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Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Erika Gherardotti,
Valentina Meloni,
Manuela Léa Orita
Recensioni
In questo numero:
- "Apologia del perduto" di Lorenzo Spurio e
Massimo Acciai
- "Quando sorride il mare" di Floriana Porta,
nota di Massimo Acciai
- "Poetikanten", poesie dei Poetikanten
- "L'apostolo dell'eresia" di Iuri Lombardi
- "Fino all'ultimo respiro" di Rebecca Domino
- "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino
- "La disfatta" di Salvatore Scalisi
Articoli
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La korpo cedas antaux animo, gxi
flugtusxas la lipojn.
Eternigxu la emocio rekoni
la antikvan lumon kiu ektremas en la brusto,
pendigita al la fadeno etera de via lumo.
Kisu min la busxon, la songxojn kaj la turmentojn
kisu la malcxeestojn cxe vi
la internajn rifugxojn kiujn vi sercxas
la pasinton kiun vi eltrovas.
Kisu la maskojn kiuj falas
la vidon kiu naskigxas
el la luma auxro de la tusxo…
mia animo, spegulo de la nevideblo
muta kaj nekorpa
sxtelas el la lipoj la verbon kiu tralipigxas el la
ekstazo
rompas la cxenojn kaj liberigas la impeton de la
flamo
en la likvidaj okuloj de via reflekto.
Kisu min, kisu min nun
mortigu la krudilon treman de la egoo
fandu cxeeste la sxajnan distancon de la busxoj
la fotklipon suspenditan de la momento.
Kisu la spacon vortikan de cxeesto-malcxeesto
kiu sxangxas la luman radion en sxlosilo,
kiu rompas la vualon de la etera limo
kiu duonblindigas kiel suno.
Kisu la perlon kiu ne parolas
malfermata en sia korpo-konko.
Kisu min, la rideton kiu montrigxas
la vorton flugantan silente preter la menso.
Kisu la pezon de la plumo kiu ne kusxigxas
la ektremo de la eltrovo
la silenta atendo.
Kisu la timon kaj la kapitulacon, la esperon
kisu la dancon kiu flugas
el la seruro de la kolizio
el la sxangxbrilo de la renkontigxo
el la sopira ektremo
de muta antauxsigno pri venonta amo…
kisu cxi tiun puran senton
kiun neniu lango neniam povos perforti.
Baciami.
Il corpo arreso all'anima sfiora le labbra.
Eternami l'emozione di riconoscere
la luce antica che palpita dal petto,
sospesa al filo etereo della tua.
Baciami la bocca, i sogni e i tormenti
bacia le assenze da te
i rifugi interiori che vai cercando
il passato che stai scoprendo.
Bacia le maschere che cadono
la visione che prende forma
dall'aurea luminosa del tocco…
Anima mia, specchio dell'invisibile
muta e incorporea
ruba dalle labbra il verbo che affiora dall'estasi
spezza le catene e libera il guizzo della fiamma
negli occhi liquidi del tuo riflesso.
Baciami, baciami adesso
uccidi l'ago tremulo dell'ego
fondi di presente la distanza apparente delle bocche
il foto clip sospeso dell'istante.
Bacia lo spazio vorticoso di presenza -assenza
che muta il raggio luminoso in chiave
che squarcia il velo del confine etereo
che abbaglia come il sole.
Bacia la perla che non parla
rinchiusa nel corpo-conchiglia.
Baciami, il sorriso che affiora
la parola che vola, silente, oltre la mente.
Bacia il peso della piuma che non si posa
il tremolio della scoperta
l'attesa silenziosa.
Bacia la paura e la resa, la speranza
bacia la danza che s'invola
dalla serratura dello scontro
dallo sfavillio dell'incontro
dal sussulto di sospiri
di un muto presagio d'amore futuro…
Bacia questo sentimento puro
che alcuna lingua mai potrà violare.
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