Uguaglianza, dignità e diritti
della persona
Luca Mori
Forse ci siamo dimenticati
dell'importanza di queste parole. Ma nella politica
e nella società d'oggi; con i suoi valori, forse
dimenticati dietro la vita frenetica, infatti ci
perdiamo in mille cose, quelle vere dove sono
finite?
Le cose che valgono che ci fanno sentire esseri
umani che si abbracciano l'un con l'altro, devono
essere riprese e recuperate. Vorrei che queste
parole risuonassero con forza in ogni ambito della
vita, ( lavoro, scuola, famiglia e in tutta la
società )...
E' inutile che ci rinchiudano in ghetti
d'emarginazione, dove purtroppo veniamo isolati dal
resto del mondo. Si parla tanto di salute mentale,
ma già il parlarne non ci aiuta ad una integrazione
sociale... No, non credo proprio, perchè se analizzo
le parole " salute mentale " che la A.S.L. usa per
classificare persone con disturbi psichici, mi
sembrano improprie. La prima parola "salute", la
sostituirei Con "dignità", è più potente ed efficace
e non suona come malattia. La seconda parola "
mentale", la sostituirei con la parola "umana", è
questo che dobbiamo ottenere, " esseri umani uguali
agli altri ". Al posto di " salute mentale" viene
fuori "dignità umana ", (suona meglio non è vero
!!!)
Allora, finalmente si potrà parlare di centri di
dignità umana, ( come avrebbe voluto Basaglia ).
Quindi le parole su cui spesso si dovrebbe lavorare
sono: "Uguaglianza", ( totale annientamento di
distanza e di pregiudizio, non sentirsi inferiori
agli altri ); " Dignità", ( il nostro valore non è
differente da quello degli altri ); " Diritti ", (ci
spettano perchè sempre più si va verso una società
che valorizza l'individuo senza distinzioni ); "
Persona", ( lo abbiamo già detto siamo esseri umani
come gli altri ).
A questo punto possiamo arrivare a dire : " Come,
cosa, quando e dove poter parlare e dare una voce a
tutte queste conclusioni ?
"Come": "Direi principalmente parlandone in maniera
ristretta tra noi, come già si sta facendo, ma con
l'obbiettivo di vincere le distanze con qualsiasi
persona che incontriamo, coinvolgendo anche le
autorità competenti, che sono le persone che contano
e che possano sostenerci in questa lotta".
"Cosa": "Muovendoci, creando situazioni nuove dal
nulla e attirare l'attenzione di più gente
possibile".
"Quando": "In ogni momento, in ogni situazione in
cui si può creare un rapporto cordiale e volendo di
amicizia; utilizzando tutte le nostre potenzialità
creative e umane".
"Dove": "Dove ci si trova, bisogna sfruttare
qualsiasi situazione favorevole, il dove lo possiamo
stabilire noi stessi a seconda delle nostre forze e
del coraggio che ci deve portare dovunque, anche con
dei rischi inevitabili".
Concludo dicendo: "Integrazione sociale, vuol dire,
che nessun centro o comunità potrà mai ingabbiarci e
toglierci il gusto di vivere, provare sentimenti,
costruire rapporti umani, fare azioni, ragionare
come fanno gli altri, vivere tutto il più possibile,
per riappropriarci della nostra vita, che nessun
essere umano ci potrà togliere; insomma dobbiamo
lottare per questi motivi. Secondo me, anche se con
dei problemi possiamo condurre una vita vera,
bellissima e intensa che nessuno ci può guastare"...
|