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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Recensioni
In questo numero:
- "Il fardello dei piccoli uomini" di Concetta
Angelina Di Lorenzo, nota di Massimo Acciai
- "Dalla vetrata incantata" di Sandra Carresi,
Prefazione all'opera, a cura di Lorenzo Spurio
- "Un incontro d'AmorE" di Antonio Capolongo
- "Giorni memorabili" di Michael Cunnigham,
recensione di Mauro Biancaniello
- "Terzo millennio: scoperta di Dio e del
Segreto della Creazione" di Ivana Mucciola,
recensione di Sara Rota
- "Le strane abitudini del caso" di Giuseppe
Pompameo, recensione di Lorenzo Spurio
- "L'uomo che sfuggiva la morte" di Massimo
Acciai, recensione di Patrizia Poli e Ida
Verrei
- "Totalitarismo, democrazia, etica pubblica.
Scritti di Filosofia morale, Filosofia
politica, Etica" di Federico Sollazzo
- "Origine e diffusione del vampirismo - Il
doppio volto della donna: angelo o demone?" di
Serena Bono, recensione di Lorenzo Spurio
- "Culla sull'oblio" di Luigi Trisolino
- "Amore incompiuto" di Debora Cappa
- "Ascolta la Ciociaria" di Libero De Libero,
in esperanto
- "Non credevo di trovarti su facebook" di
Stefano Pietri
- "Giorni" di Alessandra MR D'Agostino,
recensione di Mario Gardini
- "in sintesi" di Amanda Nebiolo
- "Julia" di Luisa Galano
- "Jane Eyre. Una rilettura contemporanea" di
Lorenzo Spurio
- "Il risveglio dell'anima" di Mariella
Siviglia, Recensione di Sara Rota
- "Appeso per i piedi all'orlo del mondo" di
Stefano Reggiani, Recensione di Sara Rota
- "The day is yours. Kenneth Branagh" di
Ilaria Mainardi
- "Introduzione al mondo. Notizie minime sopra
gli spacciatori di felicità" di Idolo
Hoxhvogli
- "Mezzogiorno dell'anima" di Enrico
Pietrangeli
Articoli
Interviste
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1. ANTECEDENTI STORICI DEL
PROGETTO
1.1 Stagione 2008
Nella prima settimana di agosto del 2008 i poeti
Enrico Pietrangeli e Ugo Magnanti hanno realizzato,
dopo una breve fase ideativa e organizzativa durata
solo 40 giorni, il tour ciclo-poetico intitolato
Sicilia Poetry Bike, una rassegna itinerante che ha
coinvolto diverse città della costa orientale
dell'Isola, vale a dire Messina, Taormina, Catania,
Augusta, Siracusa, Noto, Modica e Ragusa. I due
poeti hanno percorso l'intero tragitto in
bicicletta, in ogni città si sono fermati per una
suggestiva lettura poetica, attesi e affiancati da
altri poeti. Si è trattato di un evento originale,
il primo nel suo genere, che ha posto in relazione
il coinvolgente binomio "poesia e viaggio" e, non a
caso, ha voluto ripercorrere nella Sicilia tanto la
genesi della poesia italiana quanto la sua antica
vocazione itinerante. La manifestazione è stata
supportata da diverse librerie, associazioni e
aziende turistiche dell'Isola nonché seguita da due
radio regionali, una siciliana (Radio Sis di
Catania), in diretta ogni mattina, e l'altra laziale
(Radio Immagine di Latina), con frequenti servizi
informativi. Il Sicilia Poetry Bike, inoltre, ha
avuto un preludio il 25 luglio nella città tirrenica
di Nettuno, in provincia di Roma, da dove i due
poeti sono partiti per un trasbordo alla volta
dell'Isola. Il sindaco della città ha affidato loro
un messaggio di amicizia mediterranea da portare
nelle città siciliane attraversate. La
manifestazione ha ottenuto un notevole riscontro,
sia in termini di pubblico che di media. Altrettanto
positivo è stato il riscontro delle amministrazioni
comunali siciliane, che sono intervenute agli
incontri in forma ufficiale, attribuendo in varie
modalità segni tangibili di apprezzamento nei
confronti dell'iniziativa, con un calore e
un'accoglienza estremamente apprezzabili che hanno
avuto, come espressione più rilevante, il
ricevimento ufficiale dei due poeti al Palazzo
comunale di Siracusa da parte dell'amministrazione.
1.2 Stagione 2009
Nel corso del 2009, a seguito dell'ospitalità
tributata alla precedente edizione in quanto momento
di aggregazione poetico non-stop di oltre una
settimana nella peculiarità dell'iniziativa
ciclistica associata, si è provveduto ad organizzare
una nuova edizione redigendo un primo progetto che,
in questa occasione, ha consentito il patrocinio da
parte di Comuni ed altri Enti nonché Associazioni
del territorio. Molta attenzione, in questa seconda
esperienza, è stata rivolta alle location, come pure
agli artisti che hanno provveduto ad animarle con la
loro presenza, sino ad assumere la portata di un
vero e proprio festival itinerante di poesia, arte,
culture e tradizioni. Contemporaneamente e per la
prima volta sono stati previsti alcuni happening on
the road a coronare l'azione performativa
intrapresa. Sono stati toccati luoghi storici
dell'isola, come il Caffè Galante (dove ha avuto
corso un collegamento con la trasmissione Fahrenheit
di RAI 3), ed in particolare una basilica, quella
del Salvador Mundi (San Salvatore di Fitalia),
simbolo di sovrapposizione di storia e arte che
parte da Bizantini e Normanni, tornando al palazzo
dei Duchi di S. Stefano (Taormina). Sono stati pure
evidenziati, strada facendo, antichi folclori
dell'entroterra, come quella del Festival di poesia
gallo-italico. Come previsto, inoltre, il percorso è
stato segnato anche da appuntamenti con associazioni
ciclistiche, rappresentativi di momenti aggregativi
più informali, oltre ai meeting serali che, man
mano, hanno coronato l'intero tragitto. Adeguato
spazio è stato lasciato, infine, anche agli
strumenti informatici e le nuove tecniche di
comunicazione attraverso network e collegamenti in
streaming culminati con il montaggio di un video
proiettato all'ultima tappa da parte di Giusalba
Zappalà. In questa seconda edizione, la rassegna è
stata curata in collaborazione con Andrea Ingemi e
Vittoria Arena.
1.3 Stagione 2010
Nel 2010, sulla scia delle precedenti esperienze
elencate, prende corpo il progetto CicloPoEtica
ideato da Enrico Pietrangeli, con una denominazione
preposta per rendere, sotto altro nome e forma,
l'iniziativa del Sicilia Poetry Bike permeabile ai
nuovi territori coinvolti e, nondimeno, rafforzarne
i contenuti già insiti negli originari intenti.
Viene evidenziato il lemma "ciclo" in funzione della
maggiore diffusione ed attenzione già rivolta alla
bicicletta nell'area interessata, come pure a
sancire una continuità nel perpetuarsi dell'evento,
sia pure attraverso altre denominazioni e in diversi
luoghi, volto tanto alla diffusione quanto al
consolidamento di una cultura ciclo-poetica,
tematica di fondo dell'evoluzione stessa del
progetto nel suo corso pluriennale. Il "Po" è il
percorso determinante una comunanza geofisica che ha
contraddistinto l'iniziativa. L'evento si è svolto
sempre in concomitanza con l'inizio del mese
d'agosto e si è articolato, zigzagando lungo il
corso del fiume, in diverse tappe da Torino a
Venezia, passando per Frassineto Po, Pavia,
Piacenza, Parma, San Benedetto Po, Ferrara, Chioggia
e percorrendo più regioni (Piemonte, Lombardia,
Emilia Romagna e Veneto) per riproporre l'originale
consolidato format d'incontri e condivisione di
poesia, arti, territori e tradizioni. Rispetto alle
precedenti edizioni siciliane, si è percorso un
itinerario perlopiù pianeggiante, quindi alla
portata dei più. La novità più saliente, in questa
edizione, è stata infatti l'aggregazione d'iscritti,
tramite la collaborazione stipulata col Circolo dei
Lettori di Torino, per chiunque volesse prendere
parte al tour su due ruote per una o più tappe.
Un'iniziativa che ha riscosso notevole seguito e,
alla partenza, ha avuto anche un servizio di RAI 3
Piemonte unitamente ad un dettagliato reportage de
La Stampa di Torino. L'iniziativa è stata realizzata
con piccoli sostegni provenienti da attività di
settore e il Patrocinio, tra gli altri, della
Federazione Ciclistica Italiana e dell'Università
degli Studi di Torino, oltre a diversi Comuni,
Provincie e Associazioni pertinenti le aree
interessate. Significative, tra le tante, le
adesioni di alcuni importanti editori del settore,
come Lietocolle e Blu di Prussia, di riviste
tematiche, come L'Osservatorio Letterario di
Ferrara, ed organizzazioni di settore, come Literary.
Con CicloPoEtica è continuata un'azione performativa
che, nel corso di questa rassegna itinerante, si è
caratterizzata con ulteriori happening on the road.
Anche qui molti artisti locali hanno dato adesione
all'iniziativa, nonostante il coincidere di ferie
che, in Sicilia, ha avuto un impatto pressoché
irrilevante. Alcuni media, come per le precedenti
edizioni, hanno interagito col tour. La TV Radio
Chioggia per una diretta radiofonica e Rosa Tv dal
Lazio. Inoltre, sempre dalla Sicilia, con
l'Associazione Culturale Kafka di Messina, è stata
curata una diretta collegata in simultanea con
eventi paralleli durante la tappa di San Benedetto
Po. Ampliato, in questa occasione, l'operato in
diretta streaming che è stato esteso a più tappe
laddove le condizioni lo rendevano possibile
trovando, anche attraverso questi canali tuttavia
sperimentali, un discreto audience al seguito. Sulla
scia dell'edizione del 2009, si è posta ulteriore
rilevanza nell'identificazione delle diverse
location che, per l'occasione, hanno avuto
particolare risalto in siti come il Castello
Visconteo a Pavia o l'Auditorium San Nicolò a
Chioggia. In questa terza edizione, la rassegna è
stata curata in collaborazione con Daniela Fargione
e Gloria Scarperia assistente al coordinamento.
Gruppo ciclo-poetico alla volta di Frassineto Po il
3 agosto 2010
2. RASSEGNA STAMPA ANTECEDENTI
Complessivamente, in tre anni di attività "ciclopoetiche",
sono stati coinvolti quasi un centinaio di
collaboratori e circa duecento artisti,
evidenziandoli in tutta la comunicazione svolta.
Oltre venti sono state le località toccate in un
costante, seppure a tratti gravoso, spontaneo
palcoscenico poetico capace di suscitare adeguata
attenzione dei media lungo tutto il percorso.
Comunicati stampa integrati di itinerari e programmi
completi delle tre edizioni, insieme a materiali
fotografici, videoriprese e dirette streaming, sono
disponibili su richiesta. È inoltre disponibile
anche una rassegna stampa completa in formato A4.
3. PREMESSE AL NUOVO PROGETTO
Dietro lo sviluppo di questo progetto si consolida,
quindi, una bicicletta intesa sempre più ampiamente
come "strumento poetico per la specifica visione del
mondo che essa induce", così come il presidente
della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di
Rocco, ha voluto commentare la scorsa iniziativa del
2010. È da questa visione, condivisa e praticata nel
tempo, che prende ancora vigore e consistenza
l'opportunità di avere tuttavia un seguito, come
pure la consapevolezza di segnare comunque premesse,
speranze per ulteriori indispensabili percorsi sul
futuro attraverso uno "strumento poetico" inteso
quale un unico corpo (bicicletta, poesia e
ciclo-poeta) capace di rivoluzionare la rifrazione
sensoriale del mondo circostante.
4. DENOMINAZIONE
CicloInVersoRoMagna è la denominazione preposta a
sintesi degli intenti e nuovi corsi intrapresi con
questa progettazione. Premesso quanto più volte
ribadito intorno al lemma "ciclo" lo scorso anno,
"InVerso", oltre ad evidenziare l'asse portante
poetico che si rinnova in seno all'iniziativa, vuole
segnare letteralmente un percorso inverso, a partire
dall'introduzione di tematiche storiche legate a
mito e poesia che, nella fattispecie, sono state
identificate nella romanità, per ripercorrere
idealmente a ritroso una leggenda che s'identifica
infine con la storia per avere un suo corso e una
sua fine. Nondimeno s'identifica un'area geografica
(Romagna) non vincolante ma portante nello snodo tra
Via Emilia, Flaminia e Popilia-Annia nonché nella
presenza, oltre al Po, delle sorgenti del Tevere.
Un'area che, a partire dalla denominazione,
riconduce la memoria alla grandezza di Roma, che qui
diviene baluardo di un mondo in opposizione a quello
barbarico. Una contrapposizione che permane
idealmente, a tutt'oggi, a fronte dell'irrigidimento
verso un appiattimento culturale, ove viene meno il
ruolo dell'impero inteso quale punto di
stratificazione e coesistenza di secoli di cultura e
spiritualità. Un'idea dell'impero che, oltretutto,
trova corrispondenze in sincretismi connaturati sia
negli obiettivi che nelle attività progettuali.
5. MOTIVAZIONI
La poesia non è mai stata soltanto espressione di
passioni individuali, ma anche di visioni e di
principi condivisi da intere comunità, sino a
rappresentare un retaggio culturale collettivo
imprescindibile, radicato a sancire identità e
origini, così come la bicicletta ha rappresentato
un'ideale di civiltà contemporanea come mezzo di
locomozione che, usando la sola energia umana, è in
grado di triplicarla. Un mezzo, peraltro, popolare,
prescindente da collocazioni sociali e che,
oggigiorno, è assurto a simbolo di tutela e di
rispetto ambientale. Poesia e bicicletta intese
anche come aspetto dinamico-futurista che si coniuga
alla tradizione e riconduce la poesia alla sua
primigenia oralità. Per tali ragioni, la
realizzazione di un evento che sintetizza queste due
anime, solo apparentemente così lontane, rappresenta
uno dei possibili modi per manifestare la chiara
vocazione a un esercizio consapevole della civitas,
nel doppio significato che la parola cives può
avere, ovvero città e civiltà. Nesso, quest'ultimo,
meglio sintetizzato nel tema insito in questa
edizione per quanto già accennato nel precedente
paragrafo.
6. OBIETTIVI
Promuovere una visione propositiva sull'esercizio e
la frequentazione tanto della poesia quanto della
bicicletta, come attività che avvicinano a se
stessi, che favoriscono la conoscenza di sé, una
riflessione sulle ragioni profonde di un proprio
contributo ad un "sostenibile" modello di vita,
individuale e collettivo, e quindi anche azione sul
tessuto sociale, creando momenti di aggregazione
pedagogici e propedeutici per rendere consapevoli
del passato in relazione alle opportunità del
futuro. Favorire contatti e scambi culturali tra
persone e associazioni nell'ambito delle comunità
locali attraversate, nella convinzione che le
occasioni e gli incontri significativi possano
segnare "virtuosamente" i percorsi di vita.
Ridestare interesse ed interazione tra sport e
cultura, con particolare evidenza alla poesia.
Valorizzare il patrimonio artistico-culturale locale
e l'indotto turistico dei luoghi attraversati. Si
tratta di un evento volto soprattutto a condividere
tradizioni, sia nella tangibilità del viaggio che
negli incontri che verranno man mano sanciti lungo
le tappe prefissate. Sono quindi previste soste in
forma di eventi finalizzati a manifestare momenti di
scambio in accordo alle singole esigenze locali e
che, oltre alla poesia, comprendano le arti in un
contesto più esteso, come pure la valorizzazione del
territorio stesso, anche attraverso conferenze,
eventi folcloristici e l'interazione con quant'altro
già in atto sull'area di pertinenza. Un segmento che
ci si ripropone di sviluppare più adeguatamente in
questa edizione è quello della valorizzazione del
patrimonio storico-culturale nella sua rievocazione
orale. Infatti, nell'ambito delle tematiche
accennate al paragrafo denominazione, insieme al
tragitto ciclo-poetico si traccerà idealmente un
percorso "inverso" che, dalla storia e relativa
chiusura di un rispettivo "ciclo", riconduca alla
leggenda nell'archetipo che ne scaturisce.
7. ATTIVITÀ
Premesso che la domanda di poesia, intesa come
possibilità d'incontro e dialogo in un autentico
confronto del "sentire", è sempre più omogenea ed
incisiva, soprattutto grazie alla rete internet, e
che, peraltro, si sta assistendo anche ad un
riaffermarsi dell'oralità della poesia, la
manifestazione s'impernierà perlopiù su letture
poetiche. Reading pubblici intesi altresì come
luoghi di appuntamento che scandiranno l'intero tour
in ogni tappa che lo compone, così come fin qui
accaduto nelle precedenti edizioni, attraverso il
coinvolgimento di artisti locali che interverranno
per l'occasione nella consolidata formula del
festival itinerante, primo format italiano di
cultura e bicicletta inaugurato in Sicilia nel 2008.
Inoltre verranno introdotti, in accordo ad
opportunità ed esigenze del percorso tracciato,
ulteriori iniziative, come accennato nel precedente
paragrafo inerente gli obiettivi del progetto. Una
rassegna che vedrà, anche attraverso l'uso dei mezzi
di comunicazione informatici, l'aggregazione di una
considerevole compagine di autori ed addetti
culturali. Alcuni di questi percorreranno il
tragitto in bicicletta, altri li incontreranno nei
luoghi prescelti per gli eventi. Altri ancora vi
prenderanno parte con iniziative parallele gestite
da terzi (associazioni, enti, etc.) seguendo parte o
l'intero percorso autonomamente, ma condividendone
strutturazione, appuntamenti e finalità, così come,
nel caso della precedente CicloPoEtica, è avvenuto
collaborando col Circolo dei Lettori di Torino. Sono
previste, anche a tale scopo, alcune anteprime di
presentazione del progetto da programmare nella fase
di start up organizzativa. Fra le attività
collaterali a tema saranno ben accette mostre e, in
particolare, sarà prospettata la possibilità di
esposizioni di biciclette d'arte e/o d'epoca da
collocare in una delle tappe del percorso come uno
dei momenti salienti dell'iniziativa, come pure sarà
dato spazio all'opportunità d'invitare personalità
del mondo sportivo del nostro recente passato.
8. LUOGHI DI SVOLGIMENTO
Anche in questo caso il percorso si snoderà
coinvolgendo un'area culturalmente eterogenea ma
nondimeno strettamente vincolata da un corso storico
che, in concomitanza con il 150° anniversario
dell'indipendenza del nostro Paese, vuole essere di
riferimento e supporto per una comune cognizione
storico-culturale attraverso lo strumento
ciclo-poetico. Tale riferimento verrà evidenziato
attraverso un'azione performativa che, in questo
contesto, farà ricorso a strumenti e simboli che
restano attuali e fondativi dell'evento unitario
celebrato durante l'anno. Con riferimento ai luoghi
di svolgimento, nella successiva scelta attuativa
progettuale si terrà conto del riscontro manifestato
dalle amministrazione locali, come della compresenza
e della contiguità di eventi assimilabili. Ma
soprattutto si terranno in considerazione le
esigenze e le richieste di natura promozionale
avanzate dagli sponsor. Si privilegeranno spazi
storici e istituzionali nonché importanti librerie,
dando l'opportunità al pubblico di avvicinarsi
emotivamente ed intellettualmente all'antichissimo,
ma straordinariamente attuale modo di porgere i
versi rappresentato dall'oralità. A seguito di
quanto premesso e con riferimento alle tematiche
inerenti la caratterizzazione del percorso,
relativamente alle analisi e riscontri raccolti in
fase di assestamento progettuale, vengono elencate
soltanto una serie di possibili località indicative
e non vincolanti lo sviluppo di un tragitto che,
tendenzialmente, dal nord della Penisola dovrebbe
ricondurre verso il sud dal versante adriatico.
Padova e Ravenna sono alcuni tra i primi siti
individuati sul versante nord orientale, mentre,
sull'altro, compaiono Pavia, Cremona e Verona
convergendo, attraverso Cesena, comunque su Rimini,
in quanto crocevia delle principali arterie
imperiali dell'area, per eventualmente proseguire
sull'asse adriatico. A Ravenna pure s'intenderebbe
dare particolare risalto, quale ultima capitale
dell'impero in un percorso allegorico che, da Flavio
Romolo Augusto, riconduca a presunte origini del
mito della Caput Mundi, nei secoli sede pontificia
di quella che fu l'ultima religione di stato
dell'impero nonché capitale dello stato unitario
dopo la breccia di Porta Pia, nodo e punto focale
che tarda di quasi un decennio l'annessione di Roma
al regno sabaudo. Una rosa di luoghi, quindi, sulla
base della romanità ma anche delle tematiche
portanti progettuali, ovvero bicicletta e poesia,
punti ritenuti sempre d'interesse prioritario
soprattutto se connessi a locali tradizioni come, ad
esempio, è il caso Ferrara nel suo espletare una
cultura ciclabile.
9. PERIODO E DURATA
In accordo a quanto espresso nel precedente
paragrafo, si prevede una durata di circa dieci
giorni variabile ed estendibile relativamente alle
opzioni praticabili sul territorio. Periodo che va a
configurarsi sempre da inizio agosto in poi, così
come accaduto nelle precedenti edizioni svolte.
10. RISORSE UMANE
La responsabilità della direzione organizzativa e
artistica dell'evento sarà assunta da Enrico
Pietrangeli con Gloria Scarperia e Andrea Bisighin
coadiuvati da altri eventuali soggetti che verranno
individuati e preposti in accordo alle esigenze
riscontrate. Anche in questa occasione altri
poeti-ciclisti o artisti-ciclisti, di entrambi i
sessi, potranno seguire l'iniziativa insieme ad
altri poeti, artisti ed addetti culturali che si
uniranno nelle rispettive città di residenza, dove
avranno luogo eventi-sosta programmati. Saranno
individuate collaborazioni mirate per il buon esito
dell'iniziativa, anche attraverso mass media.
Inoltre sarà attivato un ufficio stampa di
coordinamento affiancato anche attraverso appositi
spazi che s'ipotizza di ricreare con network o
altro. Una collaborazione particolare sarà stabilita
con i rappresentanti dei vari enti locali,
associazioni, festival, rassegne e quant'altro,
nell'intento di trovare accordi e reciprocità con
eventuali iniziative già in corso lungo il percorso
previsto della rassegna itinerante.
11. CURRICULA ORGANIZZAZIONE
Enrico Pietrangeli, autore della raccolta di poesie
Di amore, di morte, pubblicata in versione cartacea
(Teseo editore - 2000) e in elettronica (Kult
Virtual Press - 2002), collabora con giornali e
riviste da diversi anni ed è giornalista
pubblicista. Presente sulla scena romana della
poesia sin dagli anni Ottanta, ha curato anche
rassegne e spettacoli come "Poesia da Bruciare", il
"Sicilia Poetry Bike", "CicloPoEtica 2010" e
"Nettuno: Fiera di Poesia 2010". Attraverso la
traduzione poetica, si è dedicato all'opera di
alcuni autori poco conosciuti. Ha ripubblicato il
suo romanzo d'esordio In un tempo andato con
biglietto di ritorno (Proposte Editoriali - 2005)
con una seconda edizione in elettronica (Kult
Virtual Press - 2007) e un'ulteriore silloge poetica
dal titolo Ad Istanbul, tra pubbliche intimità (Il
Foglio - 2007).
Gloria Scarperia è laureata in Arti e Scienze dello
Spettacolo indirizzo teatro, lavora alla biblioteca
del dipartimento di Storia, Culture, Religioni
presso l'Università di Roma La Sapienza. Ha
collaborato nel 2004 al lavoro di sceneggiatura su
Amleto a cura di Michele Cavallo. Nel 2005 ha
completato il lavoro di sceneggiatura "la pista
degli schiavi". Nel 2009 ha collaborato con il
teatro Abraxa agli allestimenti della Festa de'
Noantri e di ImproVVisi Urbani. Nel 2010 ha
collaborato come assistente al coordinamento del
progetto CicloPoEtica 2010.
Andrea Bisighin è nato a Legnago nel gennaio del
1971. Laureato in scienze politiche all'Università
di Padova, collabora con la rivista Ruotalibera
degli Amici della Bicicletta di Verona. Premiato nel
2000 ad Angiari (Verona) con il racconto per
l'infanzia "Il Bruco e l'ortica" e, a Brugherio
(Milano), premio Europa con il racconto ad "Occhi
spenti", nel 2010 ha pubblicato i seguenti racconti:
"Forse", ciclo-racconto nella raccolta IORACCONTO 3
Storie di città, e "All'ultimo minuto" nella
raccolta Rac-corti, racconti per chi va di fretta.
Inoltre è stato premiato lo scorso novembre al
premio di poesie in vernacolo Grotte di Catullo di
Sirmione con la ciclo-poesia "Vecia bicicleta". Ha
realizzato la silloge ciclo-poetica PEDALI di VERSI.
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