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Intervista a
Gabriele Carbone
Thisis Whenmusicattacks:
quando il concerto
è una conquista
Molte serate di Thisis
Whenmusicattacks sono scandite da un invito sulla
locandina, abbastanza perentorio quanto incisivo:
Please please please. Sembra voler dire: fate
attenzione vi prego, signore e signori, che tra
poco si esibiranno alcuni gruppi musicali con,
magari, la'ggiunta, ogni volta, di un gruppo
special guest. E in effetti la dimensione british
style delle serate organizzate dal giovane
Gabriele Carbone in diversi locali di Milano
portano una ventata di musica indipendente e
giovane. Lo abbiamo intervistato. La passione per
la musica di Gabriele si congiunge con l'obiettivo
di proporre "serate di musica live che vogliono
esser l'opposto di quella classica disimpegnata
passata a bere nel primo posto che capita".
1. Chi è Gabriele Carbone, organizzatore degli
eventi musicali presso locali importanti e storici
di Milano, Black Hole, Sacrestia, Barrio's e non
solo?
Sono un ragazzo di ormai 22 anni che a 18 ha
iniziato con un amico a organizzare con i propri
coetanei, compagni di scuola, concerti. Posso
riassumere quel che è il mio compito come persona
con la minima necessaria serietà nei rapporti con
i locali dove lavoro e allo stesso tempo la
massima attenzione possibile nei confronti delle
esigenze e delle necessità dei gruppi con i quali
lavoro.
Devo fare in modo che quando organizzo una serata,
il locale sia contento e mi lasci lo spazio per
una serata successiva, e i gruppi continuino a
loro volta a rivolgersi a me per trovare i
concerti.
2. Perchè questo nome: Thisis Whenmusicattacks?
Com'è nata l'idea di organizzare questo tipo di
serate?
All'origine di tutto c'è una serie di
circostanze casuali, in particolare l'amicizia con
quello che poi sarà il mio socio per i primi anni,
Francesco, nata frequentando i pochi concerti che
all'epoca avevo modo di scoprire e frequentare.
Mossi semplicemente dall'idea che se non
esistevano abbastanza serate dove ascoltare questi
miei amici potevamo metterci e farle nascere noi,
iniziammo con due l'attività, che portammo avanti
assieme per i primi due anni crescendo di
dimensioni.
All'epoca però non avevamo ancora un nome e ci
occupavamo esclusivamente di gruppi di nostri
coetanei: WhenMusicAttacks nasce invece solo a
giugno 2009 come nome e idea embrionale; a gestire
il progetto nel frattempo ero rimasto da solo,
mentre Francesco intraprendeva gli studi di
Fisica.
Il nome viene da una canzone dei Brian Jonestown
Massacre il cui titolo originale è "When Jokers
Attack"; una scelta "aggressiva", riflessa anche
nel nostro logo, perchè fare musica dal vivo qui a
Milano assomiglia sempre ad una grande lotta, e
ogni concerto riuscito rappresenta una conquista
ottenuta in un ambiente decisamente sfavorevole.
3. Come avviene la fase organizzativa delle
serate: ossia c'è una selezione dei gruppi
musicali? La selezione avviene in base a quali
criteri musicali e artistici?
Si possono riconescere a grandi linee due
distinti modus operandi quando si tratta di
organizzare le serate.
Ci sono le occasioni dove inserisco gruppi che
devono "fare esperienza", a partire da chi suona
covers passando per chi ha già intrapreso la
strada della composizione ma non presenta ancora
un'identità artistica abbastanza forte o una
sufficente originalità.
In queste serate non c'è materialmente possibilità
di fare una selezione mirata su un singolo genere,
poichè anche la band stessa si trova ad eseguire
brani di generi diversi.
Ci sono poi le serate organizzate con specifica
attenzione verso un particolare genere musicale,
una corrente artistica o un periodo di
riferimento, dove seleziono quindi i gruppi più
esperti e artisticamente interessanti.
In questi casi l'impegno e l'attenzione richiesta
nella selezione sono maggiori; purtroppo ho dovuto
constatare negli anni che, al contrario di quanto
si pensi, questo sforzo di portare ad esibire i
gruppi tecnicamente più validi e selezionando gli
stessi per genere e affinità si rivela di poca
efficacacia in termini di resa della serata per i
locali e gli organizzatori.
5. Quale messaggio artistico e culturale vuole
trasmettere Thisis Whenmusicattacks?
Le serate di musica live vogliono esser
l'opposto di quella classica disimpegnata passata
a bere nel primo posto che capita. Fermo restando
l'impossibilità di definire cosa siano arte e
messaggio culturale ...
Se si parla nello specifico della selezione
musicale, cerchiamo di privilegiare nella scelta
le proposte più moderne e sperimentali, sempre
tenendo a mente la necessità della legittimazione
che solo il pubblico può dare.
6. Quale è il target maggiore delle serate di
Thisis Whenmusicattacks?
La speranza è di diventare un riferimento per
i giovani appassionati di musica e contribuire
alla rinascita di una scena musicale milanese.
Per ora, il 90% dell'affluenza alle serate dipende
soltanto dal pubblico della band quindi, nella
maggior parte, da amici dei vari componenti dei
gruppi.
7. Lavori con gruppi musicali giovanili: ti
relazioni con loro, li ascolti, li apprezzi, dai
loro un palco dove potersi esprimere. Quali sono
le tendenze culturali musicali prevalenti e cosa
pensi del panorama della produzione "alternative"
musicale giovanile milanese e non solo?
Difficile dare un giudizio a riguardo anche in
mancanza di sostanziali riferimenti con i quali
fare un confronto! D'istinto mi verrebbe da dire
che Milano sembra abbastanza indietro rispetto
alle tendenze musicali contemporanee.
Nascono progetti nel filone del british rock che
ha avuto grande successo negli ultimi 10 anni in
tutto il mondo (il garage rock revival iniziato ad
inizio anni 0 dagli strokes), altri che iniziano
con led zeppelin, AC/DC, Iron Maiden e Metallica,
chi segue il filone degli anni 60 e anche chi
dotato di una certa preparazione tecnica si
cimenta nel progressive ... più o meno si attinge
uniformemente da tutti i filoni della storia del
"rock" più classici.
Molti gruppi (non solo agli inizi) tendono a
riproporre immutati dal passato sonorità e schemi
che hanno avuto successo; ma a determinarne il
successo di quelle sonorità e il loro rimanere poi
"storiche" erano stati l'innovazione e la
corrispondenza culturale rispetto all'epoca di
appertenenza.
L'ambiente decisamente sfavorevole, poi, porta
spesso allo scioglimento dei gruppi senza dar loro
nemmeno il tempo di acquisire la necessaria
consapevolezza.
Parlando con gruppi che si muovono da Milano ad
altre città, e viceversa, sembra proprio che la
nostra città, per quanto la seconda più grande
d'Italia e la più "europea", abbia una scena anche
meno viva di molte altre città.
8. A Milano e in Italia c'è spazio per chi
propone musica di qualità, di ricerca, di genere?
Proporsi come progetto musicale originale
intenzionato a ritagliarsi uno spazio di notorietà
ti mette davanti ad un sfida molto ardua, e ti ho
già detto molto dei vari ostacoli che si possono
trovare sulla strada; esibendosi il pubblico di
amici curiosi che vengono spinti dalla curiosità
ai primi concerti solitamente va diminuendo di
serata in serata, mentre è difficile per tutti
trovare un vero pubblico che ti segua per il
fattore prettamente "artistico".
Gli spazi poi ci sono; intanto ci sono fisicamente
i locali, che siano a programmazione live fissa,
che siano siano posti appena aperti che vogliono
"ingranare", che siano pub o le discoteche che si
mettono a disposizione nei momenti meno pieni
quali infrasettimanali o preserata.
E poi sopratutto c'è la rete. La recente svolta
social rende internet non soltanto uno spazio come
era myspace dove "parcheggiare" i brani ai quali
le persone arrivavano dopo averti magari ascoltato
o sentito nominare "nel mondo reale", ma anche un
posto dove le persone possono condividere i propri
gusti postano il video sul proprio profilo,
rendendo immediato il processo di "passaparola".
Penso al caso de "I Cani": un gruppo nato "dal
nulla" soltanto un anno fa con qualche canzone ben
studiata postata su youtube, che ha suonato poi
per il primo live in assoluto direttamente al "MiAmi"
(il festival di musica emergente più importante d'italia,
attualmente) e sta ora facendo il primo tour
italiano registrando sempre il tutto esaurito.
In definitiva e nonostante tutto, insomma, penso
ci siano le possibilità per chi è in grado di
cogliere il momento e trovare il riscontro con i
gusti e gli standard qualitativi del pubblico.
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