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Libri a fumetti
Teatro
Miti mutanti 31
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Scendiamo le scale che portano al
sottosuolo, attraversiamo stretti corridoi seguendo
le indicazioni della nostra guida, ci ritroviamo in
un ambiente fumoso e in penombra: al centro della
sala c'è un palco su cui una ragazza distesa, sotto
un lenzuolo, si sta svegliando. Accanto a lei una
vecchia in abiti mediorentali sta salmodiando in una
lingua straniera: le sue parole bisbigliate si
mescolano al gorgoglio dell'acqua di una fontana. Un
ragazzo vestito anche lui in tema ci dà il benvenuto
e ci fa sedere su degli spalti che circondano la
scena.
Inizia così la prima de "L'ultimo harem" al Teatro
di Rifredi, spettacolo di Angelo Savelli ispirato a
"Le mille e una notte" e ai racconti della
scrittrice turca Nazli Eray. Proprio alla Turchia di
oggi è dedicata buona parte della performance, con
frequenti salti temporali nel passato fiabesco del
Medio Oriente: Serra Yilmaz, Valentina Chico e
Riccardo Naldini danno vita a una parata di
personaggi pittoreschi - a metà tra il fantastico e
il realistico - che raccontano i rapporti sempre
complessi tra uomo e donna. L'harem diventa il luogo
in cui i sessi si incontrano, in cui le donne
entrano in competizione per conquistare i favori del
principe, in un sottile gioco di seduzione lontano
da ciò che noi profani ci immaginiamo avvenga in
tale contesto. All'uomo infatti piace la donna che
fugge, che non si dà per scontata, che va
conquistata con la parola, così come la donna
conquista l'uomo col racconto.
Ottime le scenografie, le luci soffuse, l'atmosfera
esotica ed onirica. Perfetta la recitazione dei
bravissimi attori, così come la regia di Savelli:
insomma una serata decisamente insolita che lascia
un ricordo durevole.
Firenze, 12 gennaio 2018
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