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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Le parole malate di
Pietro Rainero, L'ascensore
di Pietro Rainero
Poesia in italiano
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Lucia Dragotescu,
Manuela Leahu
Recensioni
In questo numero
segnaliamo:
- Appunti sul taccuino del tempo. I dolmen di
Liliana Ugolini
- Libri di Giovanni Tommasini
Articoli
Interviste
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Le parole malate
Pietro Rainero
La prima a star male fu la
fAringite, a dicembre, con un'affezione minuscola,
anzi maiuscola, proprio lì, vedete, sotto la faccia.
Bastò, però, che il valente dottor Penna le
prescrivesse un antibiotico, l'azitrocin, e tutto
andò al suo posto, specialmente la vocale che tornò
minuscola, assolutamente non infiammata.
Problemi più seri, invece, li ebbe il buon Penna con
le disavventure di polMOnite, che presentava vaste
aree ingrossate attorno al cuore.
Ma egli, da bravo medico, visitò scrupolosamente la
parola e scovò subito l'inghippo: a farlo passare
bastò il cefoprim, associato alla flucloxacillina.
Curare invece la signora gottA fu, per il nostro
amico, uno scherzo da ragazzi; il piede gonfio,
troppo gonfio in fondo, si rimpicciolì quasi subito
con il diclofenac, così come la malattia del signor
mOrBillO passò semplicemente con il riposo,
caldamente raccomandato da Penna.
Il quale signor morbillo, se vi interessa il gossip,
rimasto un poco sordo come conseguenza della
malattia infettiva, sposò l'anno seguente la
signorina otite, anche lei bisognosa di ausilio
acustico e con la quale, forse proprio perché ognuno
non sentiva bene i discorsi del coniuge, andò sempre
d'amore e d'accordo.
In acque peggiori navigò invece la signorina
appendiCite, con una dilatazione dell'addome che fu
giocoforza curare con una operazione, sostituendo
una piccola c alla enorme C in preda all'infezione,
operazione portata a termine con perizia nel grande
ospedale della città.
In tutto questo intrecciarsi di casi clinici non vi
sarà certo sfuggito che anche l'egregio Penna
accusava, sulla parte superiore del corpo, al viso,
un fastidioso prurito che , buon per lui, riuscì a
lenire da solo mitigandolo con una goccia di pomata
a base di naltrexone, acquistata e subito applicata
in farmacia e che con un effetto immediato permise,
poco dopo, al signor penna di uscire dallo stesso
negozio guarito miracolosamente.
Ma intanto, all'ospedale, stavano succedendo eventi
drammatici: la signora periTONIte arrivò d'urgenza
al pronto soccorso, con esami sballati ed un quadro
alterato, come potete constatare anche voi che non
siete dottori.
La prognosi era riservata, ma l'eccellente e
affiatata equipe di quel nosocomio riuscì, dopo aver
giocoforza aperto l'addome della parola, a
cancellare l'infiammazione delle parti ingrossate,
la T, la O, la N e la I, grazie anche ai progressi
della moderna medicina ed all'aiuto dell' amikacina.
Possiamo dunque, alla fine della storia, rimarcare
la bravura del personale di quell'ospedale aggiusta
traumi chiamato "vocabolario", uscendo dal quale
tutte la parole, quando vengono dimesse, esibiscono
un'ottima cera e risultano … sane come un Pesce! ….
scusate …sane come un pesce!
P.S: Ai più attenti fra voi non sarà sfuggito che
tutte le parole che seguono il punto finale di una
frase accusano un po' di cefalea. Ma a questo
inconveniente potete rimediare voi stessi,
dispensando loro, per esempio, del moment act.
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