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Storia

Descolarizzazione e Società
Articolo di Gennaro Tedesco
L'Europa e la sua ideologia
Articolo di Gennaro Tedesco
La Formazione come Fattore Strategico ovvero Viaggio al Termine della Notte
Articolo di Gennaro Tedesco

Filosofia e religione

Platone e Elitismo
Articolo di Apostolos Apostolou
Animismo e modernità possono coesistere? L'esempio del shintoismo
Articolo di Antoine Fratini

Attualità

Quando la passione per la città diventa motivo di aggregazione e scoperta artistica: Milano città d'arte e cultura
intervista a cura di Alessandro Rizzo
Quanto costano i vostri mariti? Considerazioni sull'amore nell'era della religione economica
di Antoine Fratini
Uguaglianza, dignità e diritti della persona
di Luca Mori
I popoli del sud Europa possono avere la loro politica
Articolo di Apostolos Apostolou
Classe sacerdotale e narrazione
Articolo di Apostolos Apostolou

L'Europa e la sua ideologia
 

Gennaro Tedesco


Realtà e Speranza

In questo articolo forniremo solo alcuni brevissimi spunti per la discussione, consapevoli dell'enorme complessità della questione.
Innanzitutto, quando parliamo di Europa ci riferiamo all'Unione Europea in gestazione e non ad un'idea astratta,e, se esiste, univoca , di Europa . E la sua ideologia, se esiste, è anch'essa in gestazione, ammesso che lo si voglia ammettere e riconoscere . Parlare di Unione Europea e di una sua ideologia ,quindi ,dovrebbe significare indagare le modalità politiche, economiche , culturali ed educative , consapevoli e inconsapevoli, volute e non volute , dichiarate e non dichiarate, attraverso cui si esprime e si concretizza tale sottile e complessa relazione transazionale, dinamica ed evolutiva . E'un'operazione difficile ed eminentemente interpretativa e, come tale, soggetta a legittime e possibili contestazioni . Ma noi proveremo ad incamminarci per questa tortuosa e disagevole via .
Da un punto di vista storico, almeno dall'antichità in poi, allo scrivente, i ritmi di crescita e formazione di quell'ibrido geo-politico che chiamiamo normalmente Europa sembrano scanditi dai tempi delle guerre intestine e delle guerre di aggressione e di conquista e dagli spazi divoranti e idolatrici dello Stato . Quella che stiamo cercando di delineare , di costruire e di far venire alla luce non è solo una "pura" morfologia storica dell'Europa , ma anche una sua corposità politica ed economica che produce una propria originale ideologia .
Le due guerre mondiali e la crisi del 29 hanno mostrato tutti i limiti e le contraddizioni di un'Europa che si percepiva unitaria nell'ambito della propria civiltà materiale e culturale , ma che al suo interno covava i germi della propria autodissoluzione .
Appropriatamente si è sostenuto che la vendetta postuma di Hitler è stata la disintegrazione dell'Europa e del più grande Impero coloniale dell'era moderna , quello britannico .
I veri vincitori del secondo conflitto mondiale, Stati Uniti ed Unione Sovietica , hanno sostituito Gran Bretagna, Francia e Germania nel dominio non solo del mondo, ma anche della stessa Europa .
L'elaborazione progettuale di un'Europa unita è nata sulle macerie morali, politiche e soprattutto economiche lasciate in rovinosa e terribile eredità ai suoi annichiliti cittadini e non per le idealistiche visioni di qualche illustre e titolato Padre
Fondatore.
L'edificio della Comunità Europea è venuto alla luce gradualmente e lentamente in mezzo ad immani difficoltà e contrasti interni tra i diversi e contrapposti sistemi capitalistici.
L'esperienza delle divisioni e dei massacri delle due guerre mondiali, ma soprattutto l'evidente stagnazione e sottomissione del Vecchio Continente ai due Giganti protagonisti, quello nord-americano e quello euro-asiatico, della Guerra Fredda hanno spinto i due maggiori attori capitalistici europei continentali , Francia e Germania a cercare di superare i propri atavici antagonismi non solo capitalistici .
Dagli anni 50 , al contrario di quello che si pensa e si crede, all'ombra della protezione del Grande Fratello Americano, il capitalismo europeo, non solo quello francese e tedesco, è cresciuto e si è sviluppato , erodendo e insidiando in modo via via più efficace e mordente gli enormi spazi del monopolio capitalistico mondiale americano . La caduta del Muro di Berlino e del sistema di potere russo-sovietico ha determinato un ulteriore rafforzamento e consolidamento della sempre più estesa Comunità Europea . Infatti essa , approfittando della crisi balcanica e sovietica , pur tra tentennamenti e oscillazioni anche clamorose e non sempre comprensibili , è riuscita a integrare nel suo nuovo sistema parecchi Paesi non solo delle due suddette aree, ma in generale i Paesi dell'Est Europeo.
E proprio l'integrazione dell'Europa Orientale nella Comunità Europea avrebbe dovuto cominciare a far aprire gli occhi all'opinione pubblica sulle modalità ideologiche con cui venivano ammessi i nuovi partner al club europeo. L'ammissione della Romania e della Bulgaria all'Unione Europea più che un'integrazione è sembrata una vera e propria annessione . Una parte dell'Europa, quella occidentale, si è annessa la parte orientale , balcanica .
L' "idea d'Europa" nasce già ampiamente e profondamente contaminata all'origine da profondi , devastanti , inquinanti e inquietanti processi ideologici . Secondo F.Chabod e G.Barraclough essa risale al Medioevo anche se i Greci ne avevano già tracciato gli angusti e ristretti limiti "occidentali" . E'l'Impero Carolingio che dà unità all'Europa occidentale con la lingua comune , il latino , la religione comune , il Cristianesimo , l'Impero Universale . E' il Medioevo che sancisce la separazione tra Occidente, Impero Carolingio e Oriente , Impero Bizantino , separazione che ancora oggi è operante . E' sempre dal Medioevo che nasce la disgregazione del monolita europeo : si formano gli Stati nazionali , le lingue nazionali . Il nazionalismo è stata la causa della rovina dell'Europa con le due sanguinose guerre mondiali .
L'ingannevole e subdola campagna propagandistica di un'Europa fraterna e benigna che accoglie tutti i suoi figli , compresi quelli balcanici, su basi paritarie, nasconde e confligge con una diversa e opposta realtà nuda e cruda di sfruttamento capitalistico .
Tutti i nuovi e numerosi insediamenti industriali nei Balcani dei fratelli dell'Europa occidentale approfittano di una mano d'opera poco e mal retribuita . L'emigrazione balcanica nel versante occidentale dell'Unione Europea è sottoposta ad altrettanto sfruttamento , aggravato da un feroce e turpe razzismo .
Nei Balcani e in genere nell'Est Europeo il volto dell'Unione Europea è quello latino-germanico e franco , la riproposizione e la rivitalizzazione di schemi e moduli di aggressione medievale che si riverberano, ingigantiti , nella stessa ex Unione Sovietica fino al Prossimo e Medio Oriente e all'Asia Centrale .
Tutte le disquisizioni dottrinarie e giuridiche sulla configurazione statutaria dell'Unione Europea oscillante tra i poli opposti del federalismo libertario e del costituzionalismo centralistico , dello Stato leggero e dello Stato pesante non sono altro che l'espressione introversa del difficile e controverso processo e percorso di incubazione e gestazione che dovrà condurre alla definizione e alla formalizzazione di un involucro politico, Carta o Trattato che sia , che, comunque, alla fine del doloroso e periglioso parto, estrinsechi e manifesti l'avvenuta centralizzazione decisionale delle diverse e centrifughe forze capitalistiche che compongono e animano il procelloso e tumultuoso Oceano della Desolazione capitalistica . Tutto ciò in funzione di una più efficiente ed efficace macchina ideologica che prepari i nuovi cittadini dell'Unione alla sfida imperialistica che si annuncia prossima , irreversibile e ineludibile nei confronti del Dragone Cinese e dell'Elefante Indiano .
C'è addirittura chi prevede all'interno dell'eterna ed immortale Alleanza occidentale un possente ed inevitabile scisma tra capitalismo nord-americano e capitalismo europeo . In effetti a un osservatore non particolarmente esperto i distinguo appena accennati , le velate sfumature , le divergenze parallele, le geometrie variabili , i sofismi bizantini , i sottili arabismi e anche qualche confronto latente e patente all'interno della santa Alleanza occidentale si rivelano sintomi di un malessere serpeggiante e crescente che può preludere e prelude non solo a una divaricazione ideologica , ma anche capitalistica tra due partner entrambi in cerca di un riposizionamento ideologico e strategico all'interno di un mondo in cerca di necessari, nuovi e più avanzati equilibri planetari . Svincolata dall'abbraccio stritolante e soffocante del Grande Fratello Americano , la nascente Unione Europea si riproporrebbe come grande e risorto Impero di Mezzo tra America e Oriente , scavalcando la stessa Russia . Mentre nel silenzio più assoluto dei Media e della politica ufficiale , l'Unione Europea continua a finanziare costosissimi progetti militari , destinati a pesare e a gravare enormemente sui bilanci degli Stati membri e sugli stipendi e i salari già magri dei suoi disinformati cittadini e a riarmarsi in segreto , essa, allo stesso tempo, si presenta , sulla scena politica ed economica globale , come l'unica erede autorizzata e universale di una Bisanzio rediviva che , per mezzo della cultura, della religione e dell'economia , nella splendida e irradiante luce della propria millenaria esperienza storica, ripropone, rielabora e pratica la difficile e complessa arte della mediazione diplomatica e politica al fine di una pace universale , rinunciando all'uso della forza e della guerra .
Di fronte alla crisi economica incalzante e dilagante, l'Europa saprà rinunciare alle tentazioni neo-imperialistiche per incamminarsi su vie alternative ed innovative ?
Fino ad ora la storia, soprattutto, quella più recente, ha risolto tali ciclopiche e globali crisi con le guerre , le dittature e cicli ricorsivi di contrazione e sviluppo all'interno delle economie capitalistiche .
E' anche vero che fino ad ora l'Europa ha espresso solo il potere dei mercanti e dei burocrati . Ora sarebbe finalmente il momento dei cittadini , ma soprattutto dei suoi lavoratori . A questo punto, e concludiamo , inevitabilmente , se si vuole per davvero dare un corso diverso al movimento della storia, dovremmo finalmente assistere alla rapida riorganizzazione e immediata ricostituzione di un forte e consapevole fronte di lavoratori europei , accomunati dall'esigenza di porre un limite alla ripresa e al rilancio di ideologie imperialistiche .


Riferimenti Bibliografici

G.La Barbera , L'Europa e lo Stato , Milano , 2006
N.Stipcevic , La Serbia , la Guerra e l'Europa , Milano, 1999
R.Casella , Giganti dell'Asia , Milano , 2005
V.Lenin , L'imperialismo , fase suprema del capitalismo , Milano , 2002
V.Lenin , Stato e Rivoluzione , Milano , 2007
F.Engels , Antiduhring , Milano , 2003
G.Bocchi , M.Ceruti , Solidarietà o Barbarie , Milano , 1994
A.Maddison , L'Economia cinese , Milano , 2006
J.Bruner , La fabbrica delle storie , Roma-Bari , 2006

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