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Nù Metal e memoria storica:
System of a down
I
System of a Down , gruppo di origine armena (ex
repubblica sovietica al confine con Iran e Turchia)
ma trapiantato a Los Angeles (Hollywood),
rappresentano un capitolo a parte di quel fenomeno
rock tutto" stelle e striscie" definito dalla
critica "Nù Metal"(nuovo metal), un genere che ha
spopolato dalla fine degli anni 90 tra tutti i
teenagers americani e non, portando all'attenzione
del pubblico band come Linkin Park e Korn che, in
seguito, hanno sfondato ogni record di vendita. Ma,
mentre questi ultimi ripropongono in musica i
problemi e le angosce del ragazzo medio americano
(tutto violenza , solitudine e abusi infantili) che
si identifica non solo con le loro canzoni anche nel
modo di vestire (emblematiche le tute Adidas del
cantante dei Korn Jonathan Davis), i "Systems", sin
dai loro primi passi nel music businness, si sono
imposti come un quartetto dal forte impatto
politico/sociale. Già dal primo omonimo album datato
1998 su Columbia rec capeggiava nel retro copertina
un messaggio che è una vera dichiarazione di
intenti.
I nostri con poche spietate parole dipingevano un
mondo ormai in rovina dominato da un sistema
(appunto!) schiavo del potere delle industrie e
dall'egoismo della politica indicando come unica via
di salvezza la rivoluzione oppure la morte. Il
genere proposto dalla band è qualcosa di travolgente
e di schizofrenico allo stesso tempo, influenzato
dagli stili più disparati: metal, punk, folk est
europeo,musica araba. Il disco ha un immediato
successo di vendite e riscuote parecchia attenzione
da parte dei media.
Dopo un esteso tour mondiale e un anno di duro
lavoro in studio nel 2001, sempre su Columbia, viene
pubblicato l'agognato successore: Toxicity. Il
titolo è emblematico in quanto fa riferimento sia
nei testi che nella cover del cd alla città dove
vivono, Hollywood, descritta come una metropoli
vuota, simbolo di ipocrisia e superficialità. Ma
neanche gli altri brani scherzano: si và dalle
condizioni estreme dei carcerati (Prison song) ai
problemi della povertà (Needless) fino
all'emarginazione dei diversi (Aerials). Inoltre il
singer Serj Tankian e il chitarrista Daron Malakian
dichiarano in più di un' intervista di voler
denunciare attraverso la loro arte ( e con
l'adesione all'Armenian National Commitee of
America, un associazione per i diritti civili) il
mancato riconoscimento da parte del governo turco
del genocidio del popolo armeno avvenuto nel 1915,
il quale portò all'uccisione di un milione e mezzo
di cittadini su due esistenti. Un fatto storico
incredibilmente non ancora accertato e documentato
in tutti i libri di storia!
Anche Toxicity viene toccato da vendite da capogiro
che decretano un successo insperato da parte della
band.
Nel 2002 e' la volta di un album/raccolta di pezzi
inediti , Steal this album, pubblicato per far
fronte al download selvaggio creato dai pirati
informatici riguardo alcune canzoni della band
misteriosamente scomparse in studio e poi riapparse
su internet.
E' invece da ricondurre ad inizio 2006 , la
presentazione del nuovo capolavoro della band ( un
doppio cd ) col titolo sempre provocatorio di
Mesmerize/Hypnotize. Ascoltando i brani subito ci si
accorge che la band ha un po' spostato il tiro
sacrificando le impennate aggressive rock e metal
dei primi lavori per dare maggior risalto alle
influenze "aliene" del loro sound. Ecco quindi farsi
largo accordi tipicamente folk , cori a cappella,
melodie pop e ritornelli dall'appeal radiofonico.
Stavolta le tematiche affrontate nei testi , da
sempre punto forte della band armena, si presentano
invece come una vera e propria rasoiata ( in note )
allo stile di vita americano, ormai assuefatto alla
guerra e ipnotizzato da modelli televisivi insulsi e
degradanti ( vedi pezzi illuminanti quali Violent
pornography, B.y.o.b. oppure Hypnotize quasi un inno
generazionale).
Insomma non c'e' da annoiarsi.
Cercateli! Scommetto che quella vocina dentro ognuno
di noi chiamata "coscienza" ve lo sta già ordinando
vero???
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