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Narrativa

La milleunesima notte di Alejandro César Alvarez, La chimera di Riccardo Lupo, Uomo-scimmia di Giuseppe Costantino Budetta, I fidanzati di Rossana D'Angelo, Teknostorie di Massimiliano Chiamenti

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai, Maria Chiara, Rossana D'Angelo, Antonio Messina, Giacomo Occupati, Enrico Pietrangeli

Poesia in lingua

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici, in una lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua napoletana e pisana

La bacheca degli annunci assurdi

Una nuova rubrica tra l'aforistico, il poetico e l'umorismo..
Di Rossana D'Angelo

Recensioni

Non tutti i dubbi sono di plastica di Angelo Zabaglio
Un criceto al computer di Lenio Vallati - recensione di Massimo Acciai
Ojstro ("Il Tafano") di Ethel Lilian Voynich - recensione di Vladimir OKC
La leggenda dei pesci bambini di Francesco Bova
Atomico Dandy di Piersandro Pallavicini - recensione di Enrico Pietrangeli
Dovere d'allegria di Giulio Bogani - recensione di Lorenzo Carpentiero
La catena non si spezza di Franco Santamaria

Interviste

Intervista ad Andrea Moneti (autore di "1527")
di Massimo Acciai

Convegni

I Balcani e l'Europa: l'uomo senza confine
di Marco Bazzato

I fidanzati

di Rossana D'Angelo


(Si vede un orologio che segna l'ora esatta: le 14,00; poi il parco innevato con una panchina nel mezzo; arrivano contemporaneamente due fidanzati, ognuno con un regalo in mano. Sullo sfondo bambini e coppie di fidanzati visti da lontano).

Lui: Ciao, Tesoro!

Lei: Ciao, Amore! (Si abbracciano)

Lui: Tesoro, ho girato dappertutto per trovare la confezione del tuo colore preferito.

Lei: Amore mio, non dovevi stancarti per me!

Lui: Per te questo è poco, tesoro!

Lei: No, amore non dovevi proprio!

Lui: Insomma non l'hai apprezzata!

Lei: No, tesoro non ho detto questo (Lei si avvicina e l'abbraccia)

Lui: Sai, ci tenevo così tanto a fartelo che ho speso anche qualcosa in più

Lei: Allora è più costoso del mio, te lo devo rifare! (Lei accenna ad alzarsi)

Lui: No tesoro mio, va benissimo quello che mi hai comprato

Lei: Dubiti che spenderei altri soldi per te!

Lui: Non volevo dir questo (Si vede di nuovo l'orologio; la lancetta dei secondi accenna ad andare avanti ma ritorna indietro ripetutamente sullo stesso punto)

Lei: Mi sono persino alzata più presto del solito per comprarti il regalo e tu mi tratti male!

Lui: Tesoro mio! E a che ora?

Lei: Alle sei (Lui la bacia e si vede l'orologio che ricomincia a camminare)

Lui: Sai, era tanto tempo che avevo visto in vetrina il tuo regalo; l'ho comprato subito

Lei: Grazie, amore! (Si baciano di nuovo)

Lei: E se, dopo tanto tempo, non l'avessi trovato più? (Lei cambia espressione, è arrabbiata)

Lei: Tu non mi avresti fatto il regalo! (La gente sullo sfondo rimane immobile. Un ramo di un albero, appesantito dalle neve, si spezza e cade a terra)

Lui(facendosi più dolce): Perché stiamo litigando? (Lui le prende le mani. Passa un ragazzo che vende i fiori. Lui si alza e va verso il ragazzo. La gente ricomincia a camminare. Lui ritorna da lei con un mazzo di violette. Si baciano. Lui guarda il suo orologio.
Lui: Vogliamo aprire i regali?

Lei: Si, amore (Lei gli mostra il suo pacchetto; sulla carta è stampato il nome di una gioielleria)

Lui: Ah! Ci sei tornata! E chi ti ha venduto il regalo? Il solito commesso che ti faceva il filo?

Lei: Ma no tesoro, ci sono andata perché era l'unico negozio dove vendevano un oggetto così bello

(Lui guarda di nuovo il suo orologio)

Lei: Tu piuttosto, guardi continuamente l'orologio, ti stai annoiando con me! Tu non mi ami più! Se vuoi ci possiamo anche lasciare! (Lei lascia il regalo sulla panchina in modo brusco e si alza)

Lui: Sei tu che non mi ami più e mi vuoi lasciare!
(Anche lui posa il regalo sulla panchina con un gesto di rabbia. Lei esce di scena camminando verso sinistra; lui esce di scena camminando verso destra, entrambi si danno le spalle. Nel parco, sullo sfondo e sulla panchina non c'è più nessuno. L'orologio inquadrato da vicino è completamente fermo. Si vede la panchina con i due regali sopra e per un po' si vede la neve che batte sopra i regali, insistentemente. Dopo un po' da sinistra rientra lui con un passo veloce e si ferma a guardare i regali)

Lui: Ah! Non è tornata indietro a prendere il mio regalo e io che volevo far pace! Bene, allora lo porterò via e questa storia è chiusa! (Con rabbia riprende il suo regalo ed esce di scena con passo veloce, dopo un po' rientra lei da destra, si accosta con passo lento alla panchina)

Lei: Ah! Non solo non ha preso il mio regalo ma si è portato via anche il suo, bene riprenderò il mio pacchetto, allora è proprio finita…(Si siede lentamente sulla panchina prendendo il pacchetto in mano e fissa per qualche secondo lo sguardo a terra, poi si alza in piedi con uno scatto e si allontana velocemente, la panchina è ripresa sempre più da lontano, fino a non distinguersi più)

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