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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Le parole malate di
Pietro Rainero, L'ascensore
di Pietro Rainero
Poesia in italiano
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Lucia Dragotescu,
Manuela Leahu
Recensioni
In questo numero
segnaliamo:
- Appunti sul taccuino del tempo. I dolmen di
Liliana Ugolini
- Libri di Giovanni Tommasini
Articoli
Interviste
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L'ascensore
Pietro Rainero
A cento chilometri di altezza
l'atmosfera terrestre è tenuissima: solo poche
molecole rimangono, indecise se restare legate al
confortevole pianeta sotto di loro o librarsi in una
crociera cosmica. Solo poche molecole la cui
professione è un po' oscura e forse consiste solo
nel rallentare, per attrito, le astronavi in orbita
bassa. Sì, a cento chilometri di altezza muore
l'atmosfera e nasce il vuoto. Qualche altra entità
nasce e muore cento chilometri sopra le nostre
teste.
18 aprile 1955.
" Buongiorno e ben arrivato! " disse il vecchio
signore dai capelli bianchi.
" Ciao! " rispose il piccolo bimbo sorridente. Il
vecchio signore dai baffi bianchi aveva un'aria
scanzonata, ironica, saggia. Al bimbo pareva un
nonno divertente, colto, sereno. Il bambino era
nudo, indifeso, curioso. Il dialogo sgorgò
spontaneo. " Il mio nome è Alberto " disse il
vecchio " Ed il tuo? ". " Io sono Kim , so quasi
solo questo. Ignoro molte cose ". " Anch'io. Sei
coreano? ". " Centro! " rispose felice il bimbo "
Sei bravo, sai? ". " Oh… non molto. E dimmi: cosa
vorresti fare da grande? Il calciatore? L'attore? Il
generale? ". " No, vorrei diventare il Presidente
delle due Coree unificate ". " Accipicchia! " si
lasciò scappare l'anziano signore " Non si può
certamente dire che tu non abbia le idee ben chiare.
Complimenti! Perché questa aspirazione? ". " Mi
hanno detto che le due nazioni sono in guerra e per
questo il mio popolo soffre indicibili pene ". " Sei
proprio un bimbo estremamente assennato, ne
nascessero tanti così! ". " Che problemi avete? ".
" Molti popoli, non solo il tuo, soffrono a causa di
guerre o calamità naturali, ma se queste ultime sono
inevitabili, le prime invece sono un monumento
all'imbecillità umana. Schiere di uomini, donne e
bambini soffrono e muoiono per consentire ad alcuni
fortunati potenti di arricchirsi ulteriormente o di
riportare effimere vittorie sui campi di battaglia.
Se tu potessi stare qui, da lontano, a guardare per
un centinaio di anni due grandi nazioni europee ,
cosa vedresti? Dapprima la Plancia invade e
conquista una striscia della Spigna, la quale nella
seconda guerra punica se la riprende aggiungendovi
per buon peso anche una zona trapezoidale del
territorio dalla Plancia, la quale poi nella guerra
dei cento mesi se la riconquista e penetra per un
triangolo di 80 chilometri nella terra della Spigna,
che durante la prima guerra mondiale se lo riprende
e tutto ritorna come prima. Risultato dopo mille
anni? STESSI CONFINI, GLI STESSI ! Alcuni politici e
generali passati alla storia ( più famosi di artisti
e scienziati, incredibile! ), alcuni ricchi un po'
più ricchi ed un mucchio di giovani soldati ventenni
morti. MORTI PER NIENTE ! ". " Cosa sono i confini?
". " Sono una cosa che divide i popoli. Da quassù
non si vedono, ma non si vedono neppure quando li
attraversiamo. Esistono sono sulle cartine
geopolitiche …..e nelle zucche vuote. Triste, vero?
Ma ora io devo andare, d'altronde vedo che non hai
bisogno di molti consigli né raccomandazioni, sono
stato fortunato ".
" Perché? ". " Perché hai già capito cosa significa
vivere con saggezza. Molti bimbi la possiedono e
poi, inspiegabilmente, perdono questo straordinario
dono nell'adolescenza, che trascorrono generalmente
come idioti completi, tranne poi rinsavire un po'
nell'età adulta e ridivenire saggi sul finire
dell'esistenza. Se al mondo ci fossero solo vecchi e
bambini vivremmo certo in modo meno doloroso: il
carico di sofferenze subite ogni anno dall'Umanità è
spaventoso ". " Ma perché devi proprio andare? ". "
Mi aspettano. Anche tu, d'altro canto, devi andare.
Sai quale bottone premere? ". " Sì! Quello con la
lettera T che sta per " TERRA" . Dove ti aspettano?
". " Lassù, lontanissimo, nel mondo dei più ". " Il
mondo dei più? E' pieno di addizioni? ". " No "
sorrise il vecchio dai lunghi capelli bianchi
pensando che però di croci era pieno " è un modo di
dire. Sto per morire e per raggiungere coloro che mi
hanno preceduto. Sono molti di più di quelli che si
muovono freneticamente laggiù. Li vedi? ". " No. Da
qui non si possono scorgere ".
" E' vero. Penso che quando il mondo dei più
diventerà quello dei meno, e prima o poi succederà
senz'altro con l'esplosione demografica in atto, le
cose andranno ancor peggio! ". " Perché? ". " Mi
piaci ". " Perché? ". " Perché chiedi spesso "
perché" ".
" Sono molto piccolo ". " Certo! Comunque le cose
laggiù andranno peggio, perché già ora molti bimbi
che nascono trovano, alla sosta intermedia dei cento
chilometri, vuoto l'ascensore che sale e non possono
ottenere le informazioni, i consigli e le
raccomandazioni indispensabili per condurre una vita
orientata al bene.
In un lontano futuro sarà sempre peggio, gli
appuntamenti tra chi va e chi viene saranno sempre
più rari. Mancherà il travaso di conoscenza ed
esperienza, purtroppo! ". " Funziona così? Tu sei
quello che deve accogliermi? Una vita va ed una
viene? ". " Sì! C'è chi nasce e c'è chi muore, per
dirla in altro modo ".
" Tanto va la gatta al lardo….". " No " sorrise il
distinto signore " questa frase riguarda
qualcos'altro. Comunque, non tutti i bambini nascono
così maturi come te e devono avere un'accoglienza
adeguata. Chissà! Forse le cose hanno incominciato
ad andar storte quando le nascite hanno superato le
morti, tanto tempo fa. Ma ora il tempo concessoci
per conversare è terminato, addio dunque, e buona
fortuna! ".
" Quale tasto devi schiacciare tu? ". " Il più alto,
quello con il simbolo di un otto coricato. Siamo
molto stanchi, noi anziani…e anche i nostri numeri
lo sono " scherzò il vecchio. " L'otto è coricato
perché è stanco? ". " Non proprio " sorrise il
signore " non vado all'ottavo piano, ci sono tre
bottoni soltanto, vedi? T , 100 e . Significano
TERRA, 100 CHILOMETRI e INFINITO. L'ascensore che
scende e quello che sale si incontrano a cento
chilometri dalla superficie del pianeta, e l'otto
coricato è il simbolo dell'infinito ". " Dov'è
l'infinito? ". " Un po' più in là di laggiù laggiù
". " Allora ci impiegherai TANTO TEMPO! ". "
Arriveremo insieme ". " COOOME? " Domandò sbigottito
il quasi-neonato. " Perché e come: certo che tu fai
sempre domande pertinenti. Comunque è vero.
Arriveremo insieme, tu laggiù ed io lassù ". " Non
ci credo ". " Potresti fare anche lo scienziato.
Però di ascensori io me ne intendo. Credimi ". " Ma
non è possibile, cento chilometri in confronto al…..tutto
"." Tra la Terra e 100 chilometri ci sono
esattamente tanti posti quanti tra 100 chilometri e
l'infinito, quindi arriveremo insieme ". " Ancora
non capisco ". " Quando tu sarai a 50 chilometri (
cioè 100 diviso 2 ) dal terreno, io sarò a 200
chilometri ( 100 per 2 ). I due punti 50 e 200 sono
sposati tra loro o, se preferisci vista la tua
giovane età, sono gemelli, collegati insomma. E
quando tu sarai a 10 chilometri dalla Terra, io sarò
a 1000 chilometri. 10 e 1000 sono gemelli! Come vedi
ci sono tanti punti tra la Terra e la fine
dell'atmosfera quanti tra questa e il paradiso ". "
BELLO! " disse Kim e, dopo aver salutato con la
piccola manina il vecchio signore, schiacciò la
grossa T.
Un attimo dopo a Seul nasceva un bellissimo bambino
a cui fu dato il nome Kim Soo Kim,ed un attimo dopo
Albert Einstein raggiungeva l'infinito.
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