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L'infinito pulsare della vita nell'eterno presente del Cuore Universale
Articolo di Paolo D'Arpini
Il filosofo Immanuel Kant, la Cancelliere Angela Merkel e la necessità di un cambio paradigma politico
Articolo di Apostolos Apostolou
Il desiderio fra Massimo Confenssore e Jacques Lacan
Articolo di Apostolos Apostolou
L'ironia della Storia
Articolo di Apostolos Apostolou

 

L' ironia della Storia
 

Apostolos Apostolou
 


Qual' è l' ironia delle cose oggi ? L' ironia delle cose e' tale che potremmo essere forse noi un giorno a dover salvare la memoria storica del nazismo. La riunificazione della Germania, cosi come tante altre cose è inevitabile non nel senso di un salto in avanti della storia, ma nel senso di una riscrittura a rovescio di tutto il XX secolo.

Di questo passo ci ritroveremo presto al Sacro Impero Romano - Germanico e sicuramente ai nostri giorni ci incontriamo la democrazia di Weimar . Il fatto è che stiamo livellando in una sorta di De profundis entusiasta tutti gli avvenimenti o fatti notevoli di questo secolo, lo stiamo candeggiando come tutto quello che e' successo.

Il potere stesso si fonda in gran parte sul insulto pubblico all' intelligenza e alla ragione. Le tattiche di dissimulazione sono le opere dei governi. E tutti conosciamo che oggi ci governano in termini di aperto ricatto.

Infatti che cosa e' successo con la storia? La storia ha dato il meccanismo che produce eventi recuperi. Tempo fa si parlava del silenzio delle masse, oggi le masse agiscono. Anni fa le masse recitano meravigliosamente la parte della loro servitù volontaria, oggi le masse lavorano sul recupero della storia. Esse hanno capito che il politico è virtualmente recupero. Ma anche hanno capito che possono dare un nuovo gioco nella storia altrettanto eccitante di quello delle fluttuazioni borsistiche, e' quello in cui fanno ballare le idee, (gli avvenimenti) con una insostenibile leggerezza. Sono state demoralizzate e deideologizzate (le idee) per farne la preda vivente del calcolo del recupero,( o meglio della probabilità che esprime il recupero) con la stessa immoralità degli speculatori del mercato.

Sicuramente gli intellettuali non hanno capito niente. E non hanno più niente da dire. Il fatto è che questa funzione ironica della storia è loro sfuggita, perché si mantengono sul terreno della coscienza morale, politica o antropologica - filosofica, mentre il plano della storia , o il gioco e' cambiato e tutta la storia tutta la critica radicale e' passata dalla parte dell' aleatorio del ironica.

Oggi gli intellettuali parlano di economia, di politica, di società con rapporto non con il popolo ma con il moltitudine. Non hanno capito il ribaltamento sistematico .Cioè che lo spirito stesso si rivolta contro la sinergia, contro l' omogeneizzazione dei circuiti.

Cosi gli intellettuali sono fedeli in filosofia di Hegel, quando lui diceva: " Troviamo nella vita, in se stessa mobile, di ciò che è morto". Il morto oggi è la moltitudine che parlano con grande enfasi gli intellettuali. Tornano al passato. Il termine "moltitudine" ( dalla posizione hobbesiana quando lui parla di "rex est populus", alla tradizione marxista quando riferisce alle masse dicendo: "sono le masse che hanno la storia" e naturalmente la filosofia spinoziana) diventa la trappola della liberazione politica.

La moltitudine ha un destino di compiacenza. Gli intellettuali parlano di moltitudine e economia, di moltitudine e politica, di moltitudine e società e non possono vedere il destino di compiacenza di moltitudine. Non possono vedere il carattere di anti-individualismo che esprime la moltitudine (o le mase)

Toni Negri scriverà che "la moltitudo non è più una condizione negativa ma la premessa positiva del costituirsi del diritto. L'argomento scettico che nega il diritto irridendo alla verità dei molti, è perfettamente rovesciato: questo diritto è tale non perché forza dei più, ma perché costituzione dei più. I più, proprio a partire dalla naturale inimicizia che ne forma i comportamenti, cominciano a costituire corpo politico e giuridico. È una fisica politica quella che a partire da questo punto si concentra e si sviluppa. La teoria del contratto sociale, già proposta nel Trattato teologico-politico a fronte di eguali difficoltà, non ha più alcuno spazio dentro la definizione di questo antagonismo progressivo. La fisica si sostituisce a qualsiasi ipotesi volontaristica. Se la società inerisce all'essere, essa è costituita dall'essere nell'essere: nessun marchingegno può sostituirsi al meccanismo, duplice ma identico, della dislocazione ontologica e della costituzione collettiva della potenza, sull'orizzonte fisico, materiale del mondo"

Sicuramente, Toni Negri non ha capito il Platone e proprio quando Platone dirà che la moltitudine e' un far - desiderare. Cioè secondo Platone la moltitudine e' sempre indotta da una sorta di macchinario di desiderio e' un far-agire. (p????? e??te??? Politico 560b) Non è solo un desiderio, non solo un voglio perché il desiderio, stesso e' mediato da modelli della volontà, da un far - volere della persuasione. ( e?pes??s?? ep???µ??? Politico 560b). Anche non ha capito il Tucidide quando Tucidide sostiene la differenza fra moltitudine e' popolo. Il popolo secondo Tucidide si rivolta sempre contro il potere politico (t? e?a?t???µe??? t? d??aste?e??t? d?µ?? ???µ?sa?. Tyrannis enim sempre infesti sumus; quicquid autem tyranis adversatur, populus nominatur. LIB .VI, 89 -91) mentre alla moltitudine non c'e' decisione finale. Qualunque decisione (della massa o della moltitudine) è seriale, è parziale, è frammentaria.

Le masse (la moltitudine) sono l' altro del politico. Il protagonista cieco che assilla il labirinto del potere. Questo lo conosce bene Gene Sharp. (Gene Sharp 21 gennaio 1928 è un filosofo, politico e intellettuale statunitense. Conosciuto per i suoi studi sulla nonviolenza e sulla disobbedienza civile, Gene Sharp è stato soprannominato "il Clausewitz della guerra nonviolenta" è stato il fondatore, nel 1983, dell'Albert Einstein Institute per "lo studio e l'utilizzo della nonviolenza nei conflitti di tutto il mondo". Il suo pensiero e i suoi testi sono considerati fonte di ispirazione per i movimenti studenteschi e popolari che hanno condotto in particolare le Rivoluzioni colorate negli stati indipendenti un tempo parte dell'Unione Sovietica che hanno rovesciato pacificamente i governi in carica sostituendoli con nuovi governi più filo-occidentali ) E sicuramente non lo conosce Toni Negri. Ecco perché abbiamo le rivoluzioni di tipo nuovo come Cedar Revolution Libano, Green Revolution Iran, Lotus Revolution Egitto.

La moltitudine - le masse, sono cresciute nell' oscurità del politico come una specie strana, ostile, inintelligibile. Ecco perché abbiamo partiti politici come il Partito Pirata- Germania ( costituito da una serie di movimenti e partiti politici diffusi in numerosi paesi) , il Partito della Libertà - Olanda , il Partito True Finns - Finlandia, cioè partiti alternativi, o come si chiamano partiti (NEAPS).

Le masse (la moltitudine) non rischiano di credere nella loro qualità private della soggettività e della parola, con altre parole non sono mai passate attraverso lo stadio dello specchio politico . L' attuale utopia secondo lo stato scompaia e il politico si neghi in quanto tale, e' il popolo secondo Tucidide. Oggi ci troviamo nell' isteresi del politico, perciò dobbiamo guadagnare di nuovo il principio di una determinazione politica.

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