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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi in prosa inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Dinosauro universitario di Giuseppe
Costantino Budetta,
Una rivelazione di cuore di Francesco
Panizzo, Piedi
di Antonella Pedicelli,
Amore interrotto
di Daniela Tuscano
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, in lingua diversa
dall'italiano, purché rispettino i più
elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai,
Antonio Carollo,
Lucia Dragotescu,
Manuela Leahu,
Paolo Filippi
Recensioni
In questo numero:
- "Intelligence: nuove minacce e terrorismo"
di Antonella Colonna Vilasi
- "Felici come mosche in un Paese di stitici"
di Igor Righetti
- "L'azzurro non è una parola" di Tiziana
Soressi
- "Prugni" di Barbara Pumhösel
- "Florentia" di Roberto Mosi
- "Ofelia e la luna di paglia" di Antonio
Messina
- "Oblivion" di Luigi Fontanella, Recensione
Roberto Mosi
- "Arcobaleno" di Banana Yoshimoto, recensione
di Simonetta De Bartolo
- "L'uomo che andava a teatro - storia
fantastica di uno spettatore" di Roberto
Scarpa, recensione di Ilaria Mainardi
- "Sul filo di lama" di Marcellino Lombardi
- "Ancora il vento piange Mary" di Danilo
Arona, recensione di Eduardo Vitolo
- "Per Elisa" di Mangani Azzurra, recensione
di Eduardo Vitolo
- "La croce sulle Labbra" e "Santanta", di
Danilo Arona e Edoardo Rosati, recensione di
Eduardo Vitolo
Interviste
Incontri nel giardino
autunnale
Articolo
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Intervista a Manuela Verbasi
Conosciuta tramite le pagine
elettroniche di
Rosso Venexiano (chiamarlo solo blog artistico è
riduttivo; si tratta di una delle associazioni
artistiche online più importanti degli ultimi tempi
nel panorama italiano), con cui da alcuni mesi
collaboro con testi e traduzioni, Manuela Verbasi si
è prestata con molta cortesia a questa intervista,
svelando i suoi molteplici interessi e le sue
qualità straordinarie di poetessa e di artista.
L'intervista si è svolta, come ormai di consueto,
attraverso la posta elettronica, tra Venezia e
Firenze, nel mese di febbraio 2009…
Sappiamo che hai iniziato presto a scrivere
poesie; da cosa è nato l'impulso a scrivere versi in
età così precoce?
Scrivere, come hai detto bene è un impulso, si nasce
con la predisposizione verso le materie letterarie
piuttosto che matematiche. Ero brava in italiano.
Hai avuto dei modelli, o comunque dei poeti che
hai amato all'inizio?
Beh a dieci anni amavo Italo Calvino, lo trovavo
simpatico ma allo stesso tempo diretto ed
intelligente il suo saper scrivere coinvolgendo al
massimo chi lo leggeva.
Quali poeti leggi oggi più volentieri?
I poeti che scrivono su Rosso Venexiano. Tutti. Dal
primo all'ultimo, e da tutti ne ricevo qualcosa (in
positivo e in negativo) prediligendo in assoluto i
testi di Giuseppe Pittà: giornalista e scrittore che
ammiro e ritengo unico per fantasia e acutezza e per
il saper plasmare le parole a suo piacimento, parole
che ti agganciano e non ti mollano fintanto che lo
desiderano. Adoro l'intelligenza, e lui per me la
rappresenta in toto.
Leggo anche Giulia Luigia Tatti giacché la conosco e
l'adoro, per lo stesso discorso sull'intelligenza
che metto sempre innanzi a tutto. Lei è
caratterialmente l'opposto di come sono io ed ha
quello che a me manca (vi risparmio l'elenco :),
leggendo i suoi testi seri e sempre molto veri, e
dal suo modus vivendi, traggo insegnamento di vita.
Poi mi vuole bene veramente, e questo vale tanto per
me. Inoltre io sono molto sanguigna e impulsiva, da
lei ho imparato ad aspettare prima di rispondere.
Non sempre però :
Cosa pensi dei concorsi letterari?
Non penso… quelli che organizzo io spero siano visti
come un modo per far qualcosa di sensato assieme ad
altri, senz'altro scopo che non sia il "giocare" e
se poi fra tante poesie, una è piaciuta più di
un'altra, so anche che è destino, fato, e che ci
vuole molto poco a giudicare, ognuno lo fa a proprio
gusto e in base alla cultura che ha… ma il gusto
personale prevale sempre e non è detto che vinca
sempre il migliore. Mi riferisco a concorsi dove i
testi vengono sottoposti ai giurati, in forma
anonima… in caso di testo firmato, oltre al gusto,
gioca molto la conoscenza col poeta, e l'amicizia
con lo stesso. Spero non il tornaconto, ma qui ci
sarebbe da dibattere ed è meglio lasciar correre.
Non credo ai concorsi che chiedono al pubblico di
votare: i poeti poco capaci ma con molti amici e la
faccia tosta di chiedere che li si voti, facile che
vincano al posto di chi meriterebbe ma non attua
nessun piano in stile "Vota Antonio". I concorsi li
organizzo perché piacciono a chi partecipa e li
trovo divertenti; tranne il primo concorso a dieci
anni, personalmente mai ho partecipato…
fondamentalmente non ci credo, o forse non ho
bisogno di medaglie per sentirmi più importante. Se
vinco un concorso ma scrivo schifezze, non mi cambia
nulla… se lo vince chi ha chiesto i voti mi girano
pure, per cui evito.
Ci puoi dire qualcosa della tua attività in
teatro? Qualche episodio che ricordi in modo
particolare? Come e quando è nato questo interesse?
Ho recitato per anni divertendo e divertendomi
veramente tantissimo. Ho interpretato con allegria
qualche cameriera goldoniana o di Giacinto Gallina,
ma anche la zia d'America in "Non ti conosco più…"
di Aldo de Benedetti. Ho preso parte a commedie
difficili e drammatiche. Di tutte conservo le foto
ma anche le emozioni forti provate.
Venezia, la tua città, ha senza dubbio un fascino
senza età; qual è il tuo rapporto con Venezia? Ha
influenzato la tua scrittura in qualche modo?
Venezia per me è un bel quadro. Si arriva dalla
terraferma che rappresenta la normalità e ci si
ritrova in un paesaggio talmente surreale e
suggestivo, che non ci si può esimere dall'esserne
condizionati. A me Venezia trasmette la tristezza
degli anni che scorrono troppo velocemente, il senso
di impotenza per la decadenza di tutto un po', la
violenza del subire migliaia di visitatori
maleducati e invadenti. L'atmosfera un po' retrò, ed
il mio modo di essere, sono un po' veneziani.
Veniamo a
Rosso Venexiano (si pronuncia proprio con la
"x"?), blog da te creato nel 2006 e che ha visto uno
straordinario sviluppo nel giro di breve tempo: come
è nato questo progetto? Chi sono stati i primi ad
aderirvi?
La x si pronuncia s ed è una caratteristica del
dialetto venexiano. Noi la z non la diciamo e la
sostituiamo con la s che però si scrive x. Il nome
nasce da un foglio colorato dell'amico artista
Roberto Matarazzo che mi dedicò e chiamò
rosso_venexiano per manu_venexiana, Mi piacevano
molto entrambi e li adottai. Il rosso è la passione
che metto in tutto ciò che faccio, la sensualità che
mi sento, il mio carattere è sicuramente rosso, la
politica della comunità è rossa. Rosso è vivo, rosso
è sanguigno, Rosso è un sentirsi così.
Rosso Venexiano nacque per ribellione… vedevo pseudo
poeti molto ignoranti e presuntuosi, darsi molte
arie d'esser tali ma che pubblicavano decine di
poesie non loro. Neruda non me ne voglia, ma fu
grazie a lui che decisi che i veri poeti non erano
certo quelli che lo pubblicavano godendo dei
commenti e degli applausi (che erano per Neruda ma
sembrava fossero di chi lo pubblicava!!!)… per
leggere Neruda basta Google, tanto per fare un nome
a caso.
I primi ad aderirvi, furono poeti trovati per caso
nel web, altri non erano nemmeno poeti e non lo sono
nemmeno oggi ma si credono tali (Dante gli fa un
baffo ai più megalomani) ma se male non fanno perché
togliergli una piccola gioia, se nella vita reale
sono persone molto infelici e non considerate né
realizzate? Qualcuno è ancora dei nostri, molti se
ne sono andati via per non aver ricevuto massicce
iniezioni di autostima (o meglio: dopo averne
ricevute troppe, si sono montati la testa e si sono
allontanati) altri fuggiti per un no a qualsiasi
cosa che volevano imporre ma non era il caso, o per
aver ricevuto una critica sincera e non positiva;
recentemente un paio se la sono data dopo aver
espresso un'opinione naturalmente molto critica
verso altri, ricevuta una risposta molto più critica
ai propri lavori ed alla mancanza di rispetto per la
libertà altrui (ovvero si sono permessi critiche che
poi non hanno accettato), altri ancora sono tornati,
molti inviteremo. Le persone peggiori che ho
"conosciuto" sono poeti o si credono tali, ma anche
le migliori, per questo tengo duro. Le porte di
Rosso Venexiano sono sempre aperte sia in entrata
che in uscita. Quando un poeta va via è giusto che
vada: il cerchio si è chiuso, la vita è altra ed io
non mi posso adattare a mille persone, ognuna
diversa, ognuna che dice la sua. Pace a chi va,
libertà e serenità a chi rimane e a me.
Un po' di cifre, per renderci conto della
dimensione del progetto: quante persone collaborano
attualmente?
Sono iscritti un migliaio di artisti, non solo poeti
ma pittori, grafici e fotografi.
Quante visite ha avuto finora?
Rosso Venexiano settecentomila (da maggio 2006)
+Frammenti +Rosso foto+Rosso Grafica (abbiamo voluto
dividere Rosso Venexiano a settori, per avere più
ordine) altri quattrocentomila
Quante visite riceve mensilmente?
Ora, mediamente 500/600 al giorno reali, viene
conteggiata una sola visita ad IP; (oltre 1000
sommando i vari blog collegati) pertanto siamo sui
venticinque/trentamila mensili, non possiamo
lamentarci…
Molteplici sono le attività artistiche legate a
Rosso; premi letterari, pubblicazioni, settori quali
Frammenti di Rosso Venexiano e Rosso Venexiano
International (con interesse ed apertura quindi
anche alle altre lingue, tra cui… l'esperanto). Ce
ne puoi parlare brevemente?
Frammenti è il nostro gioiellino: il museo dove
mettiamo le opere che selezioniamo da Rosso e
riteniamo di pregio, il luogo virtuale, nelle cui
stanze sono allestite mostre di pittura e
fotografia, interviste, recensioni a films e libri,
raccolte di favole e fiabe, centinaia di racconti di
ogni genere, un laboratorio di scrittura narrativa e
poesie (ma a breve anche racconti e ricerche)
tradotte in varie lingue.
Frammenti è così brillante e vivace da pochi mesi.
Recentemente infatti, si è voluto rinnovarne non
solo il look [uscendo con decisione da un modo
vecchio e visivamente pesante di allestire pagine
tutte uguali], ma soprattutto accogliere nuovi
progetti, Almeno una decina di persone hanno sempre
lavorato e lavorano per Frammenti finalmente in
continua evoluzione, oggi mediamente ha sulle
duecento visite quotidiane contro le cinquanta di
sei mesi fa e questo per me è motivo di grande
orgoglio e soddisfazione. E' anche l'affermazione
che se si lavora bene con apertura mentale verso il
nuovo, si hanno risultati maggiori che se si lavora
in modo vecchio, scontato ed approssimativo (sembra
una cosa scontata, inutile da dire, eppure se ti
trovi davanti a pezzi di legno che ostacolano tutto,
non è così).
Un altro gioiellino di Rosso Venexiano è Rosso Foto,
diretto e gestito da Paolo Rafficoni, fotografo per
passione e persona che ha saputo far fiorire ciò che
era un pensiero ed ora propone concorsi bimestrali,
mostre antologiche e di fotografi contemporanei
coinvolgendo anche gli autori di Rosso Venexiano,
invitati a scrivere i loro versi per accompagnare le
mostre. Con Paolo, come con me, collaborano una
ventina di persone della redazione di Rosso
Venexiano che, non dimentichiamo, è in primis,
associazione culturale.
Per capire di cosa sto parlando, conviene visitare
la home di Frammenti e di Rosso Foto ed avventurarsi
nelle decine di stanze molto curate e particolari a
cui tanto lavoro e passione, dedichiamo.
Internet, si sa, mette in comunicazione persone
magari lontanissime e nascono amicizie e
collaborazioni strette ed importanti anche senza
essersi mai incontrati fisicamente in uno stesso
luogo; così è anche per Rosso, o qualche incontro
dal vivo c'è stato?
Naturalmente con qualcuno c'è stata occasione
d'incontro; presentazioni di libri, concorsi, una
cena. Poi naturalmente utilizziamo il telefono e msn
per organizzare i vari settori e programmare le
varie iniziative..
Ultimamente Rosso ospita una sezione di scrittura
erotica; ce ne puoi parlare?
La scrittura erotica, è stata valorizzata dedicando
uno spazio elegante e raffinato che è Les Folies
érotique, ed è sia sul portale Splinder, che in
copia su Canalblog, portale famosissimo in Francia.
Les Folies conta ben duecentomila visite in poco più
di un anno.
Progetti per il futuro?
…la realizzazione del sito (che tarda a realizzarsi,
perché vogliamo una cosa davvero bella oppure non ha
senso nemmeno farlo) che vedrà unirsi i vari blog di
cui ho scritto per creare un unico Rosso Venexiano,
un "multisala" com'è stato definito più volte.
Progetti personali, due pubblicazioni delle mie
quasi poesie, finalmente con due editori seri e non
a mie spese. Il coordinamento per Lietocolle editore
di una pubblicazione a livello nazionale di racconti
erotici.
Un concorso per le scuole primarie.
Mantenere alto il livello di attenzione sulle
attività in corso rimane ad ogni modo, il mio
pensiero ed obbiettivo principale.
Mi si accusa d'essere di ferro. Beh non saremmo ai
livelli che siamo se non lo fossi, e non avremmo
tanti a copiarci tutto se non fossimo apprezzati…
Ritengo e chiudo, sia meglio essere di ferro che di…
qualcos'altro..
Grazie Manuela, buon lavoro!
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