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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Dialogo con un testimone di
geova sotto un tiglio di Massimo Acciai
Baggiani, La fortuna di
Sciaborda di Siro Baggiani,
Il ragazzo interrotto
di Caterina Pardi, Oggetti
di Michele Protopapas
Poesia in italiano
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai
Baggiani,
Teresa Bucca,
Emanuela Ferrari
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai
Baggiani, Lucia
Dragotescu
Recensioni
In questo numero
segnaliamo:
- "La compagnia dei viaggiatori del tempo" di
Massimo Acciai
- "La lingvovendejo", di Massimo Acciai,
recensione di Davide Zingone
(esperanto/italiano)
- "Il sogno del ragno" di Carlo Menzinger di
Preussenthal
- "Mozart e lo Gnomo Saggio" di Simonetta
Biserni
- "Alla conquista del Brasile" di Ferruccio
Macola
- "Colosimo's café" di Roberto Disma
- "Italiani in Scozia e a Londra"
- "La colonia italiana in New York 1908" di
Ausonio Franzoni
- "L'altro italoamericano"
- "L'oca della neve" di Vittorio Bocchi
- "Mais" di Vittorio Bocchi
- "Nicolò" di Francis Sgambelluri
- "Rotta su Cuba" di Domenico Capolongo
Articoli
Interviste
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Uldie
me vere astonos tu,
me facos agreabla surprizo:
me uzos l'unesma aviono,
me kompros bela buketo di rozi
e me sonigos tua klosheto.
Kad tu apertos tua pordo por me?
Me trapasis duamil kilometri
por facar vizito a tu,
por dicar a tu ankor unfoye
ke me tre amas tu,
ke tu esas parto di me,
parto di mea vivo.
Kad tu apertos tua pordo por me?
Me venos por lojar che tu;
e kande tu retrovenos de la laboro
me preparos a tu taso de teo
kun kisi e bisquiti.
Me lernos tua linguo
por dicar a tu ankor unfoye
ke me tre amas tu.
Kad tu apertos tua pordo por me?
Me agados en la domo,
me facos por tu la kompradi,
dum la fino di semano
me kunportos tu a la maro,
ita bela nordala maro quan me lernis amar;
ol havas la koloro di tua okuli.
Kad tu apertos tua pordo por me?
E vespere, dum la tempo di l'amo,
me esos jentila, me esos dolca
quale omna muliero deziras viro.
Me montros a tu quante me amas tu
e me vere astonos tu,
me facos agreabla surprizo.
Kad tu apertos tua pordo por me?
Florenco, 13 junio 2017
Un giorno o l'altro
Uno di questi giorni
saprò stupirti davvero,
ti farò una bella sorpresa:
salirò sul primo aereo,
comprerò un bel mazzo di rose
e suonerò il tuo campanello.
Mi aprirai?
Ho fatto duemila chilometri
per venirti a trovare,
per dirti ancora una volta
che ti amo da morire,
che sei parte di me,
parte della mia vita.
Mi aprirai?
Verrò a vivere da te;
e quando tornerai dal lavoro
ti farò trovare una tazza di tè
accompagnata da baci e biscotti.
Imparerò la tua lingua
per dirti ancora una volta
che ti amo da morire.
Mi aprirai?
Farò le faccende di casa,
andrò a fare la spesa,
il fine settimana ti porterò al mare,
quel bel mare del nord
che ho imparato ad amare;
ha il colore dei tuoi occhi.
Mi aprirai?
E la sera, al momento dell'amore,
sarò tenero, sarò dolce
come ogni donna sogna un uomo.
Ti mostrerò quanto t'amo
e saprò stupirti davvero,
ti farò una bella sorpresa.
Mi aprirai?
Firenze, 10-11 germinale dell'anno '23
(30-31 marzo 2015)
Daca ai fi existat am fi fost
perfecti,
daca ai fi existat am fi fost in siguranta,
daca ai fi existat am fi fost completi:
viitorul n-ar fi fost atat de intunecat.
nu m-as teme de nimic, nici macar ca te-as pierde;
mi-as strange viata intr-o mana
si nu as mai obosi
sa deschid ochii spre lume.
Dar nu existi
esti o parte a inimii mele bolnave
atat de bolnava de singuratate si temeri.
Dar daca tu ai fi existat…
Se tu esistessi
Se esistessi saremmo perfetti,
se esistessi saremmo al sicuro,
se tu esistessi saremmo completi:
il futuro non sarebbe così scuro.
Non temerei nulla, neanche di perderti;
stringerei la mia vita in una mano
e mai mi stancherei
di aprire lo sguardo sul mondo.
Ma non esisti,
sei un parto del mio cuore malato,
tanto malato di solitudine e timori.
Ma se tu esistessi…
Prato, Torakiki Café, 1 messidoro '24 (19 giugno
2016)
Rivista da Marco Bazzato
O privire spre acesti munti
palizi
inainte de a ma intoarce la zaduful din Florenta
promitandu-mi ca-i voi revedea
acoperiti de zapada.
Sorb o cafea de orz
pentru a-mi inghiti
Melancolia.
Malinconia
Uno sguardo a questi monti pallidi
prima di tornare all'afa di Firenze
ripromettendomi di rivederli
coperti di neve.
Sorseggio un caffè d'orzo
per mandar giù
la malinconia.
Sappada, Skibar, 17 termidoro '25 (4 agosto 2017)
Vantul puternic al lacului
sulfa gandurile rebele
impreuna cu parul,
da relief caldurii de august
printre varfurile decolorate
si culoarea apei,
care nu stiu
daca e mai verde
sau mai albastra.
Agosto
Vento forte dal lago
scompiglia i pensieri ribelli
insieme ai capelli,
regala sollievo dal caldo d'agosto
tra cime sbiadite
e il colore dell'acqua
che non so
se è più verde
o più azzurra.
Auronzo, 15 termidoro '25 (2 agosto 2017)
Huruitul insistent al apei
Care roade roca incet-incet
Readuce inima mea la viata
Imi reumple urechile mele neobosite.
Vara infierbanta asfaltul;
Dar aici se pastreaza toamna:
m-am asezat pe un bolovan urias,
simt respiratia muntelui.
Le cascatelle
Il fragore insistente dell'acqua
che rode pian piano la roccia
riporta il mio cuore alla vita,
riempie le orecchie mai stanche.
L'estate arroventa l'asfalto
ma qui si conserva l'autunno:
mi poso su un masso cortese,
raccolto il respiro del monte.
Sappada, Cascatelle, 12 termidoro '25 (30 luglio
2017)
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