel rispettare le libertà degli altri e "Adoperarsi
per ben pensare è il principio della morale" (Pascal),
poiché "In tutti noi sonnecchia un gran potenziale
di buona volontà che è atomizzata, intimidita,
intrappolata, paralizzata e disorientata, come se
non sapesse su cosa basarsi, per che cosa
manifestarsi e come assumere se stessa" (Vaclav
Havel).
In ultima analisi non serve un'etica normativa, ma
bisogna di volta in volta adottare un'etica
sartoriale e creativa, in quanto l'umanità è
differenziata in molte culture, subculture, famiglie
e individui con diversi cervelli, esigenze, problemi
e situazioni di vita. I concetti di "buono e
cattivo" sono simili a "destro e sinistro" e
dipendono dal punto di vista individuale (George
Santayana, filosofo spagnolo naturalizzato americano
e teorico del realismo critico, The Winds of
Doctrine, 1912; per reperire i suoi scritti:
www.iupui.edu/santedit; www.iep.utm.edu, Internet
Encyclopedia of Philosophy). Perciò chi vuole fare
il "buono" limitando l'autodeterminazione degli
altri è semplicemente un "cattivo" che sta
sublimando e trasformando la sua aggressività in
attività o burocrazia sadica.
Non esiste un'etica uniforme, ma esistono visioni
etiche multiformi in base alle culture e al genere
di sottoculture in cui si vive. Proviamo a pensare
alle svariate regole sociali e culturali da
rispettare. In alcuni paesi europei non esiste il
reato di atti osceni in luogo pubblico, poiché si
considera che nessuno è obbligato a guardare due
persone che fanno sesso. Mentre in altri paesi è
vietato baciarsi o addirittura esporre i simboli di
una religione diversa da quella di stato. E in circa
l'80 per cento delle culture è ammessa la poligamia,
ma in molti paesi occidentali la bigamia è ancora
considerata un reato a causa dell'originaria e
pervasiva etica religiosa.
Quindi, con le parole semplici e lievemente radicali
di un grande poeta si può dire che "non esiste il
bene e il male, ma è il pensiero che li rende tali"
(William Shakespeare, famoso artista inglese, con
probabili origini italiane;
www.johnflorio-is-shakespeare.com/florio22222.html,
in inglese, francese e italiano). Però la principale
norma positiva di condotta che si potrebbe affermare
a livello globale nell'arco di qualche decennio è
questa: la libertà personale è inviolabile
(citazione presente nella nostra Costituzione e
molto bistratta dall'idiozia e dall'immoralità
politica).
Michela Marzano è professore ordinario di filosofia
morale all'Université Paris Descartes (Sorbonne-Paris-Cité).
Nel 2009 è stata considerata uno dei cinquanta nuovi
pensatori più originali del mondo da "Le Nouvel
Observateur" (http://tempsreel.nouvelobs.com). Ha
pubblicato molti libri in francese e in italiano.
Per approfondire temi etici internazionali si
possono trovare alcuni testi molto interessanti
presso questa casa editrice:
www.polity.co.uk/philosophy (è specializzata
nelle varie scienze umane).
* * *
"Nebular" di Antonio Messina
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