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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi in prosa inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Dinosauro universitario di Giuseppe
Costantino Budetta,
Una rivelazione di cuore di Francesco
Panizzo, Piedi
di Antonella Pedicelli,
Amore interrotto
di Daniela Tuscano
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, in lingua diversa
dall'italiano, purché rispettino i più
elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai,
Antonio Carollo,
Lucia Dragotescu,
Manuela Leahu,
Paolo Filippi
Recensioni
In questo numero:
- "Intelligence: nuove minacce e terrorismo"
di Antonella Colonna Vilasi
- "Felici come mosche in un Paese di stitici"
di Igor Righetti
- "L'azzurro non è una parola" di Tiziana
Soressi
- "Prugni" di Barbara Pumhösel
- "Florentia" di Roberto Mosi
- "Ofelia e la luna di paglia" di Antonio
Messina
- "Oblivion" di Luigi Fontanella, Recensione
Roberto Mosi
- "Arcobaleno" di Banana Yoshimoto, recensione
di Simonetta De Bartolo
- "L'uomo che andava a teatro - storia
fantastica di uno spettatore" di Roberto
Scarpa, recensione di Ilaria Mainardi
- "Sul filo di lama" di Marcellino Lombardi
- "Ancora il vento piange Mary" di Danilo
Arona, recensione di Eduardo Vitolo
- "Per Elisa" di Mangani Azzurra, recensione
di Eduardo Vitolo
- "La croce sulle Labbra" e "Santanta", di
Danilo Arona e Edoardo Rosati, recensione di
Eduardo Vitolo
Interviste
Incontri nel giardino
autunnale
Articolo
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Pensando al Giappone mi sono
venuti in mente gli Haiku. Impossibile per me
imitare la loro perfezione. Allora ho inventato
delle terzine variando la lunghezza dei versi
secondo un mio ritmo e una mia ispirazione.
Li ho raggruppati in due gruppi: alcuni di loro
hanno temi legati al paesaggio, altri contengono
riflessioni personali
Li ho chiamati FALSI HAIKU.
Falsi haiku orientali.
Giappone virtuale.
Cristalli di loto galleggiano
dentro falsi giardini.
Una lastra di vetro
rispecchia rami spogli.
Inverno in vetrina.
Il fondo del lago
fiorisce di luna.
Fugge l'estate.
Il lobo sfrangiato di ogni
foglia richiama
oceani di solitudine.
Se l'occhio abbandona
l'altezza scende nel vuoto
un'azzurra vertigine.
La barca e il suo riflesso
procede all'infinito.
Nessun centro la trattiene.
Fiori carnosi
di ninfee autunnali
non sbocciano in desideri.
Quando ghirlande di giallo
ti invadono tu nasci
alla gioia o Giappone.
Falsi haiku occidentali
Sulle rocce inginocchiati
profili curvi di schiene
assaltano i falò.
L'attrazione delle galassie
segue passaggi obbligati
verso la dissoluzione.
Il vento approdò sulla scia
delle onde. Vibrò nell'attesa
prima di lanciare un grido.
L'arco della notte colpì
l'orizzonte. Si frammentò il buio.
M' illusi di fuggire.
Nessuno stato di quiete rimane
lineare. Si confondono
i desideri, perdono rotondità.
Non ho dimenticato l'esistenza
dell'ombra. Ho stretto le labbra
tra denti d'avorio.
Brillano ad angolo
retto le case, le siepi.
Approdi dei giorni di festa.
Il primo ingresso nella vita
segue di un passo la dimensione
della morte senza staccarsi.
S'incurva la nota cosciente
del suo canto. Gravida
di suoni è la bellezza.
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