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Libri a fumetti

IL CAMPIONE DEL VERDE
Il ciclico ritorno di Swamp Thing

Articolo di Andrea Cantucci

Cinema

"Preghiera - un atto osceno". Intervista a Margherita Ortolani, autrice e attrice
a cura di Alessandro Rizzo

Fotografia

Mostra di Fotografia e Poesia - Roberto Mosi "Firenze, dalle vetrine alle periferie"
di Roberto Mosi

Teatro

Giovane e bella
di Maria Antonietta Nardone

Miti mutanti 21

Strisce di Andrea Cantucci

Un artista a Coverciano 7

Strisce di Luca Mori

Mostra di Fotografia e Poesia - Roberto Mosi
"Firenze, dalle vetrine alle periferie "

 


Si è svolta nel mese di ottobre, presso il Caffè Serafini, la Mostra "Firenze, dalle vetrine alle periferie" , quaranta immagini fotografiche in bianco e nero, e un filo continuo di poesie raccolte in strisce di carta presso le foto, a "portata di mano" dei visitatori. Le immagini presentano aspetti contrastanti della città, da una parte il centro con le vetrine dei grandi nomi della moda, dall'altra, l'anonimato e, talvolta, lo squallore delle periferie.
Nel primo caso, fotografie di vetrine che riflettono scorci di strade e monumenti circondati dalla folla dei turisti. Emerge un "paesaggio" di visioni e di "rinvii" che approda all'evanescenza dei sogni.
Nelle periferie, invece, la macchina fotografica si ferma su spazi, per lo più, anonimi, su nonluoghi, che non danno identità alla città. Emergono due linguaggi: l'iper-realismo della vita quotidiana delle periferie; il "sogno" dalle immagini riflesse nelle vetrine della Moda, aperte su paesaggi memorabili di Firenze.

Perché fotografia e poesia? Si sostiene che per fotografare occorrono tre elementi, un buon obiettivo, un discreto occhio e un'idea, una sensibilità, l'immaginazione. L'autore trova quest'ultima dimensione nella composizione poetica, che gli suggerisce il taglio, la scelta dell'immagine da riprendere. Abbiamo così per le periferie, il paesaggio poetico che offre il libro dell'autore "Nonluoghi" ( eBook www.laRecherche.it). Tra le strisce di carta con i testi poetici appesi ai quadri, quello, forse, più emblematico e più scelto dai visitatori:

Abitano le frange
dei nonluoghi
dormono in fagotti
distesi per terra
mangiano seduti
in gruppi pensosi
pisciano in larghe
gore ricamate
defecano al riparo
dei raggi di biciclette

puzzano di odori
nauseabondi.

Aria pulita domani,
arriva il Presidente !
Brilla l'ultima frangia
dei nonluoghi,
sfrecciano nel cielo
le Frecce Tricolori.

Per le vetrine del centro della città, il linguaggio si fa prezioso. Sono composti calligrammi che riprendono, riecheggiano la forma dell'immagine fotografica ai quali sono abbinati. Fra i più scelti dal pubblico, quello unito alla foto degli impermeabili Burberry, di via Tornabuoni:
impermeabili
divini alti nel cielo
le cinture strette alla vita
appena usciti dalle persiane
pronti a conquistare la strada
fiorentina della moda andatura
superba anche senza
la testa
La Mostra di Roberto Mosi era aperta dalla poesia: "Cerco l'anima delle città/ raggiunte ai quattro/ angoli del mondo./ Scivola l'anima delle città…"

Contatore visite dal 6 giugno 2011
 
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