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Sveglio fantasma:
Intervista ai Piccoli Animali Senza Espressione
Ho avuto occasione di
sentire i P.A.S.E. dal vivo durante un concerto di
Tenedle (loro produttore), nella periferia tra
Sesto Fiorentino e Firenze, rimanendone subito
colpito. L'intervista che segue, realizzata
tramite e-mail nella primavera del 2017, nasce
nell'attesa dell'uscita del loro album Sveglio
fantasma, disponibile dal 3 maggio.
Quando è nato il vostro gruppo? Come vi siete
incontrati?
I Piccoli Animali Senza Espressione (PASE) nascono
nel 2009 dal desiderio irrefrenabile di Andrea
Fusario, bassista dei PASE e già fondatore dei
Virginiana Miller di ripartire da zero con un
progetto musicale nuovo, fresco e ricco di
contenuti (musicali e non), cari a lui e ai suoi
compagni di avventura: Edoardo Bacchelli, voce e
tastiere, Filippo Trombi, chitarra, elettronica e
cori e Gianluca Pelleschi, autore dei testi dei
primi due dischi, This incanto, 2012 e Cerco casa
vista Marte, 2014. Con l'uscita di This incanto
Luca Brunelli Felicetti, batterista, viene a far
parte del progetto.
L'incontro è mirato: sono passati un po' di anni
dalle storie vissute con i Virginiana e Andrea ha
bisogno di collaborare con persone che hanno la
sua stessa voglia di fare. Coinvolge due vecchi
amici, Gianluca e Edoardo e incontra Filippo. Poi
si aggiunge Luca. In breve Andrea contagia gli
altri che come lui diventano degli inguaribili
visionari.
Il curioso nome che vi siete dati si riferisce
ad un racconto di Wallace: come mai questa scelta?
Piccoli Animali Senza Espressione è il titolo del
primo racconto della raccolta La ragazza dai
capelli strani di D. F. Wallace. Racconto
splendido, ha lasciato fin dalla prima lettura
nelle menti dei PASE una sensazione indefinita e
infinita, correlata con le atmosfere poetiche e
sognanti che fin da subito "i ragazzi" hanno
cercato di creare con suoni, immagini e testi nei
loro dischi. Quasi si trovassero sotto lo stesso
cielo con l'aspetto cerebrale del racconto del
loro scrittore ispiratore, nello stesso campo,
stesso vento.
Che musica ascoltate? Avete dei modelli
musicali?
I modelli musicali sono molti e ognuno ha i
propri. Filippo è sicuramente più Rock-Pop-Prog,
adora ancora oggi The Police ma anche la british
invasion degli 80's. Edoardo ama i Depeche Mode e
The Cure oltre alla musica più industrial come
Einstürzende Neubauten. Andrea è fanatico dei
Radiohead, di David Sylvian e i suoi Japan e gli
Ultravox.
Ci accomunano Bjork, Aphex Twin, i Lamb e i
Massive Attak. Chiudiamo pure con Robin Guthrie e
i suoi Cocteau Twins ma la lista sarebbe ancora
ben lunga!
C'è un brano che sentite come più
rappresentativo? Un cavallo di battaglia?
Difficile mettere l'accento su un pezzo piuttosto
che su un altro. Ma scegliamone uno da ogni disco.
"Sei non sei" da "This incanto" si riferisce a
Wallace e ricorda quanto anche le piccole cose
possano avere un forte potere consolatorio.
"Mission to Mars" da "Cerco casa vista Marte"
racconta la voglia di evadere, di fuggire da un
mondo nel quale non ci si riconosce più.
Infine "Luminoso", dall'ultimo lavoro "Sveglio
fantasma", pezzo che raggiunge l'equilibrio,
desiderato da tempo, tra melodia e testo. Racconta
i viaggi, la luce e i colori di Kandinsky e segna
una svolta nel gruppo con l'ingresso di Annalisa
Boccardi, ora nuova autrice dei testi.
Come nascono le vostre canzoni? Da dove
prendete ispirazione?
Le canzoni nascono dal desiderio di dare
un'identità personale a composizioni puramente
strumentali in cui l'elettronica ha una parte
predominante sul resto. Normalmente questi punti
di partenza sono il frutto dell'immaginazione
creativa di Edoardo e/o della visione di Andrea.
Solo dopo passano nelle mani di Filippo che ha il
compito di arrangiarle e farle diventare canzoni,
con una forma e una struttura. Poi sulla linea
melodica della voce, indicativa ma già ben
delineata, Annalisa scrive il testo-canzone.
L'ispirazione può nascere da un testo letterario,
un'opera d'arte figurativa, così come dallo
svanire di una lucciola nell'erba alta o dallo
scorgere l'ombra di un geco su un muro.
Cosa pensate dell'era digitale? Cosa pensi
della musica on-line?
L'era digitale e la musica on-line hanno messo un
po' in crisi il settore discografico sebbene
abbiano contribuito a diffondere il prodotto in
maniera più capillare, anche nel caso di artisti
piccoli o poco conosciuti. Probabilmente questa
crisi ha danneggiato gli artisti di media fama e
spessore, che si sono trovati schiacciati verso il
basso, allontanati dai "grandi" del mainstream.
Parliamo del vostro ultimo lavoro musicale,
"Sveglio fantasma": com'è nato questo progetto?
È nato dalla fuoriuscita di Gianluca, che dopo
aver brillantemente prestato la sua opera in
qualità di autore dei testi dei primi due album ha
preferito dedicarsi al cinema, altra sua vera
grande passione. Questa scelta ha condizionato i
PASE al punto da dover considerare tutte le
possibili soluzioni al problema per rimanere in
vita e non interrompere la loro storia. L'incontro
con Annalisa e il suo modo di scrivere, delicato,
poetico e allo stesso tempo colto, ha prodotto una
formula apparsa da subito convincente, tanto da
suggerire alcune modifiche radicali. La formazione
ha dovuto rinunciare alla batteria acustica,
incrementando piuttosto l'uso di elettronica e
sequencer.
All'inizio del lavoro è stato fondamentale
l'accordo con l'amico Tenedle (Dimitri Niccolai)
che dall'Olanda ha seguito i PASE in tutto il
percorso di questo disco, curandone la produzione
artistica e facendo anche molto di più, con un
entusiasmo pari a quello dei componenti, se non
addirittura superiore. Grazie a lui i pezzi hanno
acquistato una maggiore coerenza negli
arrangiamenti e nell'utilizzo dei suoni.
Progetti per il futuro?
La nostra ferma intenzione nei prossimi mesi è
quella di far conoscere "Sveglio fantasma" il più
possibile suonando in giro per l'Italia e, questa
volta, non è affatto esclusa la possibilità di
veder realizzato un nostro sogno, quello cioè di
suonare all'estero. Probabilmente, con l'aiuto di
Tenedle, organizzeremo un minitour europeo che ci
porterà a "svegliare il fantasma" in autunno o al
più tardi nella prossima primavera in Olanda,
Belgio e Lussemburgo. Questo è l'unico progetto
nuovo che attualmente abbiamo in cantiere e che
non vediamo l'ora di poter realizzare.
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