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Il quinto dei quattro ponti
Il consiglio comunale si lascia convincere alle 3 di
notte.
Al palazzo municipale la seduta si protrae
interminabile per ore ed ore ed ora, dopo una
nottata di fatiche, gli esausti consiglieri votano
quella insensata proposta fatta dal sindaco.
Non ci sono soldi per costruirlo, non ci sono pietre
con cui farlo né disegni né progetti eppure viene
aggiunta una postilla al piano regolatore che di
ponti ne prevede quattro.
" Con tutte le magagne che abbiamo, quelli proprio
un nuovo ponte vanno a costruire" si lamentano i
bravi abitanti di Grandeborgo.
" Potrebbero ben mettere a posto l'asfalto, fare una
discarica nuova o aggiustare l'acquedotto!".
Ma il primo cittadino è irremovibile:
" Tornerà senz'altro utile in caso di assedio, un
passaggio invisibile è sempre utile. E se gli altri
quattro bruciassero? Un ponte fatto né di ferro né
di cemento è indispensabile! ".
E così, pochi giorni dopo, i lavori incominciano.
Chi porta un'idea, chi ci mette un po' di tempo
libero, chi disegna col compasso di qua, chi dà una
aggiustatina di là, ed ecco il capolavoro finito.
Gli abitanti sono molto orgogliosi, non somiglia a
nessun altro ponte che voi conosciate.
E' troppo grosso a sud, troppo bianco ad est e
troppo caldo a nord.
Eppure è bellissimo, anche se chi guarda
attentamente il fiume che attraversa la città non lo
vede e nota invece altre quattro belle costruzioni
piene di traffico, di bici e di pedoni.
I cittadini di Grandeborgo, però, a volte lo usano,
ad esempio quando per strada vogliono evitare un
conoscente petulante, quando desiderano il mare in
un giorno di pioggia, quando bisticciano con la
moglie, quando stanchi vorrebbero non lavorare o
quando perde la squadra del cuore.
Anche voi, sapete, potete usarlo: se siete
arrabbiati col datore di lavoro, se avete mal di
denti, se il vostro cane vi ha morso o vi siete
bruciati con la tazza del caffè, date retta a me,
usatelo!
Imboccate il quinto ponte, quello che non è fatto di
mattoni, quello che non ha piloni, che non porta a
destra o a sinistra, né in alto od in basso, vicino
o lontano e neppure prima o dopo, il ponte che non
si vede , quello né grigio né giallo, quello che vi
allontana dalla vita quotidiana, quello che vi fa
sognare, IL PONTE CHE E' SOLO NELLA VOSTRA FANTASIA.
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