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Libri a fumetti
L'ALBERO DELLA VITA: Una ricerca oltre i confini
del tempo
Recensione di Andrea Cantucci
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L'ALBERO DELLA VITA:
Una ricerca oltre i confini del tempo
Nell'ambito
del fumetto e della narrativa disegnata in genere,
il viaggio è un tema costante, che già tra 1700 e
1800 si trovava ampiamente sviluppato nelle opere
pionieristiche di disegnatori come Thomas Rowlandson
o Rodolphe Töpffer. Molti tra i successivi
personaggi a strisce, nati per vivere ogni sorta di
avventure nei più diversi paesi, non hanno potuto
evitare di viaggiare continuamente, sia che si
muovano in gruppo (come Little Nemo o Tex Willer),
insieme a un amico (come Mickey Mouse o Asterix),
oppure da soli (come Corto Maltese o Ken Parker).
Autori dei generi più diversi, come l'incisore belga
Frans Masereel, lo sceneggiatore argentino Hector
Oesterheld, o il disegnatore francese François
Bourgeon, per citarne solo alcuni, hanno dedicato
importanti storie per immagini ai viaggi di
personaggi particolarmente umani e toccanti, in cui
ognuno potrebbe riconoscere in parte il difficile
percorso della propria stessa esistenza.
Lo stesso si può dire del romanzo a fumetti "The
Fountain, L'Albero della Vita", scritto dal
pluripremiato regista Darren Aronofsky, già autore
dei film "p" e "Requiem for a Dream", e
splendidamente illustrato dal pittore Kent Williams,
già co-autore di fumetti graficamente innovativi
come "Blood: A Tale" o "Havok & Wolverine: Meltdown"
(*). Anche la storia di come il volume è stato
realizzato rappresenta in un certo senso un lungo
viaggio. Pensato inizialmente da Aronofsky come
film, il progetto aveva dovuto essere accantonato a
produzione già avviata, ma la lungimiranza
dell'autore, che aveva creduto bene di mettere al
sicuro i diritti per una versione a fumetti, gli ha
permesso di rielaborarlo completamente in un altro
linguaggio espressivo. Mentre Williams cominciava a
dipingerne le immagini, però, anche una seconda
versione cinematografica era tornata in cantiere,
riuscendo questa volta ad essere completata. Il
risultato è che vi sono ora due versioni della
stessa storia, prodotte dallo stesso scrittore per
due diversi media e uscite a poca distanza l'una
dall'altra, in cui l'idea iniziale è stata
sviluppata in due modi diversi (**). Ciò dimostra,
se mai ce ne fosse ancora bisogno, come gli stessi
contenuti possano essere trattati tanto dal cinema
quanto dal fumetto, in perfetta autonomia
espressiva, senza che uno dei due sia una semplice
trasposizione riduttiva dell'altro. Comunque qui ci
si riferirà in particolare al romanzo a fumetti.
Non è la storia di un solo viaggio, ma di tre viaggi
in uno, che si svolgono in tre epoche diverse,
intersecandosi e fondendosi l'uno nell'altro. Un
conquistador spagnolo del XVI secolo, amante della
regina Isabel, è inviato in Messico alla ricerca del
mitico Albero della Vita, citato sia dalla Genesi
che dalle tradizioni maya (e di molti altri paesi).
Un viaggiatore spaziale del XXV secolo, accompagnato
dall'immagine della donna amata, trasporta un grande
albero quasi secco verso una lontana stella,
identificata col regno della morte e la fonte della
vita. Un medico contemporaneo insiste allo stremo
nella ricerca di una cura contro il cancro, per
poter salvare la propria compagna a cui resta poco
da vivere. I tre uomini sono la stessa persona,
Tomas o Tommy Creo, e le loro tre amanti sono una
sola donna, Isabel o Izzy. Com'è possibile, a meno
che qualcosa di incredibile incontrato nel passato e
ritrovato nel futuro, non li abbia resi in qualche
modo immortali?
Nella parte ambientata nel passato assistiamo in
pratica al tentativo di una coppia di individui di
riappropriarsi di uno dei fondamentali simboli
mitici dell'Umanità, sottraendolo al controllo e
alle manipolazioni delle gerarchie della Chiesa.
Nella parte futura, la lotta per il superamento
della morte e la speranza nella sopravvivenza della
vita sembrano ormai dover dipendere dagli sforzi di
un singolo uomo, guidato dai propri sogni e
dall'amore provato per un altro essere umano. Nella
parte contemporanea, la volontà di non arrendersi di
fronte all'inevitabilità della morte, si coniuga con
la necessità di dover accettare in qualche modo
anche questo aspetto dell'esistenza, e mentre l'uomo
si oppone con tutte le forze alla perdita fisica di
chi ama, la donna si dimostra capace di abbandonarsi
docilmente alle forze della natura, affidandosi ad
una diversa percezione delle cose.
Non tutti i passaggi risultano
perfettamente chiari, poiché gli autori puntano più
sull'evocazione simbolica e poetica che sulla
consequenzialità narrativa. Nel lettore più
razionale può quindi farsi strada il dubbio che una
delle tre epoche rappresenti per così dire la storia
"reale", una sia un racconto all'interno della
storia principale, un'altra una sorta di sogno
evocato dal protagonista, ma può persistere anche la
sensazione che tutte e tre le storie siano in
qualche modo perfettamente reali per i personaggi,
ovvero che anche i racconti e i sogni, se vissuti
abbastanza intensamente possano portarci a viaggiare
verso luoghi dello spazio o dell'anima che ci
appaiono lontanissimi, fino a farli erompere nel
nostro quotidiano, modificando il corso più
apparente e superficiale delle cose.
Di fatto, in questa opera, la morte e la vita
sembrano incontrarsi in modi sottili e affascinanti,
richiamando le metafore di tanti miti antichi, come
quelli maya parzialmente citati, che narrano di
Yaxché, l'albero sacro delle origini che collegava
la terra ai cieli e la morte alla vita, o di Xibalbà,
il dio dell'oltretomba che uccise il dio della
creazione così che potesse rinascere sulla terra.
Le atmosfere liriche e rarefatte dei testi di
Aronofsky, un autore forse non abituato al
linguaggio specifico del fumetto ma in quanto
regista dotato di grandi capacità di suggestione
visiva, sono sottolineate anche dalla versatilità
delle immagini di Kent Williams, un artista in grado
di utilizzare differenti tecniche pittoriche e
grafiche nelle diverse linee narrative. I personaggi
così acquistano, cambiano e perdono continuamente i
loro colori, nei passaggi da un'epoca all'altra e
nel succedersi delle loro sensazioni, delle loro
trasmutazioni, delle loro catarsi, fino all'ultima
trasformazione definitiva.
Titolo: The Fountain, L'Albero della Vita
Testi: Darren Aronofsky
Disegni: Kent Williams
Editore: Planeta De Agostini
Formato: 176 pag. a colori
Rilegatura: cartonata
Prezzo: € 15,95
(*) sulle opere di Kent Williams vedi il
sito ufficiale
(**) per maggiori dettagli sulle due versioni della
storia,
vedi articolo sul sito dell'editore italiano
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