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Libri a fumetti

Il caso Mad "storie fatte apposta per renderti matto"
Recensione di Andrea Cantucci

Cinema

Anna Magnani avrebbe compiuto cent'anni!
di Gilbert Paraschiva
La Medea di Pasolini
di Sonia Cincinelli
Recensioni
di Massimo Acciai e Sonia Cincinelli

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Pirografia, quando il fuoco diventa arte: Intervista a Nunziante Langellotto
a cura di Massimo Acciai

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Francis Bacon
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Liberty & Co.
di Maddalena Lonati

Fumetti in corso 7 - 8 - 9

Strisce di Andrea Cantucci

Il ricordo di una grande attrice
ANNA MAGNANI AVREBBE COMPIUTO CENT' ANNI!
 

di Gilbert Paraschiva


Mi piace ricordare anch'io, come hanno fatti tanti giornali e tante trasmissioni televisive che l'attrice più amata del Cinema Italiano, Anna Magnani, quest'anno (il 7 Marzo per l'esattezza) avrebbe compiuto cent'anni! Annaré va ricordata, oltre che per le varie pellicole cinematografiche anche per l'interpretazioni di tante belle canzoni come "'O surdato 'nnamurato", "Arrivederci Roma" e gli stornelli del film "Mamma Roma".
La stessa, a differenza di quanti la credono "romana…de' Roma", invece, così come il poeta Giuseppe Ungaretti ed il sottoscritto, era nata ad Alessandria d'Egitto, proprio lo stesso anno in cui nacque mia madre (1908), la pianista Severina Di Bella.
Non starò qui, in questo mio modesto ricordo, a ricordare tutti i film girati dalla Magnani ma, tutt'al più, le canzoni da lei cantate che vanno da "Canta se la vuoi cantar" dal film "Abbasso la ricchezza" del 1947 a "'O cunto 'e Maria Rosa", dal film "Assunta Spina", del 1948, oppure "Comm'è bello fa' l'ammore quann'è sera" dal film "Siamo donne" a "Le rose rosse" (non quelle di Massimo Ranieri) tratta da una fiction girata per la TV dal titolo "La sciantosa".
Nonostante l'interpretazione di tutte queste canzoni, Anna Magnani ha inciso un solo disco a 78 giri con due bellissime canzoni napoletane che interpretavo anch'io e precisamente "Aggio perduto 'o suonno" e "Scapricciatiello"; quest'ultima molti la ricorderanno per l'interpretazione del mio amico e collega Aurelio Fierro, il quale - come i nostri lettori ricorderanno - per un certo periodo della sua vita - era stato soprannominato appunto "Mister Scapricciatiello".
Penso che gli Italiani, in particolare gli amanti della canzone e della poesia, abbiano senz'altro gradito il rientro di questi italo-egiziani in Patria, tipo la Magnani, l'Ungaretti o il sottoscritto, dal momento che abbiamo dimostrato coi nostri lavori ma, soprattutto, col nostro comportamento, di avere amato l'Italia (assieme alla maggior parte degli italiani nati o residenti all'estero), più di tanti altri che vi sono nati, cresciuti e…pasciuti i quali, poverini, non si può dare loro torto, perché, probabilmente, per le tante cose ingiuste, i tanti torti subiti, le tante nefandezze viste, hanno fatto un po' di "indigestione di Patria" tanto da esserne nauseati e far cantare a qualche italiano verace "Mi vergogno d'essere italiano"! I lettori avranno capito che intendo parlare del grande Giorgio Gaber, un altro amico che, cinque anni fa, ci ha lasciato! E dire che, nel lustro scorso, le cose non erano ancora precipitate al punto tale da farci nauseare, come al giorno d'oggi, non solo la politica ma, forse, la nostra stessa Patria, se non addirittura il Mondo intero! Agli amici Aurelio Fierro e Giorgio Gaber, nonché alla mia indimenticabile concittadina Anna Magnani dico:"Per come stanno procedendo le cose, al giorno d'oggi, su questo Pianeta, chi sta meglio fra Voi o noi, questi sicuramente siete Voi!" (Gilbert Paraschiva)

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