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Narrativa

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi narrativi inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
Mezzanotte sul Nilo di Simonetta Biserni, Il giorno era innocente e fresco il vento di Maria Lenti, Il peso della spesa di Ivan Pozzoni, Il quinto dei quattro ponti di Pietro Rainero

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo, Giovanna Casapollo, Rossana D'Angelo, Alessandra Ferrari, Erika Gherardotti, Roberto Mosi, Ivan Pozzoni, Flavio Scaloni

Recensioni

In questo numero:
- "A seconda di come volgo lo sguardo" di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo
- "La nevicata e altri racconti" di Massimo Acciai, postfazione di Valentina Meloni
- "Apologia del perduto" di Massimo Acciai e Lorenzo Spurio
- "Poetikanten", poesie dei Poetikanten
- "Il giocoliere di parole" di Alberto Diamanti
- "La ballata delle sette pietre", di Antonio Messina
- "La vita, gli amori e l'omicidio di Giulio Falchi", di Mick Corso
- "Aurora" di Stefano Pasini

Interviste

Intervista a Stefania Piu
A cura di Massimo Acciai
Intervista a Stefano Pasini
A cura di Massimo Acciai

Lolita e le sue porte
 

Tania Santurbano


Lei è come Caino
uccide.
Lei è Abele.
Dio la scacciò
e la vestì con la pelle del cielo.

Nel suo giardino nero
con le gravidanze nelle mani.
Lei nerissima
e con la terra nei capelli.

Sudore e spine.
Cardi e dolore.
Lei comandava i cherubini
e toccava gli alberi.

Partorì la luna
in un suolo di cielo.
Lei camminò con Dio
per trecento anni
mentre il diavolo ballava tra i suoi capelli.

 

Lolita
 

Tania Santurbano


Cresciuta così nella prima stella della sera
perchè aveva fame di morte.
Germogliava nel buio ogni volta che moriva.

Le crescevano gli steli
dentro quella lunga stanza.
Le tiravano fuori i capelli pallidi.
Ossuta e con larghe finestre aperte.

File di muschio e bambini
e i vetri ,le noci e gli angoli.
Chissà in che modo stringeva gli occhi...

Usciva calda come sangue davanti a tutti.
Bagnata di pianto
pulsava con le sue pareti nude.

cella n. 6

 
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