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Il ricordo di una grande attrice
ANNA MAGNANI AVREBBE COMPIUTO CENT' ANNI!
Mi piace ricordare anch'io, come hanno fatti tanti
giornali e tante trasmissioni televisive che
l'attrice più amata del Cinema Italiano, Anna
Magnani, quest'anno (il 7 Marzo per l'esattezza)
avrebbe compiuto cent'anni! Annaré va ricordata,
oltre che per le varie pellicole cinematografiche
anche per l'interpretazioni di tante belle canzoni
come "'O surdato 'nnamurato", "Arrivederci Roma" e
gli stornelli del film "Mamma Roma".
La stessa, a differenza di quanti la credono
"romana…de' Roma", invece, così come il poeta
Giuseppe Ungaretti ed il sottoscritto, era nata ad
Alessandria d'Egitto, proprio lo stesso anno in cui
nacque mia madre (1908), la pianista Severina Di
Bella.
Non starò qui, in questo mio modesto ricordo, a
ricordare tutti i film girati dalla Magnani ma,
tutt'al più, le canzoni da lei cantate che vanno da
"Canta se la vuoi cantar" dal film "Abbasso la
ricchezza" del 1947 a "'O cunto 'e Maria Rosa", dal
film "Assunta Spina", del 1948, oppure "Comm'è bello
fa' l'ammore quann'è sera" dal film "Siamo donne" a
"Le rose rosse" (non quelle di Massimo Ranieri)
tratta da una fiction girata per la TV dal titolo
"La sciantosa".
Nonostante l'interpretazione di tutte queste
canzoni, Anna Magnani ha inciso un solo disco a 78
giri con due bellissime canzoni napoletane che
interpretavo anch'io e precisamente "Aggio perduto
'o suonno" e "Scapricciatiello"; quest'ultima molti
la ricorderanno per l'interpretazione del mio amico
e collega Aurelio Fierro, il quale - come i nostri
lettori ricorderanno - per un certo periodo della
sua vita - era stato soprannominato appunto "Mister
Scapricciatiello".
Penso che gli Italiani, in particolare gli amanti
della canzone e della poesia, abbiano senz'altro
gradito il rientro di questi italo-egiziani in
Patria, tipo la Magnani, l'Ungaretti o il
sottoscritto, dal momento che abbiamo dimostrato coi
nostri lavori ma, soprattutto, col nostro
comportamento, di avere amato l'Italia (assieme alla
maggior parte degli italiani nati o residenti
all'estero), più di tanti altri che vi sono nati,
cresciuti e…pasciuti i quali, poverini, non si può
dare loro torto, perché, probabilmente, per le tante
cose ingiuste, i tanti torti subiti, le tante
nefandezze viste, hanno fatto un po' di
"indigestione di Patria" tanto da esserne nauseati e
far cantare a qualche italiano verace "Mi vergogno
d'essere italiano"! I lettori avranno capito che
intendo parlare del grande Giorgio Gaber, un altro
amico che, cinque anni fa, ci ha lasciato! E dire
che, nel lustro scorso, le cose non erano ancora
precipitate al punto tale da farci nauseare, come al
giorno d'oggi, non solo la politica ma, forse, la
nostra stessa Patria, se non addirittura il Mondo
intero! Agli amici Aurelio Fierro e Giorgio Gaber,
nonché alla mia indimenticabile concittadina Anna
Magnani dico:"Per come stanno procedendo le cose, al
giorno d'oggi, su questo Pianeta, chi sta meglio fra
Voi o noi, questi sicuramente siete Voi!" (Gilbert
Paraschiva)
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