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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta
a chiunque voglia inviare testi poetici, in una
lingua diversa dall'italiano, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua bulgara,
napoletana,
lituano/esperanto,
volapük
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04/09/'04
Sia luce oggi,Madre Luna,
splendidamente nera levati
di blu-cobalto,mentre segue l'anima
insieme a te ustionando-
esigere che l'anima non arda
è chiedere al fuoco stesso
di grembo di esistenza
non più ardere,vivo,soltanto vivo
nel silenzio bianco.
14/03/'04
Vulnerata da tutti i venti,
a gelidi raggi di luna e grembo offerta
oscurati,anima che vuol rubare il cielo,
nasconditi perché ti'insegue
disperso fuoco la parola-
ti colpiranno a raffica scintille
a te levando di più oscuro morbo
di nero scraterando dove un tempo
era intatta tua limpida,sostanza.
Leggere la poesia referenzialmente: con riferimento alle realtà
storiche e materiali ad essa sottese o allusivamente,come
trasfigurazione del reale?
Poesia come luogo testuale che rende possibili letture
multiple;la scelta spetta al lettore,il poeta può limitarsi ad
utilizzare le sue parole per suggerire una lettura che non sia
univoca.
Influire sulla struttura di ogni elemento del linguaggio perché
ricopra funzioni diverse da quelle che ha nel linguaggio della
prosa.
Per quanto concerne la mia poesia,l'impulso ritmico deve
trasmettere una sensazione di interatività, di
ossessività,rafforzata dalla presenza delle parole-chiave, che
sono le parole fondanti del mio discorso.
Poesia come conquista drammatica e quotidiana per immergere le
mani nella lava della mia ed altrui esistenza e recare ordine là
dove c'è disordine: per questo, forse, il mio è un linguaggio
poetico complesso, impervio, refrattario ad un'interpretazione
immediata. La risposta, quindi, è a quest'interrogativo:è
possibile conferire ordine ed attribuire voce ai frammenti
disarticolati ed afasici di tutte le esperienze con cui si viene
a contatto?
Il linguaggio poetico come spazio chiuso in se stesso,percorso
da continui ritorni di parole-chiave,dove si manifestano
simmetrie o asimmetrie che finiscono poi per ricomporsi in altre
simmetrie,costituendo così un gioco di parole-chiave e di
elementi variabili.
Di fronte alla drammaticità dell'esistenza, alla sua
insostenibile leggerezza, scelgo, in totale autonomia,di vivere
fino in fondo le mie ossessioni, in un tentativo di occultarle o
di mostrarne nuovi aspetti inaspettati, dietro le molte maschere
che il linguaggio mi può consentire; sono queste maschere che
conferiscono nuova forma ai contenuti, gli danno slancio, lo
spingono a levarsi o lo rendono scabro e desolato come un
paesaggio roccioso (Death Valley, quadri di Nicholas De Stael).
In questo modo, raggiungo una consapevolezza di me,e della mia
parola, come realizzazione momentanea, ma completa, della mia
esistenza.
Mi piace pensare che il poeta sia un esiliato dalla prima
parola,dalla parola dell'inizio:i tentativi di ricerca poetica
potrebbero quindi nascere come una rivolta contro questo esilio,
come espressione di un desiderio,forse impossibile,di ritorno a
quell'inizio, a quella parola,e di un altro
desiderio:raggiungere uno slancio di cattedrale gotica là dove
l'usura del quotidiano richiede o esige banale regolarità.
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