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Libri a fumetti
Teatro
Pirografia
Miti mutanti 32
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Come classificare la pièce Thanks
for vaselina di Gabriele di Luca? È una commedia?
Certo, si ride. È una tragedia? Anche quello: gli
elementi drammatici non mancano e il finale (dal
sapore rabelaisiano) non è
proprio lieto. Diciamo che appartiene al genere
grottesco e siamo tutti d'accordo. L'humor nero che
attraversa i novanta minuti in cui si dipana la
vicenda si unisce al turpiloquio (pesante ma non
gratuito) dei personaggi e alle situazioni al
limite. La trama è, se vogliamo, banale - due amici
si danno alla spaccio di droga, cercando di
importarla in Messico dopo che le locali piantagioni
sono state distrutte dagli americani - ma non
dobbiamo giudicare solo da questa: è più uno spunto,
un pretesto per la raffica di battute che i
personaggi infilano una dietro l'altra e per la
caratterizzazione dei personaggi stessi, a dir poco
sopra le righe: soprattutto i familiari. C'è il
padre transessuale che abbandona la famiglia, si
droga e si prostituisce, per finire poi in una setta
religiosa. C'è la madre col vizio del gioco, alla
perenne ricerca di un prestito. C'è la ragazza
sovrappeso, con a sua volta una famiglia
disfunzionale alle spalle, che viene coinvolta nel
losco traffico (la vaselina del titolo serve appunto
per… favorire l'occultamento della droga nel
capiente "nascondiglio" della poveretta, per passare
i controlli all'aeroporto) e ci sono i due amici
complici: quello fissato con l'ecologia e
l'animalismo (nel nome del quale non esista a fare
una strage di polli) e quello, forse il meno
bislacco di tutti, che cerca di far funzionare
l'associazione a delinquere. Gli ingredienti non
mancano per passare una serata divertente che fa
anche riflettere, al Teatro di Rifredi naturalmente.
Firenze, 15 marzo 2018
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