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Narrativa

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi in prosa inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
Oceania di Misha, Fiction di Giuseppe Costantino Budetta, Ricerca universitaria di Giuseppe Costantino Budetta

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo, Luca Barcatta, Alessandra Ferrari, Emanuela Ferrari, Alessandro Monticelli, Natalia Radice

Poesia in lingua

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Lucia Dragotescu

Recensioni

In questo numero:
- "Gioco d'ombre sul sipario" di Liliana Ugolini, nota di Massimo Acciai
- "Come pubblicare un libro" di Andrea Mucciolo, nota di Massimo Acciai
- "A seconda di come volgo lo sguardo" di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo
- "Giulia, l'etrusca" di Maria Antonietta Nardone, nota di Massimo Acciai
- "Le allegre vacanze" di Maria Antonietta Nardone
- Romanzi di Antonio Ferrazzani
- "Novecento" di Alessandro Baricco, nota di Emanuela Ferrari
- "Dall'Arno al Tamigi" di Amerigo Iannacone, nota di Emanuela Ferrari

Arte in cucina

Ziti e casu e finocchiu
di Gina Guarasci

Interviste

Quando il teatro è ricerca psicosociale, partendo dai testi dei classici: Effetto Larsen
a cura di Alessandro Rizzo

Saggi

Il suicidio del Novecento: Il greco Giannopoulos e l' italiano Michelstaedter
di Apostolos Apostolou


A Bucarest ha appena smesso di piovere
E l'Air Force One svetta alto e calmo
Sulle nostre teste.
Di sera la precarietà dell'amore taglia
Come un coltello e le gocce di sangue
Impastano la bocca di amanti al telefono.

Stiamo camminando verso regni più bassi
Dove prendersi veloci come cani chiusi in un garage.
Ma a volte il corpo chiede ancora un po'di anima
Per tutti coloro che credono di non averne bisogno.

 

A fine stagione
 

Alessandro Monticelli


Cerco un luogo dove posare con calma la guancia
Avrei pensato contro le tue cosce aperte
O su di un sorriso che passa senza voltarsi.
Perdonatemi ma ho dimenticato tutto
Il suo profumo quello della sua pelle
E il suo profilo dove si specchiava il cielo.
Questo week-end è un complotto di cristallo
Che riluce su filamenti di sangue appassiti.
Le notti si increspano come il mare
Ma se le sue onde si ritraggono dalla sabbia veloci
Io rimango aggrappato ad essa
Come spuma bianca che resta orma.
Lo so, è una cosa semplice,una sciocchezza
Ma ha un suo valore e volevo dirvelo.
Perché tutto ho dimenticato
Tranne l'amore.

 

*
 

Alessandro Monticelli


Alla fine abbandonato dal sole
In un campo affogato dalla pena.
Restava leggero negli interstizi di un fascinoso niente
E nelle increspature delle parole che si affacciano
nella quiete di un mattino che si perde.
Tutto ciò che di giorno scriveva sulla sabbia
Di notte il mare lo cancellava.
Intorno case avvolte dal silenzio
E in quelle stanze le alte e basse frequenze del suo umore.
Ora, in blasfeme solitudini
Persiste l'eco nitida, acuminata della voce postuma.
Se si potesse scegliere, come allora
Diremmo Barabba.

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